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Ero stressato, nervoso, in panico e sentivo l'ansia salirmi. Odiavo la situazione in cui stavo e jimin che continuava a sbattere la penna sul tavolo stava peggiorando la situazione.

«stai fermo cazzo!» urlai, tirandomi una ciocca di capelli e sbattendo la testa sulla scrivania.
«scusa tata, tutto apposto?»
«no, no. Niente va apposto. Fra poco ci sono gli scrutini, ho preso un cazzo di due in matematica per quel test a sorpresa e mi sono scordato di studiare inglese per domani!»
Sbottai, lanciando a terra il libro di quella materia dal nervoso. Mi veniva da prendere a pugni qualcosa.

«ma ieri non sei stato a casa tutto il giorno? E pure venerdì» sospirai, ammettendo di aver passato quei due giorni con Jungkook.
«io ti lascio da solo per aiutare hyuna a trasferirsi e tu te la sei spassata» parlò in modo ironico per poi chiudere il suo libro e buttarsi a letto.

«mi dispiace per averti rifilato una scusa per non aiutare hyuna»
«tranquillo, tata. Ma alla fine?» scossi la testa, stendendomi di fianco a lui.
«Non me la sentivo jimin, non ancora».

Ed era vero. Ci avevo seriamente provato ad andare a letto con il corvino ma non appena le sue mani finivano a contatto con la piatta dei miei pantaloni io mi ritiravo, inventavo una scusa che sapevo che non avrebbe retto e mi allontanavo da lui per almeno una buona mezz'ora.
Non era per cattiva intenzione o perché non volessi, ma perché ero fottutamente vergine. Avevo 23 anni e nessuno aveva mai esplorato le mie caverne. Okay, ero arrivato ai preliminari ma non ero mai andato oltre. Forse è per questo che il mio ex mi ha lasciato, aveva solamente diciott'anni quando stavamo assieme e forse voleva fare le prime esperienze ma io lo limitavo. Sarebbe stato anche così per jungkook? Non mi avrebbe aspettato?
O, che dico, certo che no! In più non stavamo neanche assieme.

«é okay taehyung, tutti hanno i propri tempi. E se lui non li rispetta non fa per te»
«grazie jiminie» gli posai un bacio sulla fronte, poi mi alzai dal letto e ritornai a studiare.
Dovevo assolutamente prendere almeno un sette e niente e nessuno mi avrebbe fatto perdere la concentrazione.

«taehyung, c'è jungkook alla porta!» il rosa urlò dalla cucina e per quanto cercai di ignorare la sensazione alla pancia non potevo più scampare. Avevo già capito, ora bastava ammetterlo. Più facile a dirsi che a farsi.

Sospirai per l'ennesima volta e pochi minuti dopo mi rassegnai e chiusi quel dannato libro, andando in cucina e ringraziando jimin per non aver fatto entrare il corvino in stanza.
Salutai anche lui, sedendomi al posto del mio migliore amico che tornò in camera, probabilmente anche lui a studiare.

«cosa ci fai qui?» il corvino prese un sorso d'acqua per poi fissarmi negli occhi.
«mi mancavi» alzò le spalle come se niente fosse, e io allo stomaco stavo sentendo i gorilla, altro che le farfalle.
«uhm, anche tu» ammisi.

Un'altra cosa cambiata in meno di un mese, l'imbarazzo che provavo ogni volta che parlavo con il corvino era diminuito notevolmente. Diventavo rosso solamente in situazioni particolari, tipo quando mi faceva i complimenti - non mi sarei mai abituato - o quando mi parlava talmente tanto vicino da sentire il suo respiro sulle labbra mentre sussurrava frasi sensuali.

«ti va se facciamo qualcosa, tipo domani sera?» «niente a che vedere con il sesso, te lo prometto» parlò subito dopo aver visto la mia espressione cambiare.
Nonostante cercava di far capire che rispettasse le mie scelte, che non gli dava fastidio e che mi avrebbe aspettato, vedevo e percepivo la sua frustrazione ogni volta che lo fermavo. Non avevo il coraggio di dire che non avevo mai fatto sesso in vita mia perché da un ragazzo di 23 anni ci si aspetta di tutto.
«penso vada bene. Andiamo da qualche parte?»
«ti piace il mare, taehyung?»

***

volevo ringraziare le persone che leggono questa storia.
In verità non ci speravo nemmeno ma siamo a 1,35 k letture e credo che sia l'unica cosa di cui vado fiera lmao💜

ᴡᴀʀᴍ ᴍɪʟᴋ Where stories live. Discover now