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Le luci lampeggiavano cambiando ad ogni secondo un colore. La musica rimbombava nelle casse quasi rompendomi i timpani. Le urla e i gemiti disperati di ragazzi che si toccavano nel mezzo della pista da ballo e tutti i bicchieri e bottiglie di alcolici fermi nei tavolini ai lati.
Il Red neon, quella sera, era un casino totale.

Jimin era riuscito a trascinarmi là in mezzo. In fondo era sabato e avrei potuto divertirmi dopo tanto che non lo facevo.
Eravamo in compagnia di Namjoon, anche se era sparito non appena abbiamo messo piede dentro al locale. Probabilmente alla ricerca di Jin.

Andammo al bancone ad ordinare da bere. Esagerai prendendo subito un margarita, non reggevo proprio per niente l'alcool, ma lo scolai tutto non appena mi arrivò.
«Wo, vai piano tigre. Abbiamo tutta la sera davanti» e subito dopo anche Jimin finì il suo rum e cola sorridendo.

Lo persi in un colpo d'occhio. Il secondo prima stavamo bevendo e il secondo dopo stavo parlando da solo senza rendermene conto. Tant'è che il barista fu costretto a richiamarmi per dirmi che il ragazzo rosa con cui ero se n'era andato via.

Mi alzai anche io e decisi, con pensieri che non erano abbastanza lucidi per via degli shot bevuti - altrimenti col cazzo che l'avrei fatto di mia spontanea volontà - di buttarmi in pista venendo subito adocchiato da delle ragazze. Non mi scostai, nonostante si poteva chiaramente vedere la mia preferenza maschile, ma volevo divertirmi.

La ragazza prese a toccarmi i fianchi e io la spinsi più verso il mio corpo, lasciando di tanto in tanto qualche bacio sul suo collo.
Le morsi un orecchio e portai una mano sul suo sedere, e ad un suo gemito mi scostai del tutto vedendo chiaramente del fastidio nel suo viso.

«Vuoi andare in una camera?» chiese, mentre cercava di riavvicinarsi.
Il Red Neon, oltre ad essere popolare per la sua grandezza, lo era anche perché era come un albergo, con stanze e bagni all'interno.
Era molto pulito, al contrario di quello che ci si aspettava, ma nonostante questo negai con la testa e mi allontanai definitivamente da lei raggiungendo di nuovo il bancone.

Barcollai fino a dei divanetti, dove mi stesi sopra una volta capito che non mi sarei retto in piedi ancora per molto.
Quando alzai lo sguardo riconobbi soltanto la figura del rosso con in braccio una bionda.

Probabilmente, sentendosi osservato, girò lo sguardo verso di me.
«Oh, taehyung! Ubriaco?»
«Da matti» biascicai, continuando a fissarlo con la bocca aperta.
«Te l'ha mai detto nessuno che sei veramente sexy? Mi farei sbattere volentieri da te anche se preferirei ci fosse Jungkook» parlai, senza rendermene conto.

Una voce ci fece distrarre, e mentre io continuavo a osservare Hoseok, lui stava guardando una nuova figura davanti a noi.
Sempre con la bionda sulle gambe che non smetteva di succhiargli il collo, Hoseok allungò la mano verso l'altra e la strinse.

Solo ora che alzai lo sguardo rimasi sconvolto su chi avevo davanti.
Min Yoongi in persona.
E la rabbia prese il sopravvento.

«Tu! Si proprio tu che ti stai indicando come se fossi innocente» mi alzai a fatica, tenendo il mio sguardo sul suo e il mio dito puntano sul suo petto.
«Come osi fare del male al mio bambino, ferendolo?» chiesi con tono arrabbiato camminando più vicino.
«Park Jiminie ha dei sentimenti, okay stronzo?» finii il mio discorso tirandogli un pugno sulla pancia,senza fargli niente perché rimase fermo sul posto a guardarmi.

Non disse niente, neanche una parola, ma mi prese il polso con la mano e mi trascinò lontano dal posto in cui ero.
«Lasciami, non scoperò con la crush del mio migliore am-» mi bloccai perché un conato di vomito iniziò a salirmi, e Yoongi lo capì perché mi spinse velocemente diretto verso il bagno.

«Stai meglio?» uscii dal gabinetto dopo aver svuotato tutto e annuii, ringraziandolo.
«Mi dispiace per cosa ti ho detto prima, e per il pugno»
«Tranquillo, non è successo niente. Andiamo, ti stavo portando da Jimin. C'è un mio amico che lo controlla»

Sallimmo le scale per andare nelle camere e scossi la testa svariate volte. Non voleva che i ragazzi lo usassero solo per il culo, ma alla fine glielo dava lo stesso. Ah, Jimin, cosa posso fare con te?

Yoongi aprì la porta di una delle tante stanze, facendomi entrare prima di lui. Non trovando Jimin sul letto mi girai verso Yoongi, che mi indicò il balcone. Non l'avevo neanche notato.

Mi avvicinai, notando una figura corvina maledettamente famigliare accanto al mio migliore amico.
Quando lo chiamai, entrambi si girarono e il mio cuore prese a battere più velocemente notandolo.

«Taehyung?»
«Ciao Jungkook»

***
vi sfido a fare 8 ore in dad con le mie professoresse😃👍

(:uccidetemi:)

-torno a fare inglese cia

ᴡᴀʀᴍ ᴍɪʟᴋ Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt