15 - The Decision

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Passò una quantità di secondi indefinita. Minuti, forse. Zayn era immobile su quel letto, la mano sempre sulla guancia e l’espressione stupita.
“Allora? Cos’hai fatto a mia sorella?” Domandai ancora, avvicinandomi.
Fin da bambina avevo avuto l’istinto di proteggere la mia gemella. Lei era quella più dolce, quella più romantica, quella più ingenua, a volte. Ed io l’avevo sempre protetta. A scuola, nelle Case Famiglia, nelle case in cui eravamo affidate… ovunque. Non sopportavo l’idea che qualcuno potesse farle del male, perché era fragile, era buona e non se lo meritava. Non ero mai stata così arrabbiata in tutta la mia vita. Nemmeno quando avevo scoperto che Brian era andato a letto con la mia migliore amica. Nemmeno quando Chad mi aveva detto di avere una ragazza da cinque anni. Nemmeno quando Jacob si era rivelato l’ennesimo stronzo. Niente si avvicinava alla sensazione che provavo in quel momento. Pura ira.
“Io…” Cominciò Zayn. Si interruppe e voltò lo sguardo su di me. Non sembrava una persona cattiva, possibile che avesse cercato di fare del male a mia sorella? Nella stanza di fianco a tutti i suoi amici?
“È uscita da questa stanza sconvolta, che diavolo è successo?” Lo esortai di nuovo.
“Credimi, non lo so. Un minuto stavamo parlando qui sul letto, il minuto dopo mi stava baciando e poi mi ha tirato uno schiaffo ed è corsa via piangendo. Non… non ho idea di cos’ho fatto di sbagliato.” Replicò lui. Lasciò scivolare lungo il fianco il braccio che aveva alzato per tenersi il viso e notai il segno delle cinque dita di mia sorella sulla sua guancia.
Cassie aveva baciato Zayn? Che cosa stava succedendo? Lei era fidanzata con Nathan. Erano praticamente anime gemelle.
Harry mi raggiunse sulla soglia della porta. Fuori avevo sentito il chiacchiericcio allegro della festa affievolirsi e non c’era più musica.
“Va tutto bene?” Domandò Fossette, dando un’occhiata all’interno della stanza. Il suo sguardo si fermò sulla guancia arrossata di Zayn e poi sui miei occhi. Assunse un’espressione strana, a metà tra il preoccupato e lo stupito. Come se non riuscisse a credere che il suo amico potesse fare del male a qualcuno. E, in effetti, era così. O almeno secondo quello che mi aveva detto lui.
“Devo parlare con mia sorella.” Dissi, lanciando un’ultima occhiata al ragazzo seduto sul letto. “Scusa, ma devo portarla a casa. Non so cosa le è successo.” Aggiunsi abbassando il tono di voce.
“Zayn ha… le ha fatto del male? Non…” Cominciò a dire lui. Sembrava che tutte le sue certezze fossero appena svanite.
“No.” Lo interruppi velocemente. “No, Zayn non le ha fatto niente. O almeno, credo. Lui dice che stavano parlando, lei l’ha baciato e poi gli ha tirato uno schiaffo. E non so più a cosa pensare, perché lei è fidanzata con Nathan da anni…” Aggiunsi.
“Non preoccuparti. Parlale e tornate a casa, così si tranquillizza. Noi ci vediamo domani o quando vuoi, okay?”
“Okay.” Dissi. Mi alzai sulle punte dei piedi e appoggiai la mia fronte a quella di Fossette. Rimasi così per qualche secondo, poi raggiunsi Cassie, Piper ed Elle e tornammo nel nostro appartamento.
 
Per tutta la camminata fino a casa nessuno disse una parola. Cassie si strinse nel suo cappotto, asciugandosi ritmicamente le lacrime con il dorso della mano. Mi stava facendo preoccupare e odiavo vederla in quel modo.
Una volta al caldo nel nostro appartamento, preparai un tè alla mia gemella, mentre Elle e Piper decisero di lasciarci da sole. Sapevano che Cassie non si sarebbe confidata con nessuno se non con me. L’avevano capito.
