CAPITOLO 51

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Bevvi un po di latte e guardai la televisione. Concentrata a guardare uno di quei stupidi programmi mattutini, mi resi conto di quanto sono scema, ignorante, stupida e irresponsabile, perché non mi sono mai soffermata a pensare a cosa fare quando ci sono problemi di questo genere e prendere decisioni sensate, mi sono sempre limitata a piangere sulle spalle dei miei amici e far risolvere di miei cavoli di problemi da loro e dai miei genitori; ho una figlia fantastica, un fidanzato perfetto, genitori perfetti e amici troppo bravi con me eppure ho ancora zero responsabilità. Decisi di fare un giro prima che gli altri si svegliassero e andai in camera a prendere un paio di leggins, una felpa e un paio di stivaletti, presi le chiavi e iniziai a camminare senza una meta precisa.

Ho davvero bisogno di aprire gli occhi e non pensare solo a me stessa, non vorrei mai che papà si ritrovasse costretto a fare amicizia con Joey, non voglio che Semy pensi che se accettassi la famiglia di Joey lei verrebbe esclusa da mamma, non voglio che i ragazzi si stufino di me o peggio ancora che pensino che sono una ragazza di quasi diciannove anni troppo viziata e rompi scatole da lasciar perdere, non voglio che Zayn sia arrabbiato con me e non voglio che continuando cosi un giorno Katy diventi come me o peggio.

Presi il cellulare dalla tasca e guardai l'ora: quasi le otto e due chiamate perse da Louis, ma non ho voglia di parlare con nessuno, perciò decisi di non richiamarlo, mi girai per vedere se c'era qualcuno dietro di me ma la strada era vuotai, svoltai in un vialetto stretto e isolato pensando di fare il giro per arrivare a casa, ma mi trovai in un posto troppo inquietante: nessuna casa in vista, solo alberi e con un'unica strada che non immagino dove porti esattamente, guardai dappertutto in cerca di qualcosa che indichi che razza di posto è questo e il mio sguardo finì su qualcosa di raccapricciante, disumano, crudele, triste e sconvolgente: davanti a me, un po nascosto nell'erba alta, il corpo di una donna morta dai capelli rossi e ricchi, la faccia ridotta in modo da essere irriconoscibile e piena di sangue, ha tutta l'aria di essere stata picchiata, non portava le scarpe e neanche aveva dei vestiti indosso, ma c'era un lenzuolo bianco e sporco di sangue a coprirla. La cosa che più mi spaventò era la bambina accanto a lei che la stringeva piangendo con le mani sporche del sangue della donna, ha la testa poggiata sul suo petto; potrebbe essere sua madre o una sua parente, portai la mano davanti alla bocca e senza volerlo mi scappò un singhiozzo che fece girare di scatto la bambina. Aveva gli occhi rossi e lucidi per via delle lacrime, mi guardava come se fossi la colpevole di tutto e non so perché ma iniziai a piangere come non ho mai fatto prima d'ora, la bambina era...era identica a Semy, si alzò barcollando e iniziò ad avvicinarsi a me piano piano, feci un paio di passi indietro per la paura..tutto questo non è affatto normale, sono sicura che è un'incubo e devo solo svegliarmi, la bambina si avvicinava sempre di più e scappai ripercorrendo lo stesso vialetto di prima; corsi senza mai fermarmi e con il cuore che batteva all'impazzata. Arrivai in un posto che mi sembrava abbastanza sicura e mi sedetti dietro una panchina continuando a piangere, ecco cosa devo smettere di fare: piangere quando c'è qualcosa che non va e prendere coraggio per reagire, ma in questa situazione non so che fare a parte piangere. Cercai il mio cellulare nella tasca e segnava le undici: quanto tempo ho passato in quel postaccio? Da quant'è che sono fuori da sola?.

Mi alzai e feci dei respiri profondi prima di dirigermi verso casa sperando di non sbagliare strada, o forse dovrei stare li e chiamare qualcuno.

Presi le chiavi una volta arrivata davanti a casa mia sana e salva e aprii la porta andando velocemente in camera mia per farmi un bagno. Mi rilassati nella vasca piena d'acqua calda cercando di dimenticare tutto quello che è successo, ma le immagini tornavano senza sosta tormentandomi sempre di più, cosi chiusi gli occhi perdendo la concezione del tempo.

Mi svegliai a causa di qualcuno che piangeva e mi accarezzava la guancia. Accanto a me trovai Zayn che piangeva e non capii cosa stava succedendo.

<< dimmi perché...>> disse singhiozzando, cos'ho fatto questa volta?

<< non capisco>> risposi alzandomi dalla vasca.

<< perché mi fai sempre preoccupare? Perché non hai detto a nessuno che eri uscita? Perché non hai risposto quando Louis ti ha chiamata? Perché ci fai stare male? Ti diverti a veder stare male le persone che ti vogliono bene? Dimmi perché...>> la sua voce era un sussurro, alzai la mano e lo avvicinai a me abbracciandolo.

<< mi dispiace tantissimo, scusa, scusa, scusa, scusa. Non volevo far preoccupare nessuno>> dissi e mi strinse ancora di più, è questo che intendo quando dico di essere egoista.

<< ti amo, amore>> mi diede un rapido bacio e mi fece uscire dalla vasca avvolgendomi dentro l'accappatoio, mentre mi portava sul letto mi guardò per poi sbuffare esasperato, mi fece sdraiare e si mise accanto a me.

<< dov'eri?>> chiese.

<< avevo bisogno di riflettere>> ammisi, mi chiese su cosa ma non risposi dato che ero già abbastanza scossa.

<< sono quasi le due del pomeriggio, ti lascio sola se vuoi riposarti>> propose, ma non potevo dormire dato che Peter sarebbe arrivato alle due e mezza.

<< non posso, Peter arriva tra un po>> spiegai e sbuffò facendomi capire che è ancora arrabbiato, aprii la bocca per dire qualcosa ma mi fece stare zitta e uscì senza guardarmi neanche: questa giornata potrebbe andare peggio di cosi? .

<< Maty!>> mi chiamò mamma e scesi velocemente.

<< sono qui>> dissi e papà mi guardò storto rimproverandomi.

<< che ci fai in accappatoio?. Di la c'è Peter>> disse e alzai gli occhi al cielo andando a vestirmi in fretta e tornai giù.

<< che fine ha fatto Zayn?>> chiesi a mamma dopo aver salutato Peter.

<< penso che sia tornato a casa>> rispose impegnata a cucinare. Peter propose di andare a fare una passeggiata ma rifiutai portandolo in giardino, restammo a chiacchierare e mi raccontò di quello che sarà a breve il suo patrigno, disse che è abbastanza lunatico, ma cerca di andarci d'accordo per far piacere alla madre. Raccontò del viaggio a Yorkshire e della vicina dei nonni e con mia sorpresa disse che si è innamorato della loro figlia.

<< è una ragazza abbastanza timida, ma è davvero simpatica. Ho prolungato la visita dai nonni per lei>> chiuse gli occhi cercando di ricordare lo sguardo di quella ragazza, prese il cellulare dalla tasca e mi fece vedere una foto in cui c'è lui che abbracciava una mora di cui non riesco a vedere bene la faccia dato che è di profilo, fece scorrere le immagini e solo allora la vidi con un sorriso timido e bello allo stesso tempo mentre guardava la telecamera.

<< state insieme?>> chiesi esaminando ancora la foto.

<< per ora siamo buoni amici>> disse sorridendo, chiacchierammo ancora un po e lo invitai ad andare nella parte della gelateria per mangiare e a noi si aggiunse anche Semy che non sapeva cosa fare dato che Luke stava male.

Irresistible ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now