-Capitolo 26-

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T/N pov
Sentì un forte mal di testa ripensando a quel bambino.

E se... Lo andassi a cercare?

No no, non posso mica scappare, ho una missione da compiere e di certo non posso abbandonarla di punto in bianco.

Però se per un pó mi assentassi...No no ma a che penso? Sono diventata mezza scema?

Sentì bussare alla porta, e chiunque fosse non volevo vederlo.

<<Oi sono io Levi >>

Ma forse scappare per un pochino non sarà così male, cioè due giorni... O forse cinque non faranno la differenza, poi serviranno a calmare i bollenti spiriti.

Saltai giù dalla finestra ed iniziai a correre più velocemente che potevo, non avevo nemmeno il tempo di prendere il mio cavallo.

Corsi più che potevo, per le strade e i sentieri, dall'edificio più abitato a quello più in rovina, ma di dove si trovasse la città sotterranea io proprio non mi ricordo.

Fu in quel momento che capì di essermi persa.

BENE! Ora non posso nè tornare né andarmene, e questa è tutta fortuna.

Ad un certo punto, dopo almeno un'ora di camminata, sentì qualcuno tirarmi per un polso, portandomi in un vicolo buio.

<<MHMM!! MHMPHH!! >> cercai in ogni maniera di parlare, ma la persona dietro di me mi tappava la bocca la mano.

Di certo non era Levi, era troppo alto, non poteva essere nessuna femmina visto che che quella mano era maschile, poi andando per esclusione nessuno che conoscessi poteva essere.

Ma possibile che tutti quelli che incontri provino a molestarmi?!

Alzai la gamba e gli tirai un calcio nei genitali, facendolo cadere a terra dolorante.

Tirai fuori il mio coltello e lo pugnalai varie volte, facendo finta che quello fosse Levi

(attenzione scena pesante per alcuni, se siete facilmente impressionabili ricominciate a leggere quando vedete questi trattini: - - - -)

Iniziai a colpire tutti i punti deboli dell'avversario.

Iniziai dagli occhi in modo da accecarlo e come aspettato, uscì sangue a spruzzo, ma ero abituata a cose peggiori.

Successivamente gli tagliai la gola, in modo da farlo soffrire nei suoi ultimi secondi di vita, e infine lo calpestati varie volte uccidendolo.

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Ormai ero più sporca di sangue che altro.

Mi misi una mano sulla fronte.

Ma che mi è preso? Ho seriamente ucciso un innocente? Avrei potuto mandarlo KO e basta. Ho sempre più segreti.

Beh in realtà non era più un segreto.

Vidi dei gendarmi guardarmi spaventati, puntandomi tutti un fucile contro.

<<TU MOSTRO! GIRATI E METTI LE MANI DOVE SONO BEN FISIBILI, OPPURE GIURO CHE SPARO>>

Mi voltai lentamente, mettendo le mani dietro la testa.

<<Tsk, era da immaginarlo che fosse del corpo di ricerca, questa è la prova che sono dei luridi assassini>>

Strinsi forte i pugni e dirignai i denti, e due mi ammanettarono, mi fecero sembrare uno zimbello, un mostro, portandomi in giro per il Wall Sina, facendomi subire gli sguardi terrorizzati di grandi e piccini.

Mi portarono nei sotterranei di una prigione.

<<Adesso scriveremo una lettera a quello scarto umano di Erwin, in modo che sarà presente al processo che dovrai subire >> mi disse uno sputando.

Passó non so quanto tempo, ma i secondi sembravano minuti, i minuti ore, e le ore giorni. L'unica cosa che volevo era scappare, ma a quanto ho imparato non si ricava nulla.

Cercai di addormentarmi, ma prima che potessi chiudere occhio trovai Levi con le mani sulle sbarre.

<<T-T/N... >> sussurró lui.

Credo che per un momento sperasse che tutto quello che era stato scritto in quella lettera, in quella dannatissima lettera fossero state soltanto bugie, cose per incolpare il corpo di ricerca, ma non era così.

<<T/N dovrai subire un processo immediato >> mi disse Erwin, guardandomi deluso.

Se devo dire la verità anche io ero delusa da me stessa, come ho potuto? Credevo di essere cambiata.

Ma la cosa che più mi fa schifare me stessa è che mentre lo uccidevo pensavo a lui. Levi.

Sempre ammanettata mi portarono in tribunale, dove c'era tutto il corpo di ricerca.

Mikasa era scioccata e non mi guardava in faccia.

Eren e Armin stavano piangendo, non riuscendo a credere fossi mai stata capace di fare una cosa così ripugnante.

Sasha si faceva consolare da Connie, forse perché aveva paura di quale sarebbe stato l'esito.

Invece Annie (so che non fa parte del corpo di ricerca) aveva una faccia di chi si aspettava che prima o poi avrei fatto una cosa del genere.

Lei non credeva che potessi cambiare, ma a quanto pare aveva ragione.

Un assassino, rimane un assassino e non ci si può fare nulla.

Non si può far scomparire il passato.

Hange aveva le mani davanti alla bocca.

Certo è sempre stata la prima a sospettare di me ma non fino a questo punto.

Poi Levi... Al solo pensiero mi piangeva il cuore.

Non avevo il coraggio di guardarlo in faccia, ma ne avevo bisogno.

Con la coda dell'occhio, lo vidi stringere i pugni, mentre alcune lacrime che cercava di trattenere uscivano, mentre le sue candide labbra tremavano.

La stanza era piena di sussurri, insulti e esclamazioni.

C'era un atmosfera pesante, che avrei spezzato volentieri.

<<Vedete! Io sapevo sarebbe andata a finire così >>

<<Oddio ma non è quella della città sotterranea? >>

<<Ew guardate, è ricoperta di sangue >>

Beh in pratica dicevano questo i gendarmi.

Sentì sbattere due volte il martelletto.

<<Che l'udienza per decidere il destino di T/N T/C abbia inizio >> chiarì il giudice.

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Angolo autrice
Salve amici e amiche, voglio dirvi che non posso pubblicare oggi anime x reader perché non va e mi dice che la mia storia è stata segnalata e sarà in revisione.

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now