20.

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Il tasso di umidità nell'aria che ha accompagnato gli ultimi giorni è peggiorato ulteriormente a causa di un temporale che non accenna a calmarsi. Lampi e tuoni si susseguono in un cielo scuro come il buio più pesto.
Fortunatamente è notte e io posso dirmi soddisfatto di tenere tra le mie braccia la donna che amo, sotto lenzuola setose e perso nelle carezze.
Il suo corpo caldo, stretto al mio, fa sì che possa rilassarmi e godermi questo momento, tra un bacio e una carezza qualche volta un po' più spinti di quanto avessi intenzione.
Mi guarda sorridente negli occhi e posso sentire il mio cuore sciogliersi, letteralmente.

La pioggia batte contro le grandi finestre e la luce, dal giardino, la riflette contro la parete opposta della stanza, quasi fosse una cascata. I nostri baci diventano più intimi e i respiri più intensi.

«Ti amo», le sussurro tra i baci, mentre fa scorrere il suo palmo caldo lungo il mio petto. Tutto diventa confuso e un solo desiderio si erge sul resto.

Per l'intero giorno non ho fatto altro che pensare a noi. Mia madre avrà capito ogni cosa ed è per questo che ha preferito non restare anche per cena. Si è inventata un impegno ed è corsa via, augurandoci il meglio e di finire la serata in bellezza, così da superare il nostro ultimo battibecco.
Non sa che sono i battibecchi che spesso accendono la passione fra di noi. L'accondiscendenza la lascio ai deboli di cuore, a quelli senza spina dorsale. Io adoro che Clara abbia sempre la sua opinione e amo il suo temperamento. Non ha paura di affrontare una discussione con me, anche se questa dovesse causare un allontanamento. Sa che non riuscirei e non lascerei che questo ci separi in modo definitivo. Abbiamo la testa dura entrambi e non cambieremo mai, ma l'amore che c'è fra noi è più grande di ogni cosa e alla fine torniamo sempre l'uno dall'altra, non importa nient'altro.

La guardo e non posso fare a meno di vedere in lei la sola persona che può stare al mio fianco. Le sposto i capelli dietro un orecchio e la stringo di più a me, per prendere ancora un bacio e assaporarne tutta la dolcezza. È un sogno. E proprio come in uno di essi, tutto finisce sul più bello.
Il campanello suona disperato, interrompendoci e lasciandoci con il fiato corto.

«Dannato campanello! Avrei dovuto staccarlo tempo fa.» Mi passo una mano tra i capelli, mentre Clara si butta di lato, restando a pancia in su e sbuffando verso il soffitto.
Il suo corpo nudo mi da una scarica di piacere. Sono tentato di ignorare quel maledetto aggeggio, ma riprende a suonare, spazzando via la mia pazienza.

«Vai a vedere», mi suggerisce con espressione sofferente, mentre si alza dal letto e indossa la vestaglia.

La seguo e indosso i pantaloni della tuta. Mi avvicino e le bacio il collo. «Me ne sbarazzo in un attimo e torno da te.»

Clara annuisce e mi restituisce un dolce bacio, lasciando scivolare una mano sul mio viso.

Il campanello continua a suonare imperterrito. «Arrivo!» il mio tono non potrebbe essere più irritato.
Apro la porta. Davanti a me una sagoma avvolta in un impermeabile blu, zuppa d'acqua e tremante. Alza lo sguardo su di me e istintivamente faccio un passo indietro. «Serena?»

 «Serena?»

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La moglie del mio migliore amico è off-limitsOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz