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ALEXIS' POV

"Ho ancora qualcosa da fare, ti raggiungo dopo in Sala Grande." -replica Alexis con un sorriso diretto a Willow, prima di riabbassare la testa sul libro di Divinazione.

La Serpeverde guarda la sua amica e, una volta che la sua sagoma scompare dalla biblioteca, apre lo zaino e tira fuori il piccolo diario di suo padre.

"Ehi Tom." -scrive con la sua piuma d'oca.
"Sei sola?" -domanda prontamente il ragazzo con la sua calligrafia sempre pulita ed ordinata.

Questo diario, che le è stato "dato" da suo padre la sera in cui le fece visita, è in qualche modo particolare perché è collegato ad un ragazzo della scuola, un certo Tom, che le è stato vicino durante il periodo più difficile della sua vita.

Dopo la vicenda con suo padre, non sapeva cosa fare, come muoversi, come comportarsi, ma soprattutto come tornare alla normalità.
Non era la prima volta.
Suo padre è sempre stato un uomo aggressivo, ma non ha mai superato di così tanto il limite.
Non ha mai..

Alexis non riesce neanche a pensarci.
Ogni volta che quel ricordo compare, sente ancora il bruciore della pelle, il sapore metallico del sangue, percepisce ancora la sua vista come offuscata, è come se tutto si ripetesse.

Inizialmente non ha avuto il coraggio di dirlo alle sue amiche, parlarne a voce alta lo rendeva troppo vero.
Così ha deciso di stendere i suoi pensieri e le sue emozioni su quel diario che prima considerava come dannato, ma ora lo considera come una benedizione.

Da quando la sua scrittura ordinata era apparsa fra le pagine bianche, Alexis ha cominciato a respirare nuovamente.

Apparentemente Tom ha vissuto la sua stessa situazione, così ha aiutato la ragazza a sfogarsi e a riprendere lentamente la sua vita in mano.
Le ha detto cosa, come e quando fare le cose giuste al momento giusto.
Tom ha aiutato Alexis in tutti i modi possibili e ora la sua mente non fa altro che pensare a lui, a come sia fatto e a dei possibili scenari assieme a lui.

Vorrebbe tanto incontrarlo, vorrebbe tanto sapere la storia di quella persona che l'ha salvata, vorrebbe tanto vedere la persona della quale si fida ciecamente.

"Certo, so di doverti scrivere solo quando non c'è nessuno attorno."

"Molto bene, questo è il nostro piccolo segreto." -scrive poco dopo, creando una morsa nello stomaco della ragazza.

L'idea di non sapere chi questa persona sia, rende tutto molto più terrorizzante, ma, allo stesso tempo, interessante ed eccitante.

"Con chi andrai al ballo?" -chiede Alexis curiosamente.
"Tu?"
"Dovresti sapere che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda." -scrive mentre sorride lievemente.

"Ho sentito che una persona in particolare ti vorrebbe invitare." -afferma, ignorando completamente ciò che la ragazza gli aveva appena detto.

Alexis non è stupita, in fondo, fa sempre così. Ogni qualvolta lei gli chiede qualcosa, il ragazzo o smette di rispondere o cambia argomento.

"Davvero?"
"Si."
"E cosa dovrei dirgli secondo te?" -domanda la Serpeverde, sperando che, preso dalla gelosia, le chieda di andare al ballo assieme.

"Che stupida, lo sai che a lui non piacciono questi giochetti infantili." -pensa la ragazza fra sé e sé, mentre si maledice mentalmente.

"Beh, fossi in te accetterei." -risponde dopo qualche secondo.
"Quindi andrò al ballo con questa persona misteriosa."

WOULD YOU?Where stories live. Discover now