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Corro, corro ma davanti a me c'è solo buio

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Corro, corro ma davanti a me c'è solo buio. Non riesco a vedere nient'altro se non i miei passo illuminati da qualche luce che non riesco ad intravedere. Sento delle voci, persone che parlano e dicono il mio nome, altre che piangono, c'è qualcuno che urla il mio nome.
Dal buio mi ritrovo in una stanza completamente bianca e davanti a me ci sono alcune persone a me sconosciute altre sono i miei migliori amici con accanto i miei genitori e poi c'è lui: Jungkook.
Ha il volto pallido e le sue mani tremano.
Mi avvicino ma loro si allontanano.
Grido i loro nomi ma non mi sentono.
Continuo a camminare ma più cerco di andare avanti più è come se ci fosse qualcosa che mi stesse allontanando. Il mio cuore martella fortemente nel petto e la testa inizia a girarmi facendomi svenire per terra.
"Certe cose non si possono spiegare il perché avvengono." apro gli occhi a quella voce così famigliare. Sono su un tetto di qualche palazzo credo e davanti a me, vedo Jungkook avvicinarsi con i piedi sempre di più al bordo.
"Jungkook?" lui non mi sente.
"Jimin... Jimin... Jimin.." sono vicino a lui e lo sento sussurrare il mio nome. Provo a toccarlo ma non riesco.
"Jungkook" grido con tutte le mie forze, rendendomi conto che per quanto io possa continuare a gridare lui non potrà mai sentirmi.
È un sogno, mi guardo attorno e vedo solo nero l'unica cosa che riesco a vedere è Jungkook che salta dal tetto portandomi a urlare con tutte le mie forze.
Tutto diventa buio e stavolta sono seduto su un prato circondato da fiori di vario tipo. Davanti a me intravedo molte persone vestite di nero con il volto lacrimante.
Non capisco cosa vuol dire ciò. Inizio a sentire il respiro mancarmi portandomi quasi a soffocare. Cerco di calmarmi ma è inuti è come se avessi qualcuno che mi stesse strangolando. Chiedere aiuto non ha senso visto che di nuovo sono circondato dal buio. Sento uno squillo, il petto pulsa e le mie orecchie sono invase da un forte rumore. Urlo volendo che tutto ciò finisse.

Apro gli occhi sentendo il petto ancora pulsare velocemente, cerco di fare piccoli respiri per calmarmi mentre il telefono mi squilla accanto.
Sono tutto sudato e le mie mani continuano a tremare.
Ogni singola cosa che vedo ormai so che è un segno della mia vita passata. Ignoro il telefono iniziando a collegare tutti gli avvenimenti che ho visto. La prima parte c'ero io all'ospedale che vedevo tutte le persone che conoscevo in quel tempo. Per chi erano lì? Credo per me visto che c'erano anche i miei parenti. La seconda parte Jungnkook che si lancia dal palazzo uccidendosi per cui quello lo collego al funerale che ho visto.
Jungnkook si è ucciso? Perché?
Con questi pensieri che afferrò il telefono rendendomi conto di essere in ritardo per il concerto di Jungkook e se non mi muovo ora sarò ancor di più in ritardo.

"Hyung preparati oggi è il grande giorno"

"Jimin, sei sveglio? Credo che tu ti stia godendo il panorama di New York. Hai visto quanto è bella?"

"Mancano poche ore non vedo l'ora di vederti."

"Non mi hai ancora risposto... Stai bene?"

"Tra due ore inizia e di te non c'è traccia. Verrai giusto?"

Mi maledico mentalmente per non aver sentito la sveglio e digito una risposta a Jungkook.

"Kookie non potrei mancare per nulla al mondo, credo di essermi lasciato trasportare dal panorama. Ci vediamo <3"

Sorrido tra me e me e per la prima volta da quando sono qui alzo gli occhi e osservo ciò che c'è davanti a me. New York, questa città così impossibile da raggiungere, così vasta e immaginabile. Io ci sono dentro.
Lascio questi pensieri mentre vado a lavarmi preparandomi per il concerto e per tutta la confusione che ci sarà.

the past life (JIKOOK) Where stories live. Discover now