-Omaggio

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"Come sarebbe a dire che ti ha accompagnata in Boutique?!" urlò Filo saltando dal letto mentre eravamo in videochiamata tutti e tre.
"Mi ha praticamente costretta!" sbuffai sistemando il cuscino dietro di me per stare più comoda.
Avevo appena finito di cenare e me ne stavo fra le coperte a parlare con i miei migliori amici, aggiornandoli delle novità.
"Io non capisco, perché ancora non l'ha marchiata se poi la perseguita in continuazione? Di solito lo fa dal primo momento con le altre tipe, e poi non dà loro tutte queste attenzioni" ci pensò su Benny, esponendo il suo dilemma.
"Magari è davvero interessato" Filippo rispose sincero.
"O magari è solo annoiato, so che tutta questa situazione assurda lo diverte" gracchiai contrariata.
"Ragazza tu sei uno spasso, sicuramente lo diverti. Però credo ci sia qualcosa di più" mi spense il biondo.
"Insieme siete carini lo sai?" mi derise Benedetta.
"Sta zitta" rotolai gli occhi al cielo.
"Dico sul serio!" sbottò la mora.
"Concordo con lei" Filo la indicò nel riquadro affianco al suo.
"È insopportabile, non potrei nemmeno pensarci" borbottai, la sola idea di noi due assieme mi metteva i brividi.
"Ma va, in realtà siete uguali" sorvolò il mio amico.
"Come osi?!" Strabuzzai gli occhi offesa dalla sua affermazione.
"E poi è un vero manzo, non capisco come fai a resistergli" ridacchiò Benedetta mentre legava i capelli in modo disordinato.
"Quello è un frulla ovaie piccola, è così accattivante che frulla anche quelle che non ho" il biondo fece uno sguardo ammiccante.
"Il suo fascino da bad-boy non mi farà cadere nella trappola" sbuffai inorridita dalle parole del ragazzo.
"Oh quindi ora ha fascino allora? Lo ammetti" mi indicò sorniona la mora.
"Ed ecco il secondo sintomo della sindrome di Stoccolma mia cara" Filo scoppiò a ridere.
"Voi due state giocando con la mia mente" sbottai irritata.
"E lui con i tuoi ormoni" sentenziò Benny mentre Filippo faceva mosse sconce.
"Siete insopportabili" urlai stremata.
"Dolcezza, fossi in te penserei solo a che gioco erotico fare a letto" schioccò la lingua contro il palato con fare ovvio.
"FILIPPO!" strillai sconcertata.
Benny si strozzò fra le risate mentre minacciavo il biondo con gli occhi sgranati.
"Sei indecente" mormorai rassegnata.
"Lo so, me lo dite almeno una volta al giorno" sghignazzò fiero.


