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"È la mia prima festa Kookie, non sono come te

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"È la mia prima festa Kookie, non sono come te. A me importa l'apparenza. Quindi come sto?" chiede per l'ennesima volta il mio ragazzo.
"Jim, perché me lo chiedi se poi farai sempre di testa tua. È il quarto capo che cambi. Avanti o faremo tardi, sei perfetto così come sei." rispondo osservando i pantaloni che gli casciano perfettamente le cosce, mettendo in bella vista il sedere, facendomi mordere il labbro per evitare di pensare a lui in quel modo.
Più passa il tempo, più inizio ad immaginare noi in quel momento. Non l'abbiamo ancora fatto anche perché entrambi non siamo pronti o meglio dire Jimin non lo è.
Ogni volta che mi avvicino a lui in quel modo facendogli capire le mie intenzioni, lui si allontana di scatto, come se fosse stato colpito da un fulmine, si inventa una scusa e sparisce dalla mia vista.

Ovviamente rispetto le sue decisioni e il suo voler tempo, ma, vestito così davanti a me non posso far altro che avere quei pensieri.
"Quindi andiamo o no? Kook?
Ti sei incantato?" mi schiaffeggia delicatamente la guancia ridacchiando.
"Finalmente andiamo."

Jimin odia i club, se c'è una cosa che lui non supporterà mai è stare in questi luoghi pieni di gente sconosciuta, uno che si struscia sull'altro.
Il motivo per il quale lui è qui con me e perché l'ultima volta l'ho chiamato al telefono ubriaco fino allo svenimento, dicendo parole sconnesse e baciando uno sconosciuto per strada.
Al sapere ciò che è accaduto quella notte, credevo che si sarebbe arrabbiato con me all'infinito considerandomi un traditore, ha deciso di venire con me ai club e di divertirsi.

Tengo la mia mano stretta al suo fianco, non volendo che qualcuno gli venga contro, mentre lui emozionato mi porta al banchetto ordinando due birre per noi.
"Questa è l'unica cosa che verrai oggi."
"Jimin, non fare così che sembri mio padre." lo prendo in giro non ottenendo la sua attenzione perché impegnato a guardare le persone ballare.
So che nella sua testa in questo momento vorrebbe entrare a far parte di loro. Jimin ama scatenarsi, e ne ho avuto la conferma ai balli della scuola. Ci sono stave volte in cui lui era l'unico in pista e tutti gli occhi puntati su di lui.

"Kookie" dice urlando all'orecchio a causa della forte musica.
"Andiamo a ballare?" nego con la testa alla sua domanda, dicendogli che può divertirsi anche senza di me.
Lui annuisce e sempre col sorriso in faccia si unisce a quei corpi scatenanti.
Non distolgo lo sguardo da lui nemmeno per un secondo e quando lo faccio mi pento di averlo lasciato andare da solo.

L'immagine che qualcun altro possa strusciarsi su di lui mi porta i brividi tanto da farmi alzare lasciando la mia birra incompleta andando a cercarlo.
"Hey bel ragazzo balliamo" dice uno afferrandomi per la mano.
"No non posso." In questo momento sto odiando questo luogo da me frequentato abitualmente.
Venivo qui accompagnato dai miei amici o semplicemente per bere.
"Jimin" dico con la disperazione nel non trovare il mio ragazzo.

Ma quando lo trovai mi resi conto che quella serata si stava trasformando in una della peggiori per me.
Non avrei mai immaginato che il mio Jimin, sorridesse in quel modo a un ragazzo del tutto sconosciuto, lasciando anche che la mano di quest'ultimo arrivasse al suo fianco.
La sensazione di gelosia si fece larga in me così tanto che a stento cercai di calmare la voglia di spaccare la faccia a quel ragazzo.

Andai da Jimin, prendendolo fortemente per il polso e guidandolo fuori da quel luogo.
"Jungkook che ti è preso?" mi dice una volta fuori.
"Cosa mi è preso? Jimin stavi lasciando che un ragazzo sconosciuto ti toccava il fianco e in più il suo volto era vicino a te quasi sul punto di baciarvi."

"E allora?" quella domanda mi fece andare completamente di testa.
Lo presi per le spalle avvicinando il mik volto a lui.
"Beh, hai un fidanzato quindi non puoi permetterti di andare a baciare altre persone. Oh e se ti sei stancato di me, possiamo anche finirla qui." quelle parole una volta finito di pronunciarle fecero illuminare i suoi occhi quasi sul punto di piangere e li mi senti in colpa.
"N-no Kook. N-non volevo." dice mettendo le sue braccia attorno al mio collo.
"Scusa. Volevo solo divertirmi....non finiamola qui..ti prego."
"No, hyung non finirà qui. Ti amo Jim" rispondo baciandolo.

Ciò che non sapevo però è che più in avanti sarebbero arrivati problemi peggiori rispetto a questi.

the past life (JIKOOK) Where stories live. Discover now