-Capitolo 42-

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T/N pov

C'era uomo, dai capelli corvini, gli occhi blu opaco come come la tempesta. Quell'uomo era Levi...

Levi... Il mio Levi.

Appena lo vidi sentì una fitta al cuore, quanto mi è mancato.

Si sarà dimenticato di me in questi quattro anni?

Aveva uno sguardo ancora più freddo dell'ultima volta che l'ho visto, e pagherei pur di vederlo sorridere.

<<Falco scappa >> dissi io a bassa voce.

Lui non si mosse.

<<SCAPPA CAZZO! >> urlai io, risvegliandolo dai suoi pensieri.

Lui inizió a correre il più lontano possibile.

<<Hai deciso di salvare il tuo amichetto... Ma che gesto nobile. >> disse Levi avvicinandosi a me.

Io non riuscivo a rispondere, mi sembrava troppo bello per essere vero.

Era quello che avevo sognato per quattro anni, rincontrarlo.

<<I-io>> balbettai, nel tentativo di formulare una frase di senso compiuto.

<<che c'è, hai paura? >> chiese lui assottigliando lo sguardo.

Io gli tirai un pugno, lasciandolo di stucco.

<<Scusa, volevo vedere se era solo un sogno >> gli dissi sorridendo, le stesse parole di quattro anni prima, di quando si era appena svegliato dal coma.

Lui sembró capire subito, ed inizió a tremare.

<<T-T/N?>> disse lui con la voce che gli si spezzava.

<<Sì Levi >> gli dissi piangendo.

Si avvicinó di più a me e mi abbracció, e io non esitai a ricambiare.

<<T/N io... >> iniziò lui.

<<Stai zitto idiota >> gli dissi per poi prenderlo per le guance e baciarlo.

Ci staccammo dopo qualche secondo.

<<Levi non sai quanto io sia felice che tu sia vivo >> gli dissi nascondendo la testa nel suo petto.

<<Ma tu sei... Ti sei unita a loro?>> mi chiese lui, sperando in un no.

<<Sì Levi, ma io sarò sempre dalla tua parte >> gli dissi appoggiando la mia fronte alla sua.

<<Adesso non sei più sola, resta con me, ti prego, io ti amo >> mi disse abbassando lo sguardo.

<<Levi anche io ti amo, non ho smesso di pensare a te questi quattro lunghissimi anni, ma qui mi sono trovata degli amici e non posso tradirli >> dissi mettendo le braccia intorno al suo collo.

<<Lo capisco però... Io non riesco più a stare senza di te >> confessó lui.

<<Nemmeno io, ma non ho scelta >> gli dissi.

<<Scappiamo insieme allora... >> disse cercando di trovare una soluzione insieme.

<<Levi io non posso >> gli dissi mortificata.

<<Nemmeno io voglio che tu stia con persone come loro >> mi disse accarezzandomi i capelli.

<<Levi ma perché sei venuto qui? >> gli chiesi guardandolo intensamente.

<<Perché T/N, sentivo dentro di me che tu eri viva e non eri stata uccisa, perciò sono venuto per te, perché ti amo >> mi disse baciandomi sulla fronte.

<<E se fossi morta? Anzi, se tu fossi morto? Ti avrebbero potuto uccidere >> gli dissi cercando di farlo ragionare.

<<Io sono venuto qui appunto per verificare se fossi viva, perché se tu fossi morta io non avrei più avuto ragione di vita e morire non mi sarebbe più importato >> mi disse sorridendomi dolcemente.

<<Sono stata una stupida a non dirti prima dei miei sentimenti prima >> ammisi io ridacchiando.

<<Sì ma sei la mia stupida >> rispose lui mettendomi una mano tra i capelli.

Tutti i ricordi, tutte le nostre esperienze, mi tornarono in mente.

I momenti brutti, quelli belli, tutto ciò che avevamo affrontato insieme fino a quel momento.

Il primo momento che ci siamo incontrati nella città sotterranea, le prime parole che ci siamo rivolti, sono cose che non si possono dimenticare.

Lui mi aveva incuriosito molto prima di incontrarlo nel sottosuolo quando eravamo solo due bambini, perché sì l'ho sempre saputo che era lui.

Non so perché ma mi ero fatta l'impressione che lui e io eravamo di carattere completamente opposto, ecco perché è stata una fortuna andare d'accordo con lui.

Se devo essere sincera, fin dall'inizio mi è capitato di pensare di essere innamorata di lui, ma me ne sono resa conto solamente dopo.

Mi sentivo saltare il cuore in petto.

Peró il rapporto che c'era tra noi non era così banale come un innamoramento o un'amicizia.

Quando avevamo giocato per esempio ad obbligo o verità, gli avrei voluto chiedere perché ci teneva così tanto a me, ma almeno mi ha fatto capire che non aveva paura che diventassi qualcuno importante nella sua vita

Io l'ho sempre stimato e ammirato.

Lui è una persona straordinaria.

Ci ho messo un pó per capire che l'interazione tra le persone è una cosa fondamentale per essere felici e sentirsi vivi.

La verità è che

Levi's pov
"La verità è che"

È così che si concludeva.

<<Levi stai ancora leggendo il vecchio diario di T/N? >> mi chiese Hange sperando in un no, come se fosse così facile superare la sua morte.

<<sì. >> risposi secco io mentre le lacrime mi solcavano il volto.

<<Levi, lei si è sacrificata per salvare tutti >> mi spiegó Hange.

<<Perché lei?! Perché!? Perchè>> continuai a ripetere io.

<<Perché lei ti amava, e per tenerti in vita ha dovuto farlo >> mi consoló lei.

Oltre a T/N non ho mai amato nessuna donna.

Lei mi ha fatto credere che ci sarebbe stata una speranza tra noi, ma io l'ho sempre saputo che nessuna storia, può avere un lieto fine.

Fine

Angolo autrice
NON PICCHIATEMI PERFAVORE! IO GIURO CHE NON VOLEVO, MA NON SO FARE LE ENDING FELICI

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now