-Capitolo 2-

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T/N pov
<<Perché dovrei accettare? >> chiesi io esigendo una risposta che avrebbe dato tregua alle mie domande.

<<A meno che tu non voglia finire alla forca... >> disse lui allontanandosi.

No no, morire non è un opzione, dopo che mi sono spaccata in due il culo col cavolo che rinuncio.

<<VA BENE ACCETTO! >> dissi io con un tono visibilmente scocciato.

Lui sorrise, sapendo di avere vinto.
Hah caro Erwin Smith. Hai vinto la battaglia, non la guerra.

Il nanetto moro mi restó a fissare.
<<Cos'hai da guardare nano? >> chiesi io scocciata.

Lui assottiglió lo sguardo, mostrando uno sguardo così gelido e severo che si vede solo una volta nella vita.

Sbuffai e il nanetto mi tiró su per un braccio, letteralmente trascinandomi.

Glielo lasciavo fare perché è la mia preda. Devo prenderci confidenza. Sarà difficile ma ce la farò.

Salimmo in carrozza, e il solo pensiero che non potevo ammirare il cielo mi rattristava.
Avevano persino chiuso le tende quei maledetti.

Mentre cercavo disperatamente uno spiraglio da cui vedere, la carrozza si fermó, segnando il nostro arrivo.

Finalmente scesimo e quello che mi aspettó non aveva prezzo.

Era un bellissimo cielo limpido, con delle macchie bianche che sembravano cotone, mentre l'erba del prato era umida e tirava un bel venticello.

Solo dopo mi accorsi che il nano mi fissava. Ma che ha quello? Ha una paralisi? Bah

*skip time *
Dopo un pó che ero beata sul letto della mia nuova camera da letto, capì che era l'ora di cena, quindi spezzai la mia comodità dirigendomi in mensa.
Dovevo sedermi al tavolo con i miei superiori. Che palle.

Mi sedetti vicino a mr. Scorbutico, visto che era il mio obbiettivo principale.

<<oi mocciosa>> disse lui guardandomi

<<Cosa. C'è >> dissi io scocciata

<<Verso le 22:15 vieni nel mio dormitorio. >> disse lui per poi sorseggiare the nero.

Io annuì. Ma chissà cosa vuole sto nano.

Non appena finita quella cosa che sembra quasi una sbobba, me ne torno in camera buttandomi sul letto.

Noto solo ora che è pieno di polvere.. Meglio pulire...

Mi ricordai di non avere assolutamente niente...
E se andassi a chiedere al nano?

Meh ok. Esco dalla mia camera e canticchiando mi dirigo verso quella della mia nano preda.
Busso due volte.

<<Nome e grado>> sento dire da Levi.
Ma cosa si aspetta che gli dica quando mi chiede nome e grado? Manco gli ho detto il mio nome

<<Sono io nano>> dissi scocciata.
Nessuna risposta. Questo mi fa capire che posso entrare!

Entro, e un profumo di fragola e cocco mi invade le narici. Questa stanza è pulitissima. È un paradiso.

<<Che vuoi mocciosa? >> disse lui mentre mi dava le spalle intento a compilare scartoffie su scartoffie su scartoffie su scar... Insomma avete capito

<<Mi dai dei prodotti per pulire? >> chiesi io con il tono più dolce possibile.

Lui non rispose, ma nemmeno il tempo di aprire bocca che lui si alzó fulninandomi con lo sguardo.

Ma ha una malattia che gli fa fissare la gente? Manco gli avessi dato un calcio nei gioielli.

<<Hai già preso una punizione da Erwin?>> disse lui sospirando.

<<Cosa? No! >> dissi io guardandolo confusa. Una buona volta in cui faccio la brava.

<<Allora perché ti servono i prodotti per pulire? >> disse lui ancora più confuso di me. Ma è scemo?

<<Per cucinare guarda. PER PULIRE CAMERA MIA CHE È UN LERCIUME>>
Dissi io come se fosse la cosa più ovvia al mondo (beh lo era)

Lui esitó un attimo, neanche avessi detto: ho ucciso tutti i giganti.

Si mise un dito sul mento. Si vede che sta pensando. Quasi vidi una lampadina accendersi sopra di lui.

Scattó a prendere un centinaio di prodotti per le pulizie. Sorrisi a 32 denti e li presi.

Feci per uscirmene dalla camera ma mi ricordai di una cosa.

<<Oh Levi>> dissi io sulla soglia.

<<cosa? >> mi chiese lui sedendosi sulla sedia.

<<Cosa dovevi dirmi? Dimmelo ora>> gli feci notare.

<<è un pó troppo lungo da spiegare e devo compilare questi documenti. Oggi ho meno lavoro, perciò dovrei finire tra 2 orette. >>

<<Perché non mi hai parlato in mensa allora? >>

<<E vattene! >> sbraitó lui.
Ok forse lo avevo fatto innervosire.

Corsi via nella mia camera con tutti i prodotti che mi erano stati dati in prestito dal nanetto.

Mi rimboccai le maniche e pulì ogni millimetro della stanza alla perfezione. Ora sì che si ragiona.

I prodotti per pulire glieli riporterò quando andró in camera sua, ma ora ho bisogno di una doccia.

Preparai i panni ben piegati sul letto, mi diressi in bagno e mi spogliai, per poi immergermi nella vasca piena di acqua calda.

Mi immersi fino al naso ed iniziai a lavarmi. Così almeno staró in sintonia con la mia stanza.

C'erano vari tipi di sapone.
-menta
-vaniglia e cocco
-mandorla.

Vada per vaniglia e cocco.

Non appena essermi lavata per bene, uscì con tutta la calma del mondo dalla vasca, indossando i primi vestiti che mi capitarono davanti.

Mi stavo per dimenticare che dovevo andare dal nano, quindi presi i prodotti per pulire che mi aveva prestato e andai in camera sua.

Lo trovai nello stesso posto in cui lo avevo lasciato, a fare le stesse identiche cose.

Mi schiarì la voce per far capire di essere lì.

Lui non rispose, si alzó dalla sedia e si mise a braccia conserte.

<<quindi? Che c'è? >>

<<Prima voglio sapere il tuo nome>>

<<Ormai penso non abbia senso, nasconderlo. Mi chiamo T/N T/C>>

Vidi una piccola scintilla nei suoi occhi. Che avesse già sentito il mio nome?

<<Erwin mi ha chiesto di riferirti una cosa>>

ET VOILÀ! UN ALTRO CAPITOLO TUTTO PER VOI

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now