3. colpa mia

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ALEXIS' POV

"Non posso credere che Silente abbia veramente annullato il Quidditch."
Arabella, fra tutti i Serpeverde, è sicuramente quella che non riesce ad accettare la mancanza del suo torneo preferito, ma, sinceramente, ad Alexis non può fregarne di meno, anzi è molto contenta che il Torneo Tremaghi si terrà proprio ad Hogwarts.

Per lei è un'occasione splendida per conoscere nuovi maghi, ma soprattutto per vedere finalmente degli incantesimi applicati alla realtà.

"Proprio quest'anno che avremmo avuto la squadra più forte."- interviene Blaise Zabini.
"Non avrebbe sopportato la sconfitta dei Grifondoro."-Theodore Nott, un altro giocatore, entra nel discorso, alimentando sempre di più l'ira di Arabella.

La Malfoy vorrebbe dire qualcosa in favore di questo evento, ma capisce che non parlare potrebbe risparmiarle la vita, specialmente perché, presa in uno scatto d'ira, Arabella potrebbe togliere 50 punti a Serpeverde o, addirittura, usare una qualche maledizione antica e sconosciuta al mondo moderno.

"Tutta colpa di quello stupido Potter."-afferma il fratello Draco.
"Stai zitto imbecille, sei solo invidioso." -replica la bionda cercando di farlo innervosire.

Non c'è niente da fare, più la ragazza prova a convincerlo che Harry è un bravo ragazzo, più Draco continua a vederlo come una persona orribile, come un rivale, ma, alla fine,  non dovrebbe neanche fargliene una colpa in quanto l'unico problema è suo padre che continua a farlo, anzi a farli, sentire inferiori solo perché è in competizione con tutto il mondo magico a causa delle sua ossessiva mania di protagonismo, ma soprattutto a causa dell'orgoglio o della sua paura smisurata verso quel marchio che porta sul braccio sinistro, verso il Signore Oscuro.

Dopo la sua caduta, il padre continuò ad essere un bugiardo e codardo: mentì a tutto il Mondo Magico dicendo di essere stato sotto la maledizione Imperius ( una delle tre maledizioni senza perdono) e, proprio grazie a questa scusa, lui e tanti altri Mangiamorte, evitarono Azkaban.
Discorso che non può essere fatto per quella squilibrata della zia Bellatrix che, nonostante la caduta di colui-che-non-deve-essere- nominato, continuò a combattere per lui e per i suoi stupidi ideali.

A volte Alexis si vergogna di essere una Malfoy, dovrebbe esserne fiera, ma non ci riesce, non riesce a vantarsi del suo cognome come Lucius vorrebbe che lei facesse; lei ne è disgustata, odia essere associata a suo padre e odia che suo fratello lo segua così tanto.

Lei odia suo padre, con tutto il suo cuore.
Come può una persona del genere meritare amore se non possiede neanche un briciolo di umanità?
Come può una persona ripudiare una figlia solo perché frequenta dei 'traditori del sangue'?
Come può Alexis essere fiera del suo cognome quando quello è una delle cause che hanno portato alla perdita di varie vite?
Come può Alexis vivere ed essere felice in una casa del genere? Luogo in cui ogni sentimento di gioia viene spazzato via dall'ingresso del padre.
Come può Alexis voler bene a suo padre quando lui alza le sue ma- no, non riesce neanche a pensarci.
È tutto così fresco, tutto così reale.
La pelle ancora le brucia, le labbra ancora hanno tracce di sangue.

È proprio per il comportamento di suo padre che ha paura per suo fratello.
Ma lui è così accecato, così devoto da non rendersi conto che tutto ciò lo rovinerà, lo farà cadere in una spirale senza ritorno, una spirale che lo segnerà per sempre.

Fortunatamente la bionda ha un'ideologia completamente diversa da quella della sua figura paterna, forse perché è cresciuta accanto alla madre, Narcissa, anche lei Mangiamorte, anche se, a differenza di Lucius, fu costretta e, difatti, come la figlia, non condivide molti ideali del Signore Oscuro.

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