L'indomani mi alzai a fatica dal letto ma felice che fosse finalmente sabato, il che significava quattro ore di scuola invece che cinque.
Un'altra cosa bella del sabato era il mio orario meraviglioso composto da un'ora di religione, due di educazione fisica e l'ultima di chimica.
Io adoravo la chimica.
Perciò per me l'ultimo giorno della settimana era sempre di relax totale, nullafacenza gratuita e tante risate.
Mi preparai minuziosamente rendendomi conto che ero in netto anticipo, piastrai i miei lunghi capelli e mi truccai leggermente.
Sorrisi felice quando vidi nuovamente la mia macchina parcheggiata davanti casa, finalmente.
Le chiavi erano poggiate sul tavolo accompagnate da un post-it rosa, intuii dalla calligrafia che fosse stato mio padre a scriverlo e sorrisi nel vedere che si era premurato di comprarmi un portachiavi uguale a quello di prima, ormai vecchio e distrutto.
"Nella speranza che tuo fratello non si ubriachi più" recitava il bigliettino, che scatenò una mia risatina felice.
Nel caso ve lo steste chiedendo, mio fratello aveva sfondato la mia macchina entrando in garage due settimane prima, ubriaco e di ritorno da un festino fra calciatori.
E dopo tutto questo tempo la mia bambina era finalmente tornata.
Mi misi al volante della mia Audi a1 rossa e chiamai i miei amici per avvisarli che finalmente potevo tornare a passarli a prendere.
Quando arrivammo a scuola con il volume della musica al massimo, tutti si voltarono nella mia direzione, compreso quell'idiota di Plaza.
"Adesso penserà che ti sei munita di un auto per evitare i suoi passaggi" rise Filippo notando che ci stava guardando, appoggiato al muretto della scuola.
Ridacchiai per la sua battuta e spensi il motore, scendendo velocemente e dirigendomi insieme ai miei compagni di avventure verso il nostro posto fisso sul muretto.
"Se ci fosse una canzone di sottofondo per la nostra entrata in scena in questo momento, immagino sarebbe Crazy in Love di Beyoncè" Filo si infilò gli occhiali da sole, la camminata da figo che mise in scena mi fece scoppiare a ridere mentre ero a braccetto dietro di lui con Benedetta.
"Che stupido" rise la mora.
"Ferrari!" mi sentii chiamare per cognome.
"Ti stanno chiamando?" domandò Benny.
"Non lo so" continuai a camminare.
"Sembra la voce di Forlenza" mormorò la mia amica, tranquillizzandomi.
"Ferrariii!" sentii dei passi dietro di me.
Alla fine mi voltai, capendo che Benedetta aveva ragione.
Domenico Forlenza era il rappresentante d'istituto più stupido che io avessi mai visto, salito al "potere" solo per l'interesse delle sue feste scolastiche, aveva l'unico intento di promuoverle e fare il figo con il suo gruppo di Pr... e a giudicare dalla sua popolarità riusciva nell'intento, facendo leva sulla sua bellezza, ai miei occhi inesistente.
"Ciao Domenico" forzai un sorriso.
"Ciao, volevo ricordarvi la festa di stasera. Ci venite?" Domandò con un sorriso smagliante.
"In realtà non abbiamo nemmeno acquistato le prevendite" spiegai, rendendomi conto che ce ne eravamo completamente dimenticati.
"Posso farvi tre omaggi, non c'è problema." li cacciò dalla tasca porgendomeli.
"Oh, non c'è bisogno" esclamai aprendo lo zaino per cercare il mio borsello.
"Un drink con me stasera e siamo pari" esclamò sorridente, facendomi bloccare mentre cercavo i soldi.
"Dalle i tuoi stupidi biglietti e sparisci" una voce mi fece alzare il capo di scatto dal mio portafoglio.
Luca D'Orso era in mezzo a noi, aveva appena lasciato trenta euro fra le mani del ragazzo e lo guardava in cagnesco.
"Non è marchiata, non lo sapevo! Scusa amico" si discolpò Forlenza, lasciando i biglietti nelle mani del moro e andando via.
"Non c'era bisogno di terrorizzarlo" sbottai arrabbiata, acciuffando i biglietti e cercando di mollargli i soldi.
Si rifiutò di prenderli, infilando le mani in tasca, e finalmente mi rivolse la parola.
"Ci stava provando spudoratamente" borbottò, trasalii quando sentii Benny allontanarsi silenziosamente da me e avviarsi verso Filippo.
"Che ti importa, non sono mica di tua proprietà" affermai spavalda, fronteggiandolo.
"Tu non hai capito come funziona con me vero?" Sorrise sghembo, avvicinandosi di più.
La distanza fra di noi era ormai minima, questione di millimetri, i nostri respiri affannati per la rabbia si sentivano forti e io non potei fare a meno di guardarlo minuziosamente da vicino.
"Tu sei intoccabile ormai" sputò fuori arrabbiato.
"Tu devi lasciami in pace" sbottai rossa dalla rabbia.
"Mai" mi avvinghiò a se possessivamente.
Il terrore che volesse marchiarmi lì, davanti a tutti, mi pervase facendomi irrigidire di colpo.
Improvvisamente il mio coraggio sembrava essere svanito nel nulla, insieme al mio cervello a giudicare da come fissavo le sue labbra carnose.
Sobbalzai mentalmente rendendomi conto di cosa stessi facendo e tentai di staccarmi dal suo corpo, inutilmente.
"Sei fortunata che io non abbia ancora lasciato il mio segno su di te, perciò cerca di non farmi venire voglia di farlo ora, qui davanti a tutti." borbottò nel mio orecchio, soffiando delicatamente sul mio collo scoperto.
E inevitabilmente mi domandai perché, perché non lo aveva ancora fatto? Troppo intimorita per sfidarlo a tal punto, evitai di domandarglielo.
"Sei disgustoso" riacquistai la parola.
"Ti farò cambiare idea dolcezza, non dirai più così quando sarai sotto di me" bisbigliò languido.
"Mai" utilizzai la sua stessa risposta prima di  dargli uno spintone forte e scappare letteralmente via da lui.
Entrai direttamente in classe, turbata da quell'incontro.
Speravo solo di non vederlo mai più, che svanisse nel nulla... anche se sapevo che non sarebbe stato così.
Mi ero cacciata in un grosso guaio che, a mia insaputa, sarebbe diventato ancora più grosso quella sera.
Più provavo ad allontanarmi da Luca D'Orso è più lui faceva di tutto per imporsi nella mia vita.
Era arrivato all'improvviso e sembrava proprio non voler andarsene più.


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BABIEESSSS!
Capitolo in regalo per voi!
Fatemi sapere che ne pensate, se la storia vi sta piacendo e se questo capitolo è di vostro gradimento, lasciatemi una stellina e mandatemi un abbraccio virtuale⭐️😂❤️
A presto, love u❤️🦇

Ps. Sorry per gli errori se ci sono ma non ho riletto, come sempre😂

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