-Capitolo 28-

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T/N pov
Non appena realizzai quello che avevo appena detto mi misi le mani sulla bocca, per poi toglierle subito.

<<Cioè, che dopo quello che mi ha fatto si meriterebbe di venir preso a schiaffi e visto che tu, Mikasa, hai più resistenza di me, magari potresti sai >> dissi io gesticolando con le mani.

<<T/N ma lo hai definito lavoro, quasi come se qualcuno ti avesse assegnato il compito di uccidere il capitano Levi>> disse Armin balbettando. Anche se mi sta letteralmente leggendo come se fossi un libro aperto non riesco a rispondergli male.
Panico.

<<Ragazzi non sono delle cose da dire dei confronti di T/N! Lei non ci farebbe mai del male >> intervenne Christa difendendomi.

Oh povera innocente Christa, sei una cazzo di dea, quasi da sposare, però devi mettere in funzione quel cervello che ti ritrovi, sempre se ce l'hai.

<<Grazie Christa, sono contenta che almeno tu non mi incolpi per aver formulato la frase >> dissi con tono così gentile da poter ammazzare una persona diabetica.

<<Tranquilla, gli errori capitano >> disse lei sorridendomi.

Già e te ne sei la prova vivente.

Aspetta ma perché sono così nervosa? Non è da me farmi scappare frasi simili oppure insultare qualcuno senza che abbia fatto nulla.

Sento la mancanza di qualcosa d'un tratto, ed è come se d'un tratto sentissi il bisogno di sentirmi amata pure io, ma non credo esista qualcuno che possa accettarmi così come sono.

Gli altri sembravano credermi e questo mi fece sentire meglio, non volevo portare anche questo peso sulle spalle ma a quanto pare problema risolto.

In ogni caso decisi di andarmene in mensa per prendere qualcosa da mangiare a Sasha.

Avevo già preso un piatto, e appena entrai nella vasta stanza, vidi qualcosa che forse non era molto piacevole.

Le mani mi tremavano ed indietreggiai leggermente, facendo cadere il piatto e provocando un grande boato che rimbombó in tutta la stanza.

C'era Petra attaccata a Levi, che lo stava baciando.

Appena mi notó Petra si staccó e mi guardó soddisfatta.

<<Oh >> riusci a dire solo.

<<T/N io->> non fece nemmeno in tempo a finire la frase che me ne ero già andata.

Mi ero chiusa in camera.

Il labbro inferiore mi tremava e mi sentivo uno schifo.

Non ho nessuna ferita.. Ma allora perché mi fa male il petto.

Quell'immagine mi rimbombava in testa e non so perché.

Insomma a me cosa interessa se lui bacia o si fa altre ragazze, tra me e Levi non c'è nessuna relazione romantica, ma nemmeno di amicizia.

Allora perché non riesco ad ucciderlo?

Potrei seppellirlo vivo, ma potrebbe strisciare fuori con un coltello, e uccidermi mentre sto dormendo...

Ecco perché non riesco a decidere se deve vivere o morire, non a causa di stupidi sentimenti, che non esistono.

Siamo conoscenti, niente di speciale, potrebbe anche suicidarsi che non me ne fregherebbe nemmeno un pó.

Mi sdraiati sul letto e chiusi gli occhi, lentamente, nel disperato tentativo di addormentarmi, sperando anche di riuscirci.

Dopo un pó mi svegliai e sentivo il bisogno di andare da Levi e chiarire le cose, magari è stato tutto un malinteso.

Decisi di andare in camera sua, bussai numerose volte, ma non intendeva rispondere.

Beh forse non è in camera, quindi posso entrare, credo.

Quello che vidi mi sconvolse, in modo positivo ovviamente.

C'era Levi che mi sorrideva, e si avvicinava a me.

Mi mise una mano sulla guancia avvicinando il suo viso al mio.

<<T/N, ciò che hai visto è un malinteso... Io non la amo, perché il mio cuore appartiene ad un'altra donna, e quella donna sei tu >> mi disse avvicinando il suo corpo al mio.

<<Levi io->> prima che potessi dire qualcos'altro sentì la pressione delle sue labbra sulle mie, in un bacio casto, che non ha nemmeno bisogno di parole per essere descritto.

Non pensavo di provare questo tipo di sentimenti per Levi, ma forse dentro di me lo sapevo, solo che li stavo rinnegando, e sono stata una vera stupida a farlo.

La porta in quel preciso istante fu sfondata, facendoci sobbalzare entrambi, essendo presi da quel momento meraviglioso, che quasi sembrava uscito da una favola con un per sempre felici e contenti.

Riveló la figura di Petra, non poco arrabbiata.

Non ebbi neanche il tempo di capire ciò che stava succedendo, che Petra era scomparsa.

Mi guardai intorno, per poi notare che c'era il corpo di Levi senza vita, sdraiato sul pavimento freddo e avvolto in una pozza di sangue.

Scoppiai a piangere e mi inginocchiai.

<<LEVI! >> urlai, svegliandomi da quell'orrendo incubo, con le lacrime calde che mi rigavano il viso senza sosta.

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Angolo autrice
So che sono stata una vera infame a mettere che il loro fidanzamento era un sogno, ma hey! Dovrete aspettare ancora un pó prima di vederli insieme, abbiate un pó di pazienza anche se ce l'avete avuta per 28 capitoli di 800-1000 parole l'uno. Ma sappiamo che il nostro Levi si fa desiderare.

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now