È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎

-Capitolo 6-

T/N pov
<<Tsk, sei stata decente mocciosa. >>
Mi disse lui, con il suo solito tono.

Proprio non riesce a farmi un complimento una volta tante vero?

Vabbè c'è da aspettarselo, già dirmi che sono stata decente è un grande passo in avanti.

Arrivó il sopracciglione, guardandomi in modo soddisfatto.

<<Hai tradito le mie aspettative. In senso buono ovviamente. >> disse lui.

<<però la prova non è finita qui. >> continuó lui guardandomi con sfida.

Anche Levi sembrava sorpreso, probabile che se lo sia inventato al momento.

<<Dovrai combattere con uno dei cadetti o un caporale a tua scelta. >>

Davvero? Mi aspettavo di peggio.

<<allora, qualche volontario? >> chiesi io osservando i cadetti.

Nessuna risposta.

<<andiamo.. Scelgo io? >> dissi con un sorriso che era tutto tranne che promettente.

<<Tch, non voglio che ammazzi uno dei cadetti, vengo io>> rispose Levi dopo qualche secondo, togliendosi la giacca beige con lo stemma del corpo di ricerca.

Sorrisi e feci lo stesso.

<<sicuro nano? >>

<<certo mocciosa>>

Ci mettemmo in posizione, mentre attorno a noi si era creata un'enorme folla, pronta ad assistere al combattimento.

A quanto pare nessuno aveva intenzione di iniziare il combattimento, quindi dopo qualche secondo lui mi tiró un calcio, che schivai per poco.

Cercai di sferrargli un pugno ma si abbassó e lo schivó facendomi lo
sgambetto.

Mi alzai in tempo.

Restammo per circa dieci minuti a sferrarci pugni e colpi vari, che venivano sempre schivati.

Le regole erano queste:
Il primo che riesce a mettere a terra l'altro per più di tre secondi vince.

Ad un certo punto mi venne in mente una tecnica.

Non l'avevo molto affinata, però era adatta per qualcuno con la tua stessa forza fisica o anche superiore.

E se usassi questo momento per uccidere Levi?

Sono l'unica ad avere il dispositivo di manovra per il movimento tridimensionale, anche abbastanza pieno, poi senza il soldato più forte dell'umanità sarà una passeggiata.

Ho anche un coltello nella tasca, quindi non appena immobilizzato potrei ucciderlo...

Ad un certo punto mi avvicinai a Levi, alzai le mani, feci una verticale, mettendo le gambe sopra il collo di quest'ultimo, usandole come appiglio per alzarmi, gli misi una mano dietro la testa spingendo il mio peso corporeo in avanti, facendolo cadere a terra.

(per darvi un'idea)

Ero in piedi sopra di lui e velocemente gli misi un piede sul petto, impedendogli di alzarsi.

Mi toccai la tasca come per prendere il coltello, ma mi accorsi di non avercelo con me.

Dovrà essermi caduto mentre usavo il dispositivo di manovra tridimensionale.

Avevo vinto il combattimento ma avevo perso la mia chance.

Arrivó Hange urlando
<<COSA MI SONO PERSA? >> mentre mi guardava avere la meglio su Levi.

Mi scansai e offrì una mano a Levi, ma visto che non sono infame come lui, io lo aiutai, mentre Hange si stava facendo raccontare da uno dei poveri cadetti l'accaduto

Una ragazza, corse incontro Levi, spingendomi a terra.

<<heichou! Stai bene? Quest'oca ti ha fatto male?? >> esclamó a Levi, mentre mi guardava.

<<Scusami, cos'hai detto? >> chiesi alzandomi.

<<Ho detto che sei un'oca! >> rispose lei sorridendo, credendo di farmi tanta paura, mentre guardava Levi cercando la sua approvazione, che peró non arrivò mai.

<<Beh vedi, meglio oca che vipera no? >> risposi io sorridendo dandole delle pacchette sulla spalla.

Levi, scocciato e non volendo risolvere una discussione, se ne andó, ordinando ai cadetti di fare lo stesso, lasciando me e la carota da sole.

<<COME OSI? TU NON VALI NIENTE IN CONFRONTO A ME>> sbraitó lei

<<Ah sì, Levi non pensa lo stesso... >> dissi io.

<<C-Cosa intendi!? >> urló

<<Beh vedi, essere sotto la custodia di Levi ha i suoi vantaggi... >> risposi io con un sorriso malizioso.

<<Non ti seguo.. >>

<<Sai.. Ieri.. Io e Levi ci siamo allenati un pó sotto le coperte>> dissi sorridendole.

Lei scoppió in lacrime, e io la lasciai da sola.

Ridacchiai a quella scena, ci ha creduto veramente? Io con lui quelle cose non le farei nemmeno sotto tortura.

Me ne tornai in camera, e non trovai nessuno.

Beh dopo un allenamento una bella doccia ci sta giusto?

Chiusi la porta a chiave e mi spogliai, mettendomi un semplice asciugamano che copriva dalla clavicola fino a metà coscia.

Entrai in bagno, ma quello che mi aspettó non fu affatto piacevole.

Mi ritrovai Levi dentro la vasca, che appena mi notó rimase indifferente anche se riuscì a notare un leggero rossore sulle sue guancie.

Invece, al contrario suo diventai un pomodoro, ma non riuscivo nemmeno a muovermi.

Levi uscì dalla vasca e io mi coprì la faccia con le mani.

Si mise un asciugamano in vita e si avvicinó a me, prendendo le mie mani tra le sue, spostandole dalla mia faccia.

Mi stava osservando attentamente, ogni singolo centimetro del mio corpo.

Beh anche se non sono nella posizione giusta per giudicare visto che anche io lo sto fissando un pó troppo forse.

Mi aveva già visto in intimo, ma credo sia cambiato qualcosa da quella volta...

Mi tiró su il viso con due dita, costringendomi al contatto visivo.

Si morse le labbra, fissando intensamente le mie.

Avvicinó il suo volto al mio, per poi sussurrarmi all'orecchio:

<<Ti voglio>>

Arrossì a quelle parole e Levi divertito dalla scena mi bació.
Piano piano il bacio da casto e pieno di amore diventó rude e passionale.

Poi-

<<MOCCIOSA! >> urló Levi dalla vasca riportandomi alla realtà.

<<CHE VUOI? >> urlai io.

<<NON FISSARMI COME UN'ALLOCCA! ESCI MALEDIZIONE! >>
sbraitó lui.

Senza farmelo ripetere due volte me ne andai sedendomi sul letto.

Avevo appena fatto dei pensieri erotici su Levi?

CHE IMBARAZZO A SCRIVERE STO CAPITOLO ANCHE SE NON ERA NEMMENO UNO SMUT.
OH COMUNQUE OGGI HO COMPRATO A DUE EURO UNA PIANTINA A SCUOLA, GIOCANDOMELA A SASSO CARTA FORBICE. HO VINTO EASY VISTO CHE IL TRUCCO È LEGGERE LE MOSSE DELL'AVVERSARIO.
LA PIANTINA SI CHIAMA "TINA LA PIANTINA"