Un ragazzo a cui è stata donata l'opportunità di rinascere nello stesso corpo con i stessi ricordi della sua vita passata. L'unica cosa però è che la stessa opportunità non è stata data al suo ragazzo Park Jimin.
Dopo aver passato anni a cercarlo ec...
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"Apri la porta per favore. Non chiuderti di nuovo in te. Parliamone." dico battendo piccoli pugni su quella porta chiusa davanti ai miei occhi. Ciò che è successo oggi, potrebbe far crollare la nostra relazione, ed è solo colpa mia. Ho preso a pugni il compagno della scuola di danza di Jimin a causa della gelosia che provo ogni volta che lo vedo accanto. Avevo cercato anche di giustificarmi dicendo che è stato lui a provocarmi per primo. Ho provato a chiedere scusa in lacrime, ma, per l'ennesima volta non aveva funzionato. Jimin mi ha urlato contro parole che hanno fatto male, parecchio. "Sono stanco della tua gelosia, non passa un giorno che non litighiamo per qualcosa. Non c'è la faccio più Jungkook, credo che dovremmo finirla o....prenderci una pausa." Queste parole pronunciate minuti fa da lui, mi stanno uccidendo dentro.
Mi sposto da davanti alla porta, prendendo carta e penna e scrivendo una nota per Jimin. "Hyung, mi dispiace. Hai ragione, meglio se la finiamo qua." e con le lacrime agli occhi lascio il nostro appartamento andando fuori. Non importa dove i miei piedi mi stiano portando, io continuerò a camminare. Ho messo me stesso cercando di mantenere una relazione con una persona che amo, ma, certi difetti in me non possono sparire. Sono geloso anche perché sono insicuro. Insicuro sul fatto che io non sia abbastanza da meritarmi una persona come lui.
Il telefono squilla notando che è Namjoon, non rispondo continuando verso la mia strada.
E ancora una volta si sta verificando la stessa cosa. Continuo a camminare senza una meta precisa, sperando che io possa cambiare. "Quando smetterò di farti soffrire?" "Quando?" chiedo a me stesso, sentendomi ancor di più vuoto. Credevo di aver colmato quei sentimenti col trovarlo, ma credo di non aver fatto bene i calcoli. Jimin non si ricorderà mai di noi e dopo quello che è successo, sono sicuro di non aver fatto altro che spaventarlo e capisco se adesso non voglia più rivolgermi la parola. Ho bisogno dei consigli, qualcuno che mi dica cosa fare, in che modo comportarmi. "Arrenderti forse?" dice la mia anima accanto a me. "Ho promesso a me stesso che ci avrei provato fino alla fine ed è ciò che far-" il suono del telefono mi interrompe. È Jimin. "P-pronto." dico sentendo tutto il corpo tremare. Molte cose potrebbe dirmi tra il cui di chiudere i rapporti con lui o qualunque cosa si sia creata tra di noi. "J-j-jungkook. T-ti p-prego aiutami."
Mi ritrovo a correre, ma, stavolta con una meta precisa.
