- Marlboro Gold

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"Ti prego dimmi che sei a casa, devi mandarmi una foto della pagina degli esercizi. Quello stronzo ha scarabocchiato tutti i risultati" sbottai a telefono mentre giravo sulla sedia con le rotelle alla scrivania.
Sbuffai toccandomi i capelli raccolti in una crocchia arruffata, quell'idiota mi avrebbe fatto impazzire.
"Probabilmente lo ha fatto di proposito prima di dartelo, quel ragazzo sa come farti uscire fuori di testa" ridacchiò Benny divertita, leggendomi nel pensiero "e comunque no, mi dispiace ma sono al bar da mamma".
Potevo immaginarmela mentre sorrideva divertita all'idea di vedermi isterica in questo momento.
Mi portai una mano sul viso, sfinita e sull'orlo di una crisi di nervi.
"Senti, ho mandato gli esercizi fatti a Filo, se vuoi puoi copiare quelli. Ho le foto nella chat" spiegò mentre la sentivo dare il resto delle sigarette a qualche cliente.
"Si, manda almeno quelli" mormorai disperata.
"Perché non li copi e poi mi raggiungi? Mamma deve andare via per qualche ora, mi puoi dare una mano se ti va. Ti metti alla cassa e io sto dietro al banco, poi ti prometto una pizza appena finiamo" cercò di convincermi.
"D'accordo" sbuffai.
Nel caso ve lo steste chiedendo, si, ero così di famiglia che la mamma alle volte mi metteva alla cassa quando gli serviva una mano al bar.
Non mi pesava, infondo passavo del tempo con Benedetta e, anche se la madre provava sempre a pagarmi in qualche modo, io mi rifiutavo categoricamente di definirlo un "pomeriggio di lavoro".
Perciò copiai in fretta i miei dannati esercizi e poi mi diedi una sistemata veloce.
Legai i miei capelli in una coda più ordinata e mi cambiai i vestiti della giornata di scuola.
Quando arrivai al bar-tabacchi di Benny la madre era sul punto di andare via, mi salutò mentre mi spogliavo velocemente nel retro e andò via lasciandomi il posto dietro alla cassa addobbata da caramelle e dolciumi vari.
"Ti sei calmata?" rise Benny in un momento morto di lavoro.
Stava preparando un caffè macchiato come da prassi, ogni volta che venivo ne smezzavamo uno.
"Calmata un cazzo, se lo vedessi ora potrei lanciargli dietro l'intero stand di Chupa-chups" sbuffai indicandolo, scatenando una sua risata.
Si avvicinò porgendomi la tazzina calda e si sistemò in piedi accanto a me.
"Cazzo ma è bollente" urlai toccandomi la lingua.
"Scusa, mi sono distratta mentre facevo la schiuma" rise.
"Potevi avvisarmi" rotolai gli occhi cielo, rassegnata per la mia lingua ormai ustionata.
Odiavo quella sensazione.
Tornò seria mentre si appropriava di un pacchetto di Marlboro Gold sulla parete attrezzata dietro di me, lo scartò con cura e mi porse una sigaretta "Perché non ci esci?! Ti riprendi il libro e non se ne parla più" mi passò l'accendino cautamente.
"È UN DELINQUENTE! E poi non lo sopporto." borbottai, aspirai nervosamente dalla sigaretta e sbuffai in aria rumorosamente.
"Ma almeno te lo togli di torno, non ti porterà mica a spacciare se ci esci una sera" ci pensò su, prendendomi in giro.
"Sai che non è così, sono già abbastanza fortunata a non avere un suo marchio addosso." spiegai.
Ci ammutolimmo qualche minuto mentre vendevo delle Chesterfield ad un ragazzo e poi riprendemmo a parlare.
"Credi che ti lascerà in pace?" domandò seria all'improvviso.
"Lo spero" sospirai.
"È strano" mormorò "Ha fatto intendere che voleva parlarti da tempo. Perché non si era mai avvicinato allora?!" si portò una mano sotto il mento mentre si appoggiava al banco.
"Perché l'ho sempre evitato?!" risposi retorica.
"Si ma ora si è avvicinato lo stesso anche senza le tue attenzioni, all'improvviso" borbottò.
"Certo, è pazzo!" sbottai sorseggiando un altro po' di caffè.
"Oh andiamo, che ne sai?" rise la mora divertita.
"Ti sembra normale uno così?" sgranai gli occhi attendendo una sua risposta.
"No" disse ridendo sotto i baffi.
"Ecco" sentenziai mentre salutavo un vecchietto intento ad entrare.
"Oh questo si che è divertente" sentii Benny mormorare, con un tono stranamente euforico.
"Cosa?" domandai di spalle mentre cercavo delle Muratti sulla parete, dove diavolo le avevano spostate stavolta?!
La mora mi anticipò passandomele, indicandomi da dietro le caramelle un gruppo di ragazzi fuori al bar, fermi sul viale.
Chiacchieravano animatamente mentre ridevano di qualcosa.
