12.2 yule ball

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WILLOW'S POV

Mentre tutte le altre Corvonero si stanno preparando con frenesia per lo Yule Ball, Willow non ha alcuna intenzione di alzarsi dal suo letto.

Per quale motivo sarebbe dovuta andare ad un ballo dove nessuno la stava aspettando?
Questo è quello che si domanda da vari giorni a questa parte.

"Non dovrai mai farti definire da un ragazzo, non ne hai bisogno."-tuttavia anche queste parole pronunciate da Arabella le ronzavano per la testa.

Dunque, da una parte la riccia è intenzionata ad andare al ballo per dimostrare di non aver bisogno di Cedric, ma dall'altra non riesce a sopportare l'idea di doverlo vedere con Cho, o meglio, l'idea di doverlo vedere con una ragazza, mentre lei non ha nessuno al suo fianco.

"Willow dovresti smetterla di pensare così tanto, hai la testa piena di Gorgosprizzi."-afferma Luna mentre la guarda attentamente con un paio di occhiali un pò stravaganti e particolari.
"Luna ma cos.."- comincia a parlare, ma poi capisce che quello che sta indossando non è altro che un marchingegno di suo padre.

"Dovresti cominciare a prepararti, altrimenti non arriverai mai al ballo." -esclama la bionda per poi sedersi in fondo al letto della sorella.
"Il punto è che non so se andare." -replica la riccia in un batter d'occhio.

"Perché mai lo salteresti?" -domanda curiosamente mentre piano piano inclina sempre di più la testa.
"Perché mai dovrei andare?"

"Perché sia io che le tue amiche saremo lì." -risponde Luna per poi rivolgere uno sguardo comprensivo alla sorella.  "Non mi racconti mai niente, ma posso vedere dai tuoi occhi e dal tuo comportamento che tu stai soffrendo." -fa una breve pausa per poi guardarla dritta negli occhi. "Tuttavia non dovresti farti rovinare la serata, il dolore è temporaneo, ma i ricordi che potresti fare te li porterai dietro per tutta la tua vita."- conclude e poi si alza dal letto, cominciando a saltellare fuori dalla camera.

Willow riesce a stento a trattenere le lacrime, ma si rifiuta di piangere, ne ha versate fin troppe questi giorni.

Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.

È questo il mantra che si ripete non appena i suoi piedi toccano il gelido pavimento del dormitorio.

Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.

Continua a pensarlo anche quando si dirige verso l'armadio per prendere il vestito che aveva scelto pochi giorni prima.
Tira fuori il contenuto dalla busta e lo appoggia delicatamente sul letto, in modo da non rovinarlo e, successivamente, Willow si volta verso il piccolo specchio presente nella scrivania e, dal cassetto, prende il contenitore di plastica impregnato di magia, nel quale si trova la sua ipomea blu, quella che tanto amava raccogliere assieme a sua madre.

La scelta del fiore non è mai stata casuale: l'ipomea, come Willow, ha la caratteristica di agganciarsi a qualcosa.
Willow è sempre riuscita ad aggrapparsi alle emozioni come la speranza, la gioia, la tristezza, ma anche e soprattutto alle persone.
Cedric è stata quella persona per lei.

Per questo non riesce a lasciarlo andare, per questo non vuole lasciarlo andare.

Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.

Distoglie lo sguardo dal fiore per poi notare che tutte le sue compagne si stavano già infilando i loro vestiti.

"Ovviamente dovrò raccoglierli in uno chignon." -pensa mentre alza gli occhi al cielo.

Decide di seguire questo suo istinto: prende il necessario dal suo baule e comincia ad arrotolare i capelli per poi legarli.
Una volta completata quest'operazione, prende delicatamente delle piccole ciocche e le fa sporgere, in modo da creare una acconciatura sbarazzina, mentre, sul viso, lascia cadere qualche riccio.

Successivamente mette delle piccole pietre blu incastonate nello chignon e, come tocco finale, prende l'ipomea dalla scatola e l'appoggia delicatamente sul suo orecchio destro, per poi fissarla con una molletta del colore dei suoi capelli.

Guarda soddisfatta il risultato allo specchio  e domanda se truccarsi o meno, ma quando vede le sue compagne uscire dalla stanza, decide di mettere un filo di mascara e poi un po' di correttore sotto le occhiaie che diventano ogni giorno più evidenti.
Dopo aver ottenuto un ottimo risultato con il trucco, una riluttante Willow si dirige verso il letto in modo da ammirare il vestito che sua madre aveva indossato prima di lei.

Comincia a cambiarsi,  lancia i suoi vestiti sul baule con su scritte le sue iniziali e poi, senza fare dei movimenti bruschi per paura di rovinare il suo chignon, prende il vestito e lo infila dal basso.

Il colore blu risalta la sua carnagione e lo scollo a cuore rende il vestito elegante, ma allo stesso tempo sensuale.
Nella vita le aderisce perfettamente, mentre, sul basso, vi sono delle balze in tulle che lo rendono appariscente.

Dopo aver allacciato la cerniera al lato del vestito, Willow si dirige verso l'unico specchio presente nella stanza e comincia a guardare il suo riflesso.

Magari Cedric, vedendola così, cambierà idea.
Magari.
Magari.

Oppure incontrerà qualcuno che le farà perdere la testa.
Magari.
Magari.

"Willow andiamo?" -domanda Luna che entra all'improvviso nella stanza.

Il  vestito della sorella, d'altro canto, è l'opposto rispetto a quello di Willow.
Il colore rosa e l'effetto quasi plastificato lo rendono unico nel suo genere, proprio come la ragazza che lo sta indossando.

"Sei veramente carina." -afferma la riccia sorridendo per poi avvicinarsi alla sorella.

Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.
Il dolore è temporaneo.

Willow si volta verso di lei, prende la sua mano e insieme escono dalla sala comune di Corvonero, sotto gli occhi degli altri studenti.

WOULD YOU?Where stories live. Discover now