YANGYANG

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Eri una semplice ragazza che frequentava il liceo linguistico, studiavi inglese, spagnolo e tedesco... una lingua che fin dal primo anno non ti andava molto a genio, però provavi a fatela piacere comunque.

Un giorno, nell'ora della madrelingua, l'insegnante in classe dice;
P: "Bene ragazzi, per questo esercizio bisogna fare un lavoro a coppie e in classe non abbiamo molto tempo quindi ognuno di voi lo svolgerà con il proprio compagno di banco"
e indovina un po'? il tuo caro "amico" Yangyang era proprio quest'ultimo.

Vi eravate conosciuti all'inizio dell'anno e c'era stata subito una grande intesa fra voi due; non lo definivi ne un fratello, ne un migliore amico... forse provavi devi sentimenti ma non eri certa al 100%, sapevi solo che ogni volta che passavate del tempo insieme eri felice e spensierata, come se in quel momento esisteste solo tu, lui e il vostro mondo.

Quando la prof finì di spiegare l'esercizio e la campanella dell'ultima ora suonò, mentre stavi sistemando i libri nel tuo zaino, lui, si girò verso di te;
Y: "Allora Y/n, iniziamo da oggi magari a casa mia? Non so magari per le 16, se per te va bene."
Y/n: "Si Yangie è perfetto, allora ci vediamo oggi pomeriggio!"
Y: "A più tardi!!"
e andaste ognuno per la vostra strada.

>>skip time to 15:40

Eri quasi pronta, dovevi solo mettere i libri nel piccolo zainetto che portavi con te e la giacca.
Ti eri accorta di non aver scelto che giacca mettere così impiegasti circa una decina di minuti buoni a decidere ma alla fine optasti per una bianca in tinta con il tuo outfit.
Prendesti le chiavi di casa e uscisti di corsa, vivevi sola quindi prima di incamminarti chiudesti a chiave... e poi via, a piedi verso casa del tuo caro amato Yangie.

Dieci minuti all'incirca ed eri arrivata, suonasti al campanello e ti si presentò davanti un Yangyang che sembrava appena sveglio;
Y/n: "Ma stavi dormendo?"
Y: "Si ho riposato un po', si vede molto che mi sono appena sbagliato?"
Y/n: "Giusto un po' però sei carinissimo anche così"
dicessi strizzandogli le guance per poi entrare.

Essendo figlio di una famiglia benestante, aveva una villetta veramente bella e moderna, tu adoravi quella casa alla follia e ogni volta entrarci era come una festa per te.
Andaste in camera sua e metteste i libri sulla grande scrivania, iniziando da subito con l'esercizio da svolgere.

Dopo circa un'ora e mezza e poco più di lavoro, decideste di fare una pausa per sgranocchiare qualcosina e bere qualcosa di fresco;
Y: "Vado giù a prendere qualcosa tu aspettami qui e hai come se fossi a casa tua"
Y/n: "Vai tranquillo e grazie"
non facesti molte cose in quei pochi minuti ma eri rimasta incantata dalla bellezza del soffitto della stanza, un cielo completamente stellato.
Era bellissimo e tu amavi l'astrologia da impazzire; ti eri talmente persa a guardarlo che non ti eri nemmeno accorta che Yang era tornato con un vassoio di biscotti e succo di frutta che posò sulla scrivania dove stavano i vostri libri.

Non facesti in tempo ad accorgerti che ti aveva buttata sul letto e lui di fianco a te, fermandosi con te a guardare quel soffitto;
Y: "È bello vero?"
Y/n: "È meraviglioso... sembra così piccolo e buio, ma in realtà in fondo è enorme e pieno di luci. Le stelle sono spettacolari perché anche se sembrano tutte uguali, ognuno di loro è diversa dall'altra con ognuno una storia propria."
Y: "Wow... non mi avevi mai parlato di quanto effettivamente ti piