-Capitolo 30-

2.9K 132 188
                                    

T/N pov
Mi ricordai solo in quel momento che a pochi passi da qui, c'era fiumicello dove ho buttato il cadavere di Nanaba.

<<Andiamo a vedere>> disse lui, iniziandosi ad allontanare.

E se facessi un diversivo? Sì di sicuro servirà.

<<Va ben- AHHH! >> dissi per poi urlare, andando sott'acqua.

Il mio piano era quello di far finta di annegare, così che Levi possa salvarmi, e creare un diversivo necessario, cercando la scusa per tornarcene insieme indietro.

Mi lasciai cadere sott'acqua, con gli occhi chiusi mentre cadevo in profondità, affidando il destino della mia vita a un uomo conosciuto da due mesi e qualche giorno.

Mi sentì afferrare per i fianchi, mi mise sulle sue spalle per poi portarmi in superficie.

La cosa più difficile era rimanere inerme senza esprimere emozioni, in modo da non far saltare la copertura.

<<Cazzo... Scusa per ciò che sto per fare>> disse in un sussurro così lieve che riuscì a malapena a sentire.

Mi aspettavo un massaggio cardiaco, invece mi fece la respirazione bocca a bocca.

Dopo qualche secondo, non riuscendo più a sopportare quella situazione, tossì per finta, facendolo staccare da me.

Mi stropicciai gli occhi con le mani, non feci in tempo a dire nulla che mi avvolse con le sue braccia, trasmettendomi calore.

Non è il momento di lasciarsi andare a sentimenti.

Con non so quale fortuna, magari perché forse il mio angelo custode ha deciso che era la cosa giusta da fare, vidi una pietra appuntita sul pavimento.

L'afferrai velocemente e mi feci un taglio non troppo profondo. Diversivo certo, ma magari preferirei non morire dissanguata.

<<Ahia! >> esclamai io.

Levi si staccó da me, e notó la ferita che mi ero procurata.

<<Ma si può sapere perché sei sempre così goffa? >> mi chiese con tono di rimprovero.

<<Mi dispiace >> dissi con tono dolce facendo la vittima, in modo da non sembrare troppo maleducata.

Lui mi prese a mo di sposa. Questo mi da di dejavu, soltanto che non è un obbligo questo.

<<Ce la fai a vestirti? >> mi chiese gentilmente, facendomi sedere su un masso  abbastanza grande.

<<No! Mi fa un male cane! >> urlai io, mugugnando di dolore, anche se in fondo non era nulla di che, per me era un taglietto.

Decise di sua spontanea volontà di vestirmi, essendo io impossibilitata a farlo, o almeno questo era ciò che credeva lui.

Dopo aver fatto questo ed essersi vestito anche lui, tornammo in camera sua.

*breve skip time *

Aveva appena finito di medicarmi la ferita e sembrava molto più tranquillo di prima.

<<T/N vatti a fare un bagno >> mi disse lui.

Messaggio in codice: puzzi, vatti a lavare o fuori da camera mia.

<<Sono pigra e mi fa male la gamba, voglio stare sul letto. >> mi giustificai io.

Lui sospiró.

<<Va bene allora ti lavo io se non vuoi farlo tu, vieni mocciosa >> mi disse dirigendosi verso il bagno, facendo scorrere l'acqua nella vasca.

MA!? È SCEMO O COSA? Però sarebbe una buona occasione per arrivare al livello massimo di confidenza.

Mi appoggiai al muro, facendo finta di zoppicare per essere più credibile, molto probabilmente riuscendoci.

<<Girati>> gli ordinai io.

<<Ma fammi il piacere, non hai un corpo così diverso dal mio >> mi disse lui.

<<No guarda, non siamo solamente di sessi opposti >> gli dissi iniziandomi a spogliare del tutto.

Alla fine entrai lentamente nella vasca.

Lui fece per mettermi le mani tra i cappelli, ma io lo afferrai per un braccio facendolo cadere nella vasca da bagno.

Sogghignai e lui cercó di vedere qualcosa, strofinandosi gli occhi.

<<Mocciosa questa me la paghi->> disse lui venendo interrotto da me.

Non so minimamente perché l'ho fatto, non avevo uno scopo, non dovevo ingannare nessuno, non ero stata obbligata, ma lo baciai.

Lui rimase inerme al mio gesto, per poi posizionare la sua mano dietro la mia nuca.

Schiusi leggermente la bocca, dandogli l'accesso, così da creare un bacio passionale.

Gli misi le mani sulle spalle, continuando quel bacio, che non era nato da nessun sentimento reciproco, ma solamente per spontanea volontà.

All'improvviso si staccó da me.

<<T/N ma che fai?! >> mi chiese alzandosi.

<<Io.. Tu che fai piuttosto!? >> gli urlai io.

<<Mi hai baciato tu, spiega perché >> mi disse incrociando le braccia.

<<Non lo so perché mi andava! Tu inoltre hai ricambiato! >> gli urlai immergendomi nell'acqua.

<<Cosa avrei dovuto fare? >> mi chiese lui.

<<Non lo so staccarti subito! Quando faccio così non darmi corda! >> gli urlai, quasi come se la colpa fosse solo sua, anche se ero più che consapevole che ero io ad aver iniziato.

<<Tipo prima con Petra? >> mi chiese assottigliando lo sguardo.

<<Che centra lei?! Mi era venuto spontaneo ok? >> gli chiesi girando lo sguardo dall'altra parte.

<<T/N dimmi una cosa>> mi "ordinó" quasi lui, con tono severo.

<<Eh che vuoi? >> gli chiesi imbronciata.

<<Dimmi, stai giocando con i miei sentimenti? >> mi chiese passando da un tono severo a un tono triste.

<<Ogni volta sembra quasi che ci provi con me, mi abbraccì, alcune volte flirti con me, mi baci a caso in alcune situazioni, e poi te ne esci con la scusa del "Mi è venuto spontaneo", ma ormai non ci credi neanche tu, quindi dimmi T/N>> disse lui indignato, gesticolando con le mani.

Iniziavo ad innervosirmi, quando qualcuno mi rimprovera in questo modo mi dà fastidio.

<<Eh?! >> gli chiesi io mordendomi il labbro.

<<Tu, tu cosa provi per me? >> mi chiese tutto d'un fiato.

Angolo autrice
Amishi, ho deciso che d'ora in poi quando riesco pubblico due capitoli al giorno.

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now