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Mi diressi a passo lento e mezzo morto verso la caffetteria, non percepii nemmeno il suono del solito campanellino tant'è che avevo sonno.
Mi misi seduto sul primo tavolo che vidi, tirai fuori dalla cartella il quaderno con gli schemi e mi misi a ripassare, attendendo che qualcuno venisse a prendere il mio ordine.

«Hey taehyung, tutto bene?»
La voce calda e dolce del corvino mi fece sussultare e la penna che avevo in bocca cadde a terra, ma venne subito raccolta dal ragazzo davanti a me.
«Hai dormito poco? Vuoi qualcosa per svegliarti? anche se non so cosa darti se il caffè non lo bevi». Sorrisi, si ricordava di quel piccolo particolare a cui nessuno faceva caso.
Nessuno a parte Jimin,ovviamente.

«E non ti do neanche il frappè, vuoi del latte caldo?». Mi faceva piacere avere tutte quelle piccole attenzioni dal corvino, piccole ma che avevano un grande significato nel mio cuore.
«Uhm, okay» parlai in modo molto basso. Era la prima parola che dicevo in tutta la mattinata, avevo evitato di parlare persino con Jimin.

Jungkook tornò poco dopo con il mio latte caldo accompagnato da una pastina alla crema. Sorrisi di nuovo, si ricordava anche quello.
Bevvi un sorso, poi portai lo sguardo sul ragazzo di fianco a me e lo ringraziai.

«Taehyung»
«Mmh» non avevo neanche le forze di stare sveglio, le palpebre mi si chiudevano da sole e facevo fatica a tenere la testa dritta.
«Sei bellissimo mezzo addormentato». A quel punto scattai, iniziando a sentire caldo e quasi soffocai con la saliva.
«Che c'è, ora non dormi più?»
«Sei fastidioso» borbottai, guardandolo. Mossa errata taehyung, mossa errata.
Si morse le labbra per poi guardare le mie, fece l'ennesimo occhiolino che amavo e detestavo allo stesso tempo e poi se ne andò.
Cavolo, cosa mi sta facendo questo ragazzo.

* * *

Fortunatamente le lezioni finirono velocemente e dopo essere uscito soddisfatto con un bell'8 in storia dell'arte andai verso le macchinette a prendermi una barretta di cioccolato. Mi servivano delle energie.

Finii di mangiare e poi aspettai Jimin fuori dalla sua classe, con ancora il professore che spiegava nonostante fosse suonata da almeno dieci minuti.

«Oggi esco con Yoongi, tu farai qualcosa?»
«Penso che rimarrò a guardare la tv da solo come ho sempre fatto quando non c'eri»
«Chiama Namjoon - fece una piccola pausa dove bevve un sorso della sua coca cola - o chiama Jungkook». Lo fissai dritto facendoli capire tutti i miei pensieri con un solo sguardo, che lui ovviamente non capii.
«Seriamente taehyung, fatti avanti. Si vede lontano un chilometro che ti piace, e forse anche tu gli piaci»

Non mi sarei mai aspettato, e dico mai, in tutti i miei ventitré anni di vita di seguire un consiglio di Jimin. Mai.
Uno, perché di solito i suoi consigli finivano sempre su qualcosa di perverso.
Due, perché facevano semplicemente schifo.

Ma questa volta seguii il suo consiglio - e anche il mio istinto - e presi in mano il telefono facendo partire la chiamata.
Rispose dopo tre squilli e quasi soffocai con la saliva.

«Taehyung? Ci sei?» parlò per primo. Grazie a dio sennò starei ancora cercando di pensare a cosa dire.
«Si, uhm scusa se ti disturbo ma hai da fare?»
«Ho quasi finito il turno taehyung, puoi aspettare venti minuti, per favore?» cazzo, solo ora che guardavo mi accorgevo che fossero solamente le cinque.
«Si, scusami. Richiamami appena puoi, mi dispiace» buttai giù agitato premendo la testa sul bracciolo del divano.

Saltai dalla paura quando qualcuno bussò alla porta, ma pensai che fosse solamente Jimin ad essersi dimenticato qualcosa quindi non ci pensai due volte ad andare ad aprire senza preoccuparmi di com'ero vestito.

Peccato che la persona alla mia porta non era nient'altro che jeon jungkook.
Mi feci rosso - stranamente - e portai le mani a coprirmi il petto nudo rendendomi conto che addosso avevo solo dei boxer e che si poteva ben vedere oltre l'immaginabile.

«Oh taehyung, ti sei preparato apposta per me?».
Cazzo, come potevo vivere ancora?

***

Mi ero scordata di pubblicare lol

;)

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