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🔺️ In questo capitolo sono presenti contenuti vagamente espliciti. 🔺️

Serena non mi ha raggiunto in ufficio. Tramite la sua segretaria ho ricevuto un messaggio che mi informava che sarebbe stata con una cliente tutto il giorno. Ho provato a chiamarla per saperne di più, ma non ha risposto. È preparata per la causa e non ci sarebbe l'urgenza di vederci, ma ero curioso di sapere se fosse stata imbarazzata nel vedermi, dopo ieri. Ma soprattutto, vorrei sapere cosa ci faceva da me.
La recinzione che circonda la mia villa è coperta da rampicanti, a protezione della mia privacy, ma alcune parti sono spoglie dal giorno in cui il giardiniere ha potato le parti rinsecchite. Chi avrebbe mai immaginato che qualcuno, Serena in questo caso, potesse mettersi a guardare oltre la recinzione, verso la piscina? Certo non c'era molto da vedere, io e Clara eravamo immersi nell'acqua fino alle spalle. Sono sicuro però, che il mio viso era una maschera di piacere e sfida. Piacere, per quello che Clara mi stava facendo provare e sfida, per quello che volevo che "Serena" provasse. Gelosia? Eccitazione? Rabbia?
Qualunque cosa era meglio di niente.
Sono così occupato a pensare a ieri sera, da non sentire la mia segretaria che bussa alla porta. «Signore, il dottor Valenti è qui. Chiede di vederla.» Ed ecco che la mia giornata sta per peggiorare.

«Mandalo via. Digli che non ci sono.» Federica si stringe le mani e resta impalata sull'uscio. «Cosa c'è?»

Tiene lo sguardo basso. «Non posso, signore. Alla reception gli hanno detto che era in ufficio. Ed è qui fuori.»

Chiudo gli occhi ed espiro gravemente.
«D'accordo. Fallo entrare.» Stringo il nodo della cravatta e mi rimetto seduto.
Attendo qualche minuto e lo vedo entrare, con la sua solita arroganza. I capelli brizzolati e due occhi azzurri come il cielo. Il viso dai lineamenti marcati e senza barba.
«Carina la tua segretaria. Federica, giusto?» prende posto senza neanche preoccuparsi di chiedermi il permesso.

Ignoro la sua domanda e vado dritto al punto. «Come mai da queste parti?» la sua espressione saccente mi fa rivoltare le budella.

«Deve esserci un motivo per venire a vedere come sta mio figlio?» si aggiusta i polsini della camicia e mi rivolge un sorriso.

Non ci riesco. Vederlo disteso, con quell'espressione riposata, mi fa venire voglia di tirargli un pugno in faccia. Mi alzo e mi avvicino alla finestra che dà sulla strada. «Non fingere che t'importi qualcosa di me. Sappiamo entrambi che è una recita che non sai portare avanti», mi infilo le mani in tasca.

«Per quanto ancora ce l'avrai con me? Sei quello che sei anche grazie a me.» Si mette in piedi.

«No, "caro" papà. È grazie alle mie forze! Non sei stato tu a rifiutare il fatto che io non volessi seguire le tue orme? Non eri tu quello che odiava il fatto che fossi diventato uno "schifoso" avvocato, anziché un rispettabile dottore? Ora non fingere di accettare quello che sono.» Non riesco a nascondere il disprezzo che provo per lui. Per quello che ci ha fatto. Quanto vorrei che sparisse definitivamente dalle nostre vite.
Gli do nuovamente le spalle. Guardarlo mi fa ribollire il sangue nelle vene e sento che quel cassetto in cui è rinchiusa tutta la mia rabbia sta per cedere. Non sono più un ragazzino insicuro, o forse non lo sono mai stato, ma è così che mi ha sempre fatto sentire.

«Ho cambiato opinione. Cosa c'è di male in questo?» si avvicina ancora e, se mi conoscesse, saprebbe che questo è uno di quei momenti in cui è meglio lasciarmi da solo. Ma lui non mi conosce, non si è mai preoccupato di farlo. L'unica cosa di cui gli importa è se stesso.
Evito ancora una volta di rispondere alla sua domanda, che dal mio punto di vista sembra solo un'altra delle sue provocazioni.
Non sa per quanto tempo ho odiato il mio stesso riflesso allo specchio, solo perché mi mostrava quanto gli somigliassi. Eccetto che per gli occhi, che sono neri come quelli di mia madre. «Daniele, sei cresciuto ormai. Non credi che dovremmo parlarne?» posa una mano sul mio braccio e mi sento irrigidire.

La moglie del mio migliore amico è off-limitsWhere stories live. Discover now