Mi sedetti di fronte a lei, con una tazza di tè fumante tra le mani, e attesi. Non c’era bisogno che le chiedessi nulla. Se l’avessi obbligata a dirmi qualcosa si sarebbe chiusa ancora di più. Dovevo aspettare che iniziasse il discorso.
“Sono una persona orribile!” Esclamò improvvisamente, ricominciando a piangere.
“No, non lo sei, Cassie.” Dissi, avvicinandomi e mettendole una mano sulla spalla.
“Sì, invece. Non so cosa mi è preso. Sono giorni che non riesco a parlare con Nathan per una serie di motivi. Il fuso orario rende le cose impossibili, il mio lavoro e il suo ci tengono occupati per la maggior parte della giornata e quando riusciamo a parlare non abbiamo nulla da dirci. Non siamo più come prima, lui è quasi freddo, è sempre stanco e anch’io sono così. Non siamo più Cassie e Nate. Siamo due estranei che vivono in due continenti diversi e non hanno più nulla in comune.”
La mia gemella fece una pausa per soffiarsi il naso e asciugarsi le lacrime. Non dissi nulla e aspettai che terminasse il discorso.
“È passato poco più di un mese e sono già cambiata così tanto. E anche lui, non so cosa sia successo. Abbiamo interessi diversi, lui si annoia da morire quando gli racconto quello che mi è accaduto in negozio o al corso ed io non sopporto le stupide cronache delle partite di calcio con i suoi amici. Sembra che gli interessi solo quello nella vita. È così immaturo!” Continuò. Aveva iniziato a sfogarsi, era come un fiume in piena che non riusciva a fermarsi.
“E questa sera Zayn è stato così comprensivo. Abbiamo parlato della difficoltà di avere delle storie a distanza e mi ha raccontato che è per quello che è finita con la sua ragazza. Era così dolce e mi ha ascoltata… e mi ha consolata ed io non so cosa mi è preso e l’ho baciato, Kim! Ho baciato Zayn e ho tradito Nathan!”
La mia gemella cominciò a singhiozzare sulla mia spalla ed io cercai di tranquillizzarla accarezzandole la schiena e i capelli.
“Non sei una persona orribile, Cassie. Sei umana.” Dissi. Lei alzò lo sguardo sul mio e mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.
“So cosa pensi delle persone che tradiscono il proprio partner. Mi ricordo come ti sei sentita quando è successo a te. Il pensiero di essere diventata quello che odi di più al mondo mi fa venire il voltastomaco! Come posso aver fatto così male a qualcuno?”
Era vero, non sopportavo le persone che tradivano, ma cosa potevo dirle? Era la mia sorella gemella, pensava che la sua storia con Nathan fosse finita e, in fondo, era solo stato un bacio.
“Ti sei fermata prima di andare oltre, adesso hai la possibilità di riflettere davvero su quello che vuoi.” Risposi. “Vuoi far funzionare la storia con Nathan? Vuoi provare a uscire con Zayn e lasciare il tuo ragazzo perché pensi che la vostra relazione sia finita?”
“Non penso che Zayn voglia avere nulla a che fare con me, dopo lo schiaffo che gli ho tirato senza motivo.” Mormorò lei. Sorrisi. Volevo dire qualcosa che le risollevasse il morale, ma cosa?
“Io penso di sì, anche solo per chiederti dove hai imparato a schiaffeggiare con tanta forza.” Dissi. Cassie arrossì e abbassò lo sguardo. No, non avevo detto la cosa giusta.
“Gli ho fatto tanto male?”
“Aveva un po’ la guancia rossa, ma è un uomo. Sopravvivrà. Più che altro non ha nemmeno capito cos’è successo.” Risposi.
“Kim, è possibile che New York mi stia cambiando?” Chiese improvvisamente la mia gemella.
“Non so se è la città, ma sicuramente l’esperienza che stiamo facendo ci sta cambiando in modi che non pensavamo possibili. Stiamo crescendo entrambe, stiamo scoprendo cosa vogliamo, quello che ci piace, stiamo facendo nuove amicizie e… stiamo conoscendo nuovi ragazzi.” Dissi.
