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Seduto sul lettino da spiaggia fissavo Jungkook che si spogliava lentamente, mentre io rimanevo immobile senza fiatare. Più di una volta lo avevo visto mezzo nudo e ogni volta è come se fosse la prima.

«che stai aspettando?» chiese, piegando ordinatamente la sua roba e riponendola dentro il borsone che si era portato dietro.
Non incrociai il suo sguardo neanche una volta mentre mi toglievo la maglia e i pantaloncini. Non era la prima volta neanche farmi vedere mezzo nudo ma, appunto, non mi sarei mai abituato lo stesso.

Jungkook mi porse il tubetto di crema dopo essersela spalmata su braccia e gambe, e feci lo stesso.
«me la metti sulla schiena,per favore?». La sua richiesta mi spiazzò, ma feci come richiesto.
Mi sedetti dietro di lui, allargando le gambe così da avere il suo corpo in mezzo.

Misi un po' di crema sulla schiena, iniziando a spalmarla prima sulle spalle e poi sempre più giù, con movimenti lenti e pesanti.
Poi, preso da un atto di coraggio, portai le mani ancora sporche di crema verso il suo petto, iniziando a massaggiare anche in quella zona, soffermandomi soprattutto sui pettorali e le clavicole.

Poi scambiammo le posizioni e non appena le sue mani si posarono sulle mie spalle sussultai e una serie di brividi mi percorse la schiena.
«ti ho solo sfiorato e guarda che effetto ti faccio» pronunciò queste parole mentre mi posava un bacio sulla spalla, ma mi scostai sentendomi osservato,nonostante non vidi nessuno con gli occhi puntati su di noi.

Mentre io mi stendevo sul lettino con gli occhiali da sole addosso e il sole puntato sul corpo, Jungkook continuava a chiedere se sarei andato in acqua con lui. Nonostante le mille negazioni, era ancora lì che sperava in una mia risposta, che non arrivò.

D'un tratto mi sentii sollevare e la mia mente mi riportò a un sacco di storie che avevo letto su Wattpad con jimin e feci una risata trovando quella scena maledettamente cliché.
Ma non andò come previsto.

Il corvino inciampò in uno dei giocattoli che qualche bambino aveva lasciato in giro, cadendo così sopra di me.
Mi lamentai dal dolore mentre il corpo di Jungkook stava ancora sopra di me.

Fortunatamente nessuno in quel momento ci stava prestando attenzione, Jungkook si tirò su portando il mio corpo con sé.
«vedi cosa mi fai fare per colpa tua!» gli tirai un leggero schiaffo sul petto, ricevendo una risatina da parte sua.
«in verità è colpa tua che non sei voluto venire. Se avessi detto sì niente di questo sarebbe successo» mi fece la linguaccia e io mi ritrovai a voler baciarlo l'ennesima volta. Cosa che feci senza preoccuparmi della gente che probabilmente ci stava fissando.

Entrammo in acqua, io ancora un po' contrariato, e tirai un urletto quando constatai che era ghiacciata.
«dio koo, non potevamo stare fermi a prendere il sole?» esclamai, rimanendo fermo a riva dato che anche solo con le gambe non riuscivo ad entrare.

Presi coraggio circa mezz'ora dopo, quando notai Jungkook che continuava a immergersi e riemergere ogni due secondi sull'acqua alta. Lo vedevo distante, forse troppo, tant'è che lo richiamai.
«kook,non vengo se vai più in fondo» parlai ad alta voce, sperando che mi sentisse.

Avanzai di qualche passo, stando in punta di piedi per evitare che l'acqua mi arrivasse alla pancia mentre continuavo a osservare il corvino nuotare.
«vieni qui Tae, non è tanto alta l'acqua» parlò lui, sempre con tono alto per farsi sentire. E io davvero odiavo l'acqua alta, non sapevo nuotare benissimo - al massimo rimanevo a galla - e l'acqua era davvero fredda.

«Kook torna qui, dai» dissi, una volta che lo vidi allontanarsi ancora.
Sospirai e avanzai di qualche metro, boccheggiando quando l'acqua mi arrivò quasi ai capezzoli. Stavo tremando dal freddo e avevo perso di vista Jungkook, troppo concentrato a guardare dove mettevo i piedi.

«Kook?» sbuffai, mi stava vendendo il nervoso e più avanti non ci sarei andato, ci scommettevo l'anima che nemmeno lui toccava a terra.
Lo vidi riemergere e tornare verso di me, e fui davvero felice quando mi prese la mano, scaldandola almeno un pochino.

«non ti succederà nulla taehyung, non è tanto alto e dopo un po' sarai al caldo» a tradimento venni schizzato in faccia e sulle spalle, soffreddo particolarmente il freddo in quel punto.
Copiai la sua azione, beccandomi un'occhiata divertita.
Poi si avvicinò a me, mi cinse il collo con le braccia e, quando crebbi che stesse per baciarmi, mi trascinò sott'acqua con lui.

