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"B-basta" urlo con tutte le mie forze cercando di alzarmi e sciacquare il viso con dell'acqua

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"B-basta" urlo con tutte le mie forze cercando di alzarmi e sciacquare il viso con dell'acqua.
Tutto quello che avevo mangiato durante la mattina, l'ho riversato in pochi secondi sentendo lo stomaco sottosopra.

"Ti amo Jimin." una frase pronunciata in modo come se fosse abituale, ha provocato in me forti sensazioni portandomi a urlare in faccia a Jungkook e a cacciarlo fuori dal mio appartamento, senza dargli nemmeno l'opportunità di parlare.
"Chi è lui? Ditemi chi è lui per me? Cosa siamo noi?" sento un vuoto nella mia mente, come se volessi riavere indietro ricordi che non sono in grado di ricordare. Sento che manca qualcosa.

"Jimin, ti prego non cacciarmi di nuovo."
"Mi dispiace"
"Cercherò di essere un fidanzato migliore. Per te. Per me. Per noi".

Mi manca il respiro, sta per succedere di nuovo. Sto per svenire, qui completamente da solo.
"Respira Jimin. Respira." dico a me stesso osservando il mio volto distrutto allo specchio.
Mi lavo il viso, uscendo dal bagno e andando a bere un bicchiere d'acqua nonostante il forte mal di testa e il vedere le cose girare.

Mi lascio andare scivolando sul pavimento mettendomi disteso con tutto il corpo non avendo più le forze per muovermi.

"Una vita passata Jimin."
"Ti amo Jimin."

Lacrime scendono andando a toccare il suolo sotto di me. Apro gli occhi osservando la parete bianca che mi appare davanti e tutto intorno a me tace.
Perché sto piangendo? Vorrei saperlo anch'io, ma sento che devo farlo.
Vorrei parlarne con qualcuno ma so che mi prenderebbero per stupido, che sogno o che immagino troppo.
L'unico in grado di darmi delle risposte, l'ho cacciato minuti fa da me.

"Quel giorno in metropolitana una ragazza davanti a me era seduta a guardare una performance di un certo Jungkook. Era felice, rilassata, tutto ciò che volevo avere in quel momento.
Così tornando a casa decisi di cercarti e credo che adesso non so se definirlo l'errore più bello o una cosa di cui pentirmene.
La tua voce sin dal primo momento mi diede calma, fino a portarmi ad averti sempre nelle mie orecchio e nella mia mente. Inizia a seguirti sui social, stare attivo dietro ogni tuo avvenimento e il giorno del mio compleanno ebbi l'occasione di vederti.

Da quel giorno, tutto cambiò.
Tu, io, il nostro primo incontro. Voci che mi tormentano. Io che perdo la testa quando tu mi stai accanto, comportandomi in modo naturale sembrando già una coppia.
Tu che guardi le mie foto e ti fermi dicendo ti amo Jimin.
Tutto questo Jungkook, sta facendo davvero male."

Dico sfogandomi tra me e me, solo non riuscendo più a muovermi, il mio corpo è bloccato come se fossi un pezzo di ghiaccio.
Non so per quanto tempo rimani disteso lì con i pensieri ad una sola persona, ma non appena mi alzai lei riapparve di nuovo davanti a me. La mia anima.
"Stavolta non sei spaventato?" chiede.
"Perché continui ad apparirmi davanti?" chiedo cercando di toccare quel me, ma fallendo miseramente.
"Il giorno in cui me ne andrò, sarà il giorno in cui tu riuscirai a ricordare tutto."
Ed ecco che è sparita di nuovo. Quell'anima.

Il telefono si illumina segno di un arrivo di un messaggio.

"Jimin....mi dispiace. Perfavore non cacciarmi via dalla tua vita. Non ora che ti ho ritrovato."

the past life (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora