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Al mio risveglio sentii che mancava qualcosa, infatti quando provai a toccare il petto di Jungkook, questo non c'era.
Iniziai a pensare che mi avesse lasciato lì, con un dolore che si stava espandendo partendo da metà schiena finendo sulle gambe, e che mi avesse usato solo per quello.

Mi sentii stupido anche solo a pensarlo quando sentii qualcuno trafficare con delle pentole in cucina.
Provai ad alzarmi ma un fitta me lo impedii, quindi rimasi steso sul letto ancora nudo con solo un lenzuolo a coprirmi.

Richiamai Jungkook un paio di volte prima che la sua testa entrò dalla porta, con il suo solito sorriso da coniglietto.
«ti fa male da qualche parte?»
«mi hai distrutto porca puttana» provai ad alzarmi di nuovo, e questa volta riuscii a mettermi su con il busto.

«mi sa che oggi non vai a scuola».
Cazzo. Cazzo. Cazzo. Mi ero completamente dimenticato che eravamo nel bel mezzo della settimana. Mi agitai alzandomi nonostante il didietro mi faceva malissimo, e iniziai a zoppicare verso l'armadio di Jungkook.

Non mi accorsi di essere nudo finché la mano del corvino si schiantò contro la mia natica. Portai d'istinto le mani a coprirmi il pacco, nonostante lo avesse visto ore fa, infatti si mise a ridere avvicinandosi.
Portò una mano alla base della schiena, iniziando a massaggiarla. Mi aggrappai con le mani alle sue spalle, schioccando un bacio sulle sue labbra.

Dopo una bella doccia calda, un bel latte caldo e una pastina alla crema che era andato a comprare nella caffetteria dove lavorava, ancora prima che mi svegliassi, mi sentii già meglio.

«ora che mi hai dato la tua prima volta, che ne dici di darmi anche la seconda?» parlò provocante con un ghigno sul volto, ma glielo negai continuando a mangiare.
«prima Jimin ti ha chiamato e quando ho risposto mi ha urlato le peggio parole, perché ti ho scopato»
«Non dire che abbiamo scopato, non mi piace»
«vuoi che dica che abbiamo fatto l'amore, taetae?» chiese, abbassando il tono della voce e baciandomi l'orecchio.
«n-no ma-» le sue labbra sulle mie bloccarono la mia frase, poi spostò lo sgabello su cui ero seduto più indietro e si sedette sopra le mie gambe.
«ti amo taehyung e quella non era solo una scopata, okay?» sorrisi e lo tirai a me, facendo combaciare per la seconda volta le nostre labbra.

Lo strinsi a me, poggiando la testa sul suo petto mentre le sue gambe erano ai lati dei miei fianchi, e le faceva dondolare perché non toccava a terra.
«ti amo anche io kook» posai un bacio sulla sua fronte, poi qualcuno che bussava alla porta ci interrompe.

Jimin entrò come una furia nella stanza cercandomi con lo sguardo. Quando mi trovò mi corse incontro e mi abbracciò stretto, dandomi dei bacini su tutto il viso, fuorché le labbra.
«Non ti ha fatto male vero? Non gli hai fatto male vero?» si rivolse al corvino con quell'ultima frase, e lui scosse testa, cosa che feci anche io.
Certo, mi aveva fatto male ma era sopportabile e soprattutto normale. Era stato dolce, gentile e comprensivo e non l'avrei mai ringraziato abbastanza.

«ora che siamo due coppie ufficialmente - si girò di nuovo verso kook - perché siete una coppia giusto?» il corvino annuì ancora, fissandomi con un sorriso che partiva da un orecchio e finiva nell'altro.
«bene, possiamo fare un appuntamento a quattro!» il rosa iniziò a battere le mani dirigendosi verso il suo fidanzato che si era steso sul suo divano.
Gli si stese sopra e iniziarono a baciarsi, e quando yoongi posò le sue mani sulle sue natiche, la smisi di guardare.
Il corvino mi venne vicino, posando un bacio sul mio naso e finendo di bere il goccio di latte caldo che avevo lasciato nella tazza.

«ora siamo una coppia»
«vuoi che siamo una coppia?»
«mi pare ovvio taehyung, tu vuoi essere il mio ragazzo?»
«ovvio che voglio essere il tuo ragazzo»
«E allora tu sei il mio ragazzo e siamo ufficialmente una coppia» e mi baciò, infilando la lingua nella mia cavità orale che accolsi con amore.

Stemmo tutti e quattro nel loro appartamento. Yoongi e jimin stesi nel divano, io seduto a terra con Jungkook sopra di me.
Di tanto in tanto muoveva il culo per provocarmi, e quindi per ripicca le mie mani andavano nel cavallo dei suoi pantaloni toccandolo.

Inutile dire che quella sera, nella mia stanza, nel mio letto, diventò la seconda volta in cui feci l'amore con il mio ragazzo.
Ancora incredulo definendolo tale ma assolutamente felice nel farlo.

***

uhm, questo in verità era l'ultimo capitolo e poi ci sarà l'epilogo e sto piangendo non ci credo.
Mamma,
sono fiera di me stessa😫👊

-torno a fare video lezione di inglese :/

ᴡᴀʀᴍ ᴍɪʟᴋ Where stories live. Discover now