-Capitolo 15-

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T/N pov
Passarono due mesi da quella volta, e quel periodo sembrava vuoto, come se non avesse un senso.

Hange si fida ancora meno di me, perché crede che abbia manipolato Levi, il comandante Erwin sta pensando di non farmi andare alla spedizione che si terrà tra tre mesi e gli amici che mi ero fatta sono spariti dalla mia vita come neve al sole.

Ma non mi importava più di tanto, il problema è Levi. Non mi degna di uno sguardo e appena sente pronunciare il mio nome da un cadetto gli urla contro.

Mentre stavo scrivendo sul mio diario sentì bussare alla porta e dentro di me si accese la speranza che quello fosse Levi.

<<Avanti >> dissi io con un sorriso, pronta a trovarmi Levi, ma non era così.

Trovai Hange guardarmi.

Feci per chiudere la porta, ma lei la fermó.

<<T/N... Devo parlarti ma questa volta niente accuse o cose simili... >> mi disse.

Io la invitai a sedersi sul letto.

<<Mi dispiace se ti ho accusata... Veramente questa volta >> disse lei guardando per terra.

<<Ok e perché me lo dici solo ora? >> le chiesi infastidita, essendo che l'artefice del mio vuoto era lei.

<<Levi... >> disse lei guardandomi.

<<Non mi interessa più di lui, non che mi sia mai interessato>>
Ero tornata la stessa T/N di due mesi fa e anche se non volevo, dovevo accettarlo.

<<Senti, pace e tutto il resto ora vai ciao >> dissi facendola uscire.

Lei mi comprese e se ne andó lasciandomi da sola.

Ora devo pensare al mio piano per ucciderlo.

È stato confermato che la spedizione sarà per riprenderci il Wall Maria, quindi Erwin sarà a dare ordini e lascerà Levi in completa solitudine.

Poi il resto è già programmato e dovrebbe andare tutto secondo i miei piani.

Ormai la decisione è questa.
Io lo ucciderò, oh sì, soffrirà come un cane e porterò la sua testa come trofeo nella città sotterranea, dove torneró a vivere.

Peró io voglio ancora sapere...
Il passato di Levi...
Non so perché.. Ma ho bisogno di saperlo.

Magari provo una certa empatia nei suoi confronti perché veniamo entrambi dallo stesso posto.

No no che dico, non devo interessarmi a qualcuno, per nulla al mondo.

Mi buttai sul letto a ripensare a tutto quello che avevamo fatto io e Levi in pochi giorni.

Sembra quasi un libro la mia vita, un libro che però non potrà finire con un "Vissero per sempre felici e contenti"

<<T/N!!!!! >> sentì qualcuno chiamarmi.

<<Jean? >> chiesi io guardandolo nascondersi dietro di me.

<<Sasha!! Lei- IO PER SBAGLIO LE HO RUBATO UN PEZZO DI PANE >> disse lui.

Sasha ci stava correndo incontro e io mi scansai Jean di dosso.

<<Anche se siete dei ragazzini, comportatevi da adulti >> dissi lasciandoli sorpresi e delusi dal mio comportamento.

Solita fortuna! Andai a sbattere contro un certo nano, cadendo a terra.

<<OI MOC->> urló, ma appena si giró e mi vide la sua espressione cambió drasticamente.

Restammo a guardarci per almeno un minuto senza sapere cosa fare.

Lui mi guardó qualche secondo in più e se ne andó.

<<Aspetta! >> urlai io

Lui si giró di scatto.

<<Anche se mi odi... Puoi dirmi il tuo passato? >> chiesi io.

Lui ci pensó un attimo e non molto convinto accettó, portandomi in camera sua.

Da quanto tempo non mettevo piede in quella stanza, quasi ne sentivo la mancanza.

Cioè potevo farne a meno! Però non mi dispiace esserci ritornata.

Lui inizió a raccontare.

<<Sono nato in una che non poteva definirsi famiglia, visto che c'era solo mia madre. >>

<<Sono nato da lei e un suo cliente appunto, nella città sotterranea, perché come ben tu sai non c'erano molte opzioni di lavoro per una donna se voleva sopravvivere>>

<<Restai lì, in una stanza senza luce a vedere mia madre morire, mentre io abbandonato alla mia vita, senza cibo a acqua >>

<<Finché un giorno, arrivó un uomo, Kenny. Che mi prese sotto la sua ala protettiva, insegnandomi ad uccidere e a come sopravvivere in quel mondo orribile, dicendomi che se avessi voluto andare in superficie avrei dovuto farcela da solo, per poi abbandonarmi a vivere la mia miserabile vita>>

<<Un giorno incontrai Furlan. Furlan church, che consideravo quasi come un fratello, ed era colui con cui combinavo i miei crimini >>

<<Però... C'era un nostro amico che aveva problemi alla gamba, a causa della poca luce che c'era sottoterra che pagavamo anche per farci fare lavori >>

<<Ecco, in una giornata di quella incontrammo Isabel. Lei mi consideró subito come un fratello, non appena la salvai da degli uomini che volevo rapirla dopo aver provato ad andare in superficie senza aver pagato>>

<<Io e Furlan le insegnammo tutto quello che sapevamo e presto diventammo il trio più temuto di tutta la città sotterranea >>

<<Un giorno però tutto cambió.
Un uomo ci disse che il corpo di ricerca stava venendo a prenderci e dovevamo uccidere per lui Erwin e rubare anche un tipo specifico di documento >>

<<Accettammo e come previsto vennero a prenderci, proprio come abbiamo fatto noi con te>> concluse lui.

<<Ma Isabel e Furlan? >> chiesi io.

<<Beh avevo ideato un piano, e convinto di potercela fare da solo lasciai Isabel e Furlan per la loro strada durante una spedizione. Peró mentre galoppavo, trovai la testa di Isabel mozzata davanti ai miei occhi. Alzai lo sguardo e trovai un anomalo con->> lui non fece in tempo a finirea frase che scoppió a piangere.

<<Che aveva.. >> disse singhiozzando.

Io mi alzai e lo abbracciai.

<<Che.. Che sputó il corpo di Furlan, ormai senza vita>> disse lui ricambiando l'abbraccio.

IL NOSTRO LEVIIII AHHHH TESORO!

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now