- Giorno e notte

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Il resto dei giorni della settimana erano passati abbastanza velocemente fino a quel venerdì, nel quale stavo aiutando ancora una volta Benny al suo locale per la serata.
"Stasera viene anche il tuo BB?" ridacchiò Benedetta mentre mi passava uno spritz preparato poco prima.
Erano ancora le otto di sera, suo cugino stava per arrivare ma lei si era già preoccupata di portarci avanti di qualche drink.
Sorrisi ringraziandola mentre lo afferravo dalle sue mani.
"Che sarebbe BB ora?" la guardai confusa.
"Bad Boy!" sghignazzò, poi brindò con me.
"Che scema che sei!" scoppiai a ridere.
"Beh?" mi incitò a rispondere alla sua domanda.
"Credo di si... o almeno così ha blaterato oggi" sbuffai.
Dopo quella sera a casa mia, due giorni prima, ci eravamo visti solo a scuola.
"Sei strana!" si corrucciò guardandomi.
"È tutto ok, sono solo confusa" sorseggiai il mio drink.
"Che c'è che non va?" mi passò una sigaretta prima di trascinarmi davanti all'entrata e accendersene una.
"Nulla, è solo che da quella sera a casa mia ci siamo visti solo a scuola" spiegai.
"E?" mi sollecitò.
"E mi sento strana, non voglio vederlo perché mi mette ansia come le cose si stiano sviluppando, ma allo stesso tempo... dannazione perché non ha insistito per vedermi fuori scuola in questi giorni?!" sbottai scazzata.
"Oh... forse anche a lui è venuta l'ansia?" domandò incerta.
"Uno che ha una gang si fa venire l'ansia per me secondo te?" mi agitai sul posto frustrata.
"Beh non mi sembra uno a cui non importa di te, sarà stato impegnato allora" mi rassicurò.
"Avrei dovuto troncare subito tutto" lagnai.
"Non ricominciare!" urlò Filippo, appena arrivato, interrompendo il mio dramma.
Lo salutai con un lieve broncio prima di beccarmi la sua ennesima ramanzina.
"Smetti di pensarci troppo" mi diede un bacio sulla fronte prima entrare, seguito a ruota da noi.


Tutto era così dannatamente frenetico, la folla davanti al bar era tantissima... a quanto pare il Dj di stasera doveva essere davvero gettonato.
"Come lo hai trovato?" urlai per farmi sentire, indicandolo.
"In realtà è lui che ha trovato noi, ha detto che voleva provare l'ebrezza di suonare sul corso di Salerno" fece spallucce la mora andando via con l'ennesimo vassoio in mano.
Nel frattempo Filippo cercava di stare al passo con gli ordini di Pedro, o forse dovrei dire che cercava di non saltargli addosso.
Ridacchiai guardando come pendeva dalle sue labbra mentre provava a essere un buon assistente.
Io mi scervellavo a non far creare file davanti alla cassa, anche se lo trovavo difficile vista la frenesia con cui la gente beveva quella sera.
"C'è un tavolo libero? Siamo in cinque" urlò il ragazzo di turno davanti a me, rimasi sorpresa quando guardandolo in volto capii chi era.
"Ciao Diego, chiedo" risposi frettolosamente prima di raggiungere Benedetta correndo dietro il bancone.
Quando ebbi la mia riposta ritornai alla mia postazione velocemente.
"Se ne sta liberando uno proprio adesso, vi conviene andare a prenderlo!" annuii guardandolo.
"Ci accompagni tu?" mi penetrò con i suoi occhi azzurri.
"No, mi dispiace!" feci spallucce "Dov'è mio fratello?" mi corrucciai.
"Usciva con una tipa" disse dandogli poca importanza, d'altronde che mio fratello fosse un donnaiolo era risaputo.
"Ok" feci spallucce disinteressata.
"Ci si becca dopo allora!" mi salutò con un cenno prima di dileguarsi.
Continuai la mia sfilza di scontrini fin quando il mio telefono vibrò sul banco di marmo davanti a me, nascosto al pubblico dietro un cartone di caramelle.

Da: Luca🐻
Sto arrivando gattina.

Mi mordicchiai il labbro prima di decidere cosa rispondere, poi optai per il sarcasmo.

A: Luca🐻
Wow che sollievo!

Da: Luca🐻
Lo so piccola, lo so😘

Sbuffai per la sua risposta repentina fottutamente sfacciata, leggere quel nomignolo mi fece avvampare.
Decisi di ignorarlo, continuando a fare il mio lavoro al meglio, anche se l'idea che stesse per raggiungermi mi elettrizzò.
Me ne accorsi dal fatto che dopo quel messaggio continuai a guardare la porta con freneticamente ogni due per tre, mi sorpresi di me stessa vedendo come attendessi il suo arrivo con ansia.
Dannazione.

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