"E allora?" chiesi stranita, dando il resto all'anziano prima di vederlo andare via.
"Lì, guarda bene stupida" agitò il dito verso uno di loro.
"Cazzo" urlai abbassandomi di scatto dietro le confezioni di Vigorsol.
Benny scoppiò a ridere mentre spiavamo fuori dalla vetrina, sembravano due psicopatiche.
"Se entra io non ci sono" la guardai seria.
"Oh no, io sto dietro al bancone. Non se ne parla, sei tu alla cassa" scoppiò a ridere allontanandosi fiera e posizionandosi davanti alla macchina del caffè.
"Sei una stronza" sbottai, ancora con la testa china.
"Sbaglio o ti ha appena vista?" bisbigliò dopo qualche minuto.
"Scherzi?!" mi abbassai istintivamente.
"Così ti prenderà per un'idiota" rise di gusto mentre fingeva di pulire il bancone.
"Beh tu e Filo dite sempre che lo sono, perciò" feci spallucce nervosamente.
"Stavo scherzando comunque" mi prese in giro, convincendomi ad alzarmi dal mio nascondiglio.
Finsi indifferenza mentre la mora controllava se lo stessi spiando o meno.
"Hai finito?" la guardai torva.
"Sei curiosa, ammettilo" preparò qualche stuzzichino per una coppia seduta ai tavolini fuori.
"Sono spaventata, non voglio che mi veda" borbottai prima di controllare che fosse ancora ignaro della mia presenza.
Sgranai gli occhi ammutolendomi quando lo vidi voltarsi nella mia direzione.
Lo avevo visto quel sorriso furbo appena mi aveva adocchiata, volevo spararmi con le pistole di piene di caramelline di zucchero davanti a me.
"Cazzo cazzo cazzo" imprecai velocemente mentre mi voltavo fingendo di sistemare i pacchetti di sigarette dietro di me.
"Ti ha vistaaa" canticchiò la mora prima di uscire dal bar trotterellando e andare verso i tavolini fuori.
Fa che non entri, fa che non entri, fa che non e-
"È bello sapere che da oggi in poi sarà una bambolina come te a vendermi le sigarette" lo sentii sghignazzare proprio alle mie spalle.
Sospirai prima di voltarmi riluttante.
"Non lavoro qui, mi dispiace dirti che questa sarà la tua unica occasione" sorrisi finta prima di sedermi sullo sgabello, nervosa per la sua presenza.
Si appoggiò coi gomiti sul banco, sporgendosi verso di me.
Dove diavolo è finita quella stronza?! Ci vogliono due ore per portare due stuzzichini al tavolo?!
"Allora cercherò di assaporare il più possibile questo momento" sorrise sghembo, sporgendosi ancora di più.
Mi allontanai col busto, disgustata, poi schioccai la lingua contro il palato infastidita.
"Se non ci lavori allora perché sei qui dietro?" domandò curioso.
"Il bar è della mia migliore amica, le dò una mano. E poi perché ti sto dando spiegazioni, che vuoi?!" parlai acida.
"Tratti così tutti i clienti?" domandò divertito.
"Solo quelli molesti come te" socchiusi gli occhi sfidandolo.
"Marlboro Gold" ridusse anche lui gli occhi ad una fessura.
Mi voltai per acciuffarle, sentendomi il suo sguardo addosso.
Le poggiai sul banco tenendole ancora con una mano, attendendo che mi pagasse.
"Come va con la matematica? Il mio libro ti aiuta a studiare meglio?!" chiese punzecchiandomi.
Potei giurare di aver visto un ghigno divertito sul suo viso mentre cercava di trattenersi, lo divertivo così tanto?!
"Una meraviglia, ho imparato nuovi santi" risposi ironica con un tono scocciato, ricordando tutte le imprecazioni assurde che mi venivano fuori ogni volta che lo aprivo.
Era un botta e risposta così veloce e di fuoco che sembrava una partita a Ping-pong.
"Io invece ogni volta che lo apro penso a te" allungò una mano, battendomi l'indice sul naso, divertito.
"Divertente" finsi una risatina prima di fulminarlo con lo sguardo "Allora mi paghi o no?" sbottai.
Cacciò dalle tasche i suoi soldi, porgendomeli, poi mi sfiorò la mano prima di prendere le sue fottute sigarette.
"Ci vediamo a scuola baby" mi fece l'occhiolino, lasciandomi sola nel locale e uscendo con aria spavalda.
Qualche secondo dopo Benny entrò euforica, squadrandomi mentre tratteneva una risatina.
"Allora?" indagò.
"LO ODIO!" sbuffai, poi accesi una sigaretta mentre cercavo di calmare i miei nervi.

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BABIEEESSSSSS!🦇
Nuovo capitolo per voi!
Fatemi sapere che ne pensate nei commenti e lasciatemi una stellina⭐️
Soprattutto ditemi se la storia vi sta piacendo❤️
Devo dire che la vedo dura tra questi due, sembrano due mine vaganti 😂
Al prossimo capitolo, love u❤️❤️❤️

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