CAPITOLO 33.

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ZAYN *POVS*

Quando te ne sei andata a casa quella sera, riuscii a tornare in camera graffiandomi però,la gamba destra e le braccia, poco dopo, mamma e papà bussarono alla porta perché ci avevano sentiti parlare.

<< figliolo,con chi parlavi?>> chiese papà.

<< non chiamarmi cosi, io non sono vostro figlio>> risposi con tutta la rabbia che avevo. andai in bagno a pulirmi le ferite urlandogli di lasciarmi da solo.
A colazione mi dissero che ci saremmo trasferiti la settimana prossima,.

<< io non vengo con voi>> dissi deciso.

<< oh, invece tu verrai eccome con noi>>

<< non siete nessuno per obbligarmi ad andare>> mi alzai battendo il pugno sul tavolo facendoli sussultare e me ne andai.
da quel momento,cercai di scappare di casa molte volte,ma papà riusciva sempre a prendermi.
Al nostro arrivo, mi iscrissero a una scuola di New York, già ai primi giorni nessuno mi considerava,come se non bastasse, i bulli non la smettevano di rompermi ogni volta, per difendermi anch'io iniziai a fare a botte con loro finendo più volte in presidenza, non studiavo mai proprio per far disperare i miei genitori.
Un giorno in particolare, mentre andavo a scuola, incontrai Chris, Nate, Dan e Nick..quelli sfigati che si credono al centro del mondo.

<< guarda,guarda. Il nostro badboy preferito>>

<< cosa volete?>>

<< dai ragazzi, facciamogli vedere chi comanda qui>> dopo queste parole, riuscirono a bloccarmi contro il muro e iniziarono a picchiarmi, quando mi alzai, avevo la testa dannatamente dolorante, barcollando, riuscii ad arrivare a casa trovando i miei genitori preoccupati,perché erano stati avvisati della mia assenza.
<< tesoro->> vedendo la mia condizione, non mi punirono, ma mi portarono all'ospedale.
<< cosa ti è successo?>> chiese mamma mentre eravamo in macchina.

<< lasciami stare>> e con questo non aprii più bocca.
Al nostro arrivo, mi dissero che ero gravemente ferito e che dovevo essere ricoverato con urgenza.
<< ti prego, dimmi chi è stato>> mi chiese di nuovo mia madre,ma mi promisi di non rivolgerle la parola, il dottore mi disse di avere un problema alle ossa della gamba e che avevo perso molto sangue, come se non bastasse, disse che avevo problemi riguardo la respirazione e questo era la parte peggiore, perché mi sentivo soffocare, non riuscivo a ricordare come mi fossi trovato steso in quel vialetto dopo l'incontro con quei figli di buona donna.
<< dovremmo ricoverarlo per qualche settimana o mese>> ci avvertì il dottore con l'aggiunta che dovevano farmi un'operazione alla gamba.
Quanto mi portarono nella mia stanza, mi costrinsero a dire la verità e non potei fare altro che sfogarmi finalmente.
<< siete le persone peggiori del mondo, mi avete allontanato dai miei amici e sopratutto da Maty che fra l'altro aspetta un figlio, mi avete iscritto a una scuola di merda,con persone di merda e mi dite che lo fate per il mio bene..cielo santo! Di quale cazzo di bene state parlando? Perché in questo momento non sto affatto bene,se per voi questo significa stare bene, allora voi siete completamente fuori di testa. preferisco morire in questo istante piuttosto che vedervi o sentire la vostra voce solo per un secondo.
Tutto questo non sarebbe successo se fossimo rimasti a Londra, siete solo degli egoisti e non osate a rivolgermi la parola..mai più, spero che questa cazzo di operazione vada male e che io non sopravviva, così vi peserà sulla coscienza e adesso se non vi dispiace, vorrei stare da solo, non disturbatevi a venirmi a trovare qui.>> le mie parole pensanti fecero piangere la mamma.avevo davvero esagerato e lo riconobbi, ma in quel momento ero davvero arrabbiata.
<< Zayn. Jawaad.Malik. non osare mai più a parlarci in questo modo>> disse papà piuttosto arrabbiato, mi girai dall'altra parte per non vederli.
L'operazione era andata bene e mi servivo di un tubicino con ossigeno per respirare meglio, nel periodo all'ospedale, ti ho scritto la lettera dove ti avverttivo del mio trasferimento, ma non sapevo come mandartelo, ci pensò mia madre quando entrò nella mia stanza e trovò il biglietto sul tavolino avvertendomi che era l'unica volta in cui avrebbero lasciato che ti parlassi.
Ebbi modo di riflettere molto quando ero all'ospedale: decisi che era meglio prendere sul serio la scuola, perché sapevo che non avrebbero mai cambiato idea riguardo noi due e nostro figlio.così ripresi a frequentare la scuola ottenendo così voti molto alti, ma il rapporto tra me e i miei genitori cambiò totalmente, non li rivolgevo mai la parola e loro sembravano soffrirne ,ma non me ne fregava affatto, alla fine cedettero e mi chiamarono dalla mia stanza per parlare.
<< non possiamo continuare cosi,Zayn>> iniziò mio padre e io evitai come sempre di guardarli.

<< ci dispiace per quello che hai passato ultimamente>>

<< a me non sembra>> ribattei secco.

<< invece si, vogliamo indietro il nostro Zayn. Perciò abbiamo deciso di tornare a Londra>> quando lo dissero, restai con lo sguardo inespressivo, ma dentro di me ero davvero felice di tornare dai ragazzi, sopratutto da te, ma sapevo anche che nostro figlio era già nato e io non avevo avuto modo di assistervi e sapevo anche che tu non me lo avresti mai perdonato, neanche tuo padre, che mi aveva mandato una lettera che diceva di star lontano da te e che non avrei mai visto nostro figlio,e sopratutto lui e tua madre non ci avrebbero perdonati facilmente per quello che abbiamo fatto.
Pensai di restare a New York, perché era ormai tardi per recuperare tutto, ma tanta era la voglia di rivederti e stare di nuovo con te e nostro figlio,che decisi di tornare.
Partimmo la settimana seguente e quando arrivammo, qualcuno, non ti dico chi, mi disse che il compleanno di nostro figlio era tra pochi giorni.andai a comprare con i miei genitori il regalo per l'evento e un regalo per te, per scusarmi di tutto,ma non pretendevo affatto di essere perdonato subito,ma almeno che ci avvicinassimo a poco a poco.
L'altro ieri, sono andato a casa tua. I tuoi genitori mi dissero che eri uscita con il tuo amico Peter e che non ci tenevi affatto a rivedermi. Ci rimasi molto male nel sentire il nome di quel Peter, ma sopratutto per il fatto che lo avevi perdonato, ritornai a casa sconvolto. Sapevo che davvero non avevo più nessuna possibilità di tornare con te.
Ti giuro che il tempo che passai a New York, fu il più brutto di tutte.iniziai anche a tagliarmi e a fumare, questo fu anche uno dei motivi per cui mamma e papà decisero di tornare qui.
Davvero, amore.mi dispiace per tutto quello che è successo, ti amo davvero e adesso più che mai desidero stare con te e nostra figlia, anche se non mi vuoi dire il suo nome, ti prego Maty, dammi una sola possibilità e ti prometto che tutto quello che è successo, non accadrà mai più. Voglio passare tutta la vita con voi due e formare anche una famiglia con te, non m'importa se ci metterai tanto tempo per perdonarmi, voglio solo starti di nuovo vicino.

oh mio Dio!

Alla settimana prossima:)
Spero vi piaccia come a me è piaciuto scriverlo:)

Irresistible ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Where stories live. Discover now