Riemersi mentre sputavo il resto dell'acqua che rimaneva in bocca, il resto lo avevo ingoiato per colpa sua.
«ti odio» tossii, avvicinandomi di più al suo corpo per scaldarmi. Non ci mise un secondo ad abbracciarmi, e senza rendermene conto mi portò più a largo.

Mi impanicai quando non sentii più il fondo, stringendo le spalle di Jungkook e avvolgendo le mie gambe attorno alla sua vita.

Tremavo perché avevo paura che mi lasciasse, che sarei andato sott'acqua senza uscirne e che sarei morto annegato.
«hai paura, taetae?» sussurrò ad un millimetro dalle mia labbra prima di baciarmi. «ti tengo io, smettila di tremare».

Misi la testa nell'incavo del suo collo, mentre lui posava dei baci sulla mia mascella.
«jimin mi ha avvertito che non sai nuotare e che ti spaventa non sentire il terreno. Puoi rilassarti, lo puoi fare? Mmh?».

Mi appuntai di uccidere Jimin una volta tornato a casa e di strangolare Jungkook una volta usciti dall'acqua.
Passati dieci minuti anche a lui iniziarono a venire brividi di freddo, era stato molto di più in acqua di me, e le sue labbra stavano diventando viola. Le baciai, restando qualche altro secondo così.

Poi, sempre con me in braccio, si trascinò fino in riva e mi fece scendere una volta che i suoi piedi furono di nuovo sulla sabbia.

Con un asciugamano attorno al corpo e uno in testa ero seduto sulla mia sdraio a mangiare un bel hot dog preso da un carretto di panini che stava passando in riva al fiume.
Davanti a me, sulla sdraio attaccata alla mia, Jungkook si gustava il suo tramezzino con tonno e olive.

Una volta finito mi tolsi l'asciugamano dai capelli e mi stesi, usando l'altro asciugamano a farmi da coperta.
«parlami di te» dissi d'un tratto, mentre il corvino era intento a bere il mio succo alla pesca.
«cosa vuoi sapere?» si stese anche lui, posando un braccio sul mio fianco essendo che avevamo unito gli sdraio per stare vicini.
«possibilmente tutto. So solo quanti anni hai e qualche tuo hobby»
«uhm, okay. La mia vita è un po' noiosa»
Alzai la testa per permettergli di posare l'altro braccio sotto di essa, ed iniziò a passarmi una mano fra i capelli.

«sono nato il primo settembre a busan, ma mi sono trasferito a Seoul all'età di diciotto anni. La classica storia del padre che non accetta il figlio gay. Mia madre era l'unica che mi accettava ma nonostante ciò non è mai venuta a trovami. Neanche una singola volta. Mi pagava il mutuo della casa e basta» lo ascoltavo attentamente, ogni singola parola che usciva dalle sue labbra entrava in un pezzo della mia testa e ci rimaneva.

«ho conosciuto yoongi hyung quando sono andato in gita a Daegu con la scuola, in seconda liceo. Lui era al primo anno di università ma quel giorno era tornato a far visita ai suoi parenti. Sai, neanche lui ha un buon rapporto coi suoi» di tanto in tanto buttavo lo sguardo sulle sue labbra, notando che erano tornate ad un colorito normale.

«siamo rimasti in contatto finché un giorno, dopo che ho finito la scuola, mi aveva proposto di andare a vivere con lui all'università. Non aveva un compagno e la preside ha accettato, a patto che pagassi la mia parte. All'inizio non volevo, avevo già il mio appartamento, ma quando mio padre ha saputo che mi ero fidanzato con un uomo ha deciso di smetterla di pagarmi il mutuo e quindi ho accettato. Sai, non avevo molti soldi col lavoro che facevo, in più si paga molto meno qui e la compagnia di yoongi è gradita»

«in tre anni che sono qui non ti ho mai visto, però. Com'è possibile?»
«non lavoravo qui, o almeno, non fino a qualche mese fa. Lavorarvo sempre in quel bar a Seoul, quindi mi svegliavo presto la mattina e tornavo tardi, forse per questo»
«E cosa ti piace fare?»
«leggere. Sono un tipo tranquillo, anche se non sembra. Preferisco leggere un libro o guardarmi una serie tv con una bella tazza di tè caldo al limone che andare alle feste a ubriacarmi»
«e poi?»
«poi cosa?»
«cos'altro ti piace»
«mmh, mi piaci tu, ad esempio»

***

La storia sta per finire, rip.
:)

ᴡᴀʀᴍ ᴍɪʟᴋ Where stories live. Discover now