“Anche tu sei cambiata?” Mi chiese, asciugandosi le lacrime per l’ennesima volta e guardandomi negli occhi.
“Sì.” Dissi semplicemente. Era vero, rispetto a solo un mese prima ero una persona nuova. Avevo ricominciato a fidarmi un po’ di più delle persone, permettendo a Piper ed Elle di entrare nella mia vita e confidandomi con loro. E poi c’era il lavoro. Poco più di un mese prima non ero sicura di chi fossi, non pensavo di essere in grado di affrontare un’esperienza del genere. Invece ero diventata l’assistente personale della mia fotografa preferita e non ero nemmeno male a fare quel lavoro. Ero diventata sicura al cento percento di voler diventare una fotografa e di voler aprire uno studio tutto mio. E Fossette… non sapevo nemmeno da che parte iniziare il discorso su di lui. Sui mille modi in cui mi aveva cambiata in così poco tempo.
“Cosa devo fare, Kim?”
“Io non te lo posso dire, Cassie.” Risposi, accarezzandole i capelli. “Devi capire in che direzione vedi meglio il tuo futuro. Cosa pensi che succederà se rimarrai insieme a Nathan? A questo punto non penso che il tuo problema sia la scelta tra Nate e Zayn, quanto proprio se rimanere nella situazione in cui sei adesso.” Aggiunsi.
Lei annuì lentamente.
“La verità è che sono giorni che penso di non essere più felice con Nathan.” Disse, scrollando le spalle. “È che ho paura di quello che potrebbe succedere. Stiamo insieme da tanti anni… non so nemmeno se so chi sono senza di lui. Mi spaventa l’idea di restare da sola, io… io ho sempre creduto nel ‘per sempre’, nel ‘e vissero felici e contenti’. Credevo che sarei tornata da New York e mi sarei sposata con Nathan, che avrei cominciato a organizzare matrimoni a Londra e che, tra cinque anni, sarei stata sposata con due figli, magari gemelli.”
“È un piano molto specifico.” Dissi con un sorriso. “Ma nessuno sa meglio di noi che i piani cambiano.” Aggiunsi.
“Lo so.” Mormorò Cassie. “E forse è per questo che mi sto aggrappando a qualunque cosa… perché sono davvero stanca di cambiamenti e di ricominciare e di tutto.”
“Ti capisco.” Dissi. Nessuna delle due disse più nulla per parecchio tempo.
“È meglio se andiamo a letto, abbiamo entrambe bisogno di dormire.” Propose Cassie dopo un po’. “E domani devo fare due cose: parlare con Nathan e chiedere scusa a Zayn.”
“Qualunque cosa succederà… io sarò con te, okay?” Dissi.
“Grazie, Kim.”
Abbracciai la mia gemella e poi ci avviammo entrambe verso la nostra camera.
 
Il giorno successivo Cassie riuscì a parlare con Nathan durante una lunga conversazione su Skype, così abbandonai la camera che condividevo con lei e mi riunii con Piper ed Elle nella zona giorno. Preparammo la colazione e ci sedemmo tutte al bancone della cucina.
“Non abbiamo ancora avuto l’occasione di parlare con calma.” Cominciò Elle. “E credo che la risposta sia evidente dall’espressione felice che hai ultimamente, ma come sta andando con Harry?”
Sorrisi automaticamente quando la mia amica nominò il ragazzo. Solo sentire il suo nome faceva risvegliare le farfalle nel mio stomaco, che cominciavano a svolazzare ovunque.
“Sono felice di avergli dato una possibilità, anche se sono perennemente terrorizzata dal fatto che Sophia possa scoprirci e licenziarmi. Però – e non pensavo che l’avrei mai detto – questi sono stati i giorni più belli della mia vita.” Ammisi. Abbassai lo sguardo sul piatto davanti a me e sorrisi di nuovo. Non vedevo l’ora di vederlo. Dovevo andare a casa sua quel pomeriggio e stavo letteralmente contando le ore che mi separavano da lui.
“Io devo dirti la verità.” Cominciò la ragazza. Per un momento temetti il peggio. “Quando è venuto qui a cena e quando vi ho visti insieme ieri sera… siete innamorati persi. Tutti e due. Lasciatelo dire.” Espirai. Non mi ero nemmeno resa conto di aver trattenuto il respiro aspettando il resto della frase.
“Lo pensi sul serio?” Domandai. Sentii le guance diventare bollenti. Ero arrossita come una stupida.
“Si vede da come vi guardate, da come vi parlate, da tutto.” Rispose. “A proposito, adesso che vedi tutto tramite gli occhialetti rosa dell’amore, che ne dici di partecipare al prossimo incontro del Club del Libro?” Propose la mia amica.
“Cosa state leggendo?” Domandai.
“Un romanzo sdolcinatissimo che a noi piace da morire e vorremmo sentire la tua opinione.” Intervenne Piper.
“D’accordo potrei provarci. Ma non vi assicuro nulla. Anche se adesso mi sono rammollita per colpa di Fossette, non mi asterrò dall’insultare trame assurde come quella della vittima che ha sposato il rapitore.” Replicai. Scoppiammo tutte a ridere. Mi piaceva il rapporto che si era creato tra di noi. Nonostante avessi avuto brutte esperienze nel campo dell’amicizia, era bello sapere che non tutte le persone erano pronte a pugnalare qualcuno alle spalle pur di ottenere quello che volevano. Piper ed Elle sembravano persone vere, oneste e leali. O forse vedevo tutto con una nota di positività per colpa di Harry. E forse era un bene non doversi continuamente guardare le spalle per evitare tradimenti o cose del genere. Era una cosa nuova e mi piaceva.
Cassie uscì dalla camera e la osservai per cercare di capire come stava. Aveva pianto, lo capivo dagli occhi gonfi e il naso rosso. Però, a parte quello, sembrava tranquilla.
“Ehi, tutto bene?” Domandò immediatamente Elle, versando alla mia gemella un bicchiere di succo d’arancia.
“Non è stato facile.” Rispose Cassie. “È pur sempre il mio primo amore, il mio primo vero ragazzo e siamo stati insieme per anni.” Aggiunse, guardandosi i piedi. “Ma sapevamo entrambi di essere arrivati al capolinea.”
La mia gemella si sedette di fianco a me e le presi una mano tra le mie.
“Hai fatto la cosa giusta. Per entrambi.” Dissi. Lei annuì e osservò i pancakes che aveva preparato Piper.
“È che vivere qui mi ha resa più… viva.” Replicò lei. Alzò gli occhi e notai una luce nuova nel suo sguardo. Determinazione. “Voglio cominciare a vivere, a fare esperienze. Voglio continuare a sentirmi così.”
“Allora sai cosa ti ci vuole in questo momento?” Domandai improvvisamente. Ero sicura che quello che avevo in mente di proporle fosse esattamente quello che voleva. Conoscevo Cassie, forse anche meglio di quanto pensasse.
“Che cosa?” Chiese lei di rimando, scuotendo la testa.
“Un bel ripiego.” Dissi.
“Oh, sì.” Intervenne Elle. “Una torbida storia di sesso. Niente sentimenti, niente complicazioni. Solo sesso.” Aggiunse la ragazza.
“Ed io so esattamente chi fa per te.” Continuai.
“Chi?” Chiese Piper.
“È anche lui single da poco e sono sicura che non cerca una storia seria, esattamente come te.” Risposi, cercando di mantenere un velo di mistero. “È bello, davvero bello. E sono sicura che ti farà sentire molto viva.” Continuai.
“Mi state facendo venire un infarto.” Disse Piper, sventolando la forchetta a mezz’aria. “Chi è?!”
Ma Cassie aveva già capito di chi stavo parlando, perché la determinazione nel suo sguardo si era appena trasformata in puro desiderio. Avevo ragione, era quello che voleva e, probabilmente, una storia senza complicazioni era quello che ci voleva per entrambi.
“Zayn Malik.”

The Butterfly Effect || [One Direction - Harry Styles]Where stories live. Discover now