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Punto uno, sapere dove vive

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Punto uno, sapere dove vive.
Punto due, andare alla sua ricerca.
Punto tre, trovarlo.
Punto quattro, parlare con lui e dirgli che sono il suo ragazzo....no parlare con lui semplicemente.
Punto cinque, cercare di non spaventarlo.
Osservo quel foglio in cui ho scritto queste cose ridendo mentalmente di me stesso e della mia stupidaggine.
Per quanto riguarda il punto uno sono esattamente davanti all'hotel in cui spero si trovi qui.
Come ho fatto a trovarlo? Semplice.
Essendo un idol, alcuni hotel mettono a disposizione stanze a basso costo per i fans che verranno al concerto.

Esco dall'auto con mascherina e cappello sperando di non venir fotografato e finire in uno di quei soliti scandali che si vedono sui social.
Io sono un'artista silenzioso, nel senso i miei social sono come morti. Pubblico solo se devo dare un annuncio sull'uscita di un album o qualcosa del genere.
So che se rimarrei in quel luogo virtuale per più di dieci minuti riuscirei a farmi influenzare da tutta quella negatività e odio che c'è e già nella mia vita ciò che ho mi basta e avanza.

"Salve ha bisogno di un aiuto?" chiede una giovane donna alla reception vedendomi perso a guardarmi attorno.
"Si, per favore. Cerco una persona che alloggia qui di nome Park Jimin."
Lei mi osserva stranito chiedendomi di darle alcuni documenti per confermare la mia identità e che io non sia una persona che voglia fare male a qualcuno.
Appena legge il mio nome, le appare in sorriso sul volto, mettendosi al computer e indicandomi la stanza. Numero 134.
Sorrido come un pazzo andando di corsa verso l'ascensore. Non riesco ancora a credere che lo incontrerò. Il mio Jiminie.
"Siii" continuo a urlare a bassa voce.

Solo che appena arrivo davanti alla porta tutta la felicità e l'adrenalina che avevo svanisce alla velocità della luce.
"Cosa penserà di me? Mi prenderà per pazzo? Per maniaco? Come devo presentarmi?" e con questi pensieri che la mia mano senza collegarsi con la mente, bussa alla porta.
Qui sono arrivato al punto quattro.

La porta si apre, mostrando un ragazzo alto che riconosco subito che è Namjoon.
" Nam, chi è?" sento una voce dietro di lui e un'altra faccia appare alla porta. Yoongi.
Vorrei buttarmi tra le loro braccia e dire loro quanto mi sono mancati, ma, mi fermo cercando di mantenere un'immagine composta.
Tolgo il cappello e la mascherina vedendo le loro facce impallidire e rimanere a bocca aperta.
"Non dovete fare questa reazione io ero praticamente il vostro migliore amico" mi mordo il labbro tenendo a freno le parole e l'eccitazione che sale sempre di più all'interno di me.

"Ciao ragazzi, scusate il disturbo. Io sono Jungkook. Jeon Jungkook." dico mantenendo un tono più calmo possibile nonostante dentro di me si stia creando una catastrofe.
"Oh l-lo sappiano, ma come mai sei qui?"
Dice Namjoon scambiando un'occhiata con Yoongi che prende parola.
"Noi comunque siamo Yoongi e Namjoon." sorride presentandosi.
"Sono qui.....per vedere Jimin. È qui per caso?" appena pronuncio queste parole Yoongi mi tira per un braccio facendomi entrare all'interno di quella stanza e guindandomi in un divano facendomi sedere.
"Sei il suo ragazzo, intendo ex o qualunque cosa vuoi siate stati?"
"Hai scritto una canzone su Jimin. Era per lui vero?"
"Nam ti stai rendendo conto di quello che sta succedendo, abbiamo un'artista qui davanti a noi". Dice Yoongi facendomi scoppiare a ridere. Lui è sempre stato così, niente è cambiato da allora.

"Perfavore Yoon, mantieni la calma. Jimin è uscito a fare un giro, puoi semplicemente aspettarlo qui, ritornerà tra poco. Per quanto riguarda te, vieni con me."
Se ne vanno lasciandomi solo a pensare a quanto tutto questo è sempre stato ciò che ho desiderato avere.
Loro qui, finalmente. Mi metto comodo sul divano con gli occhi che si illuminano aspettando il ritorno del mio piccolo.

Mi volto alla mia destra e vedo la mia anima guardarmi e sorridere, segno che forse riuscirò ad essere felice di nuovo.

the past life (JIKOOK) Where stories live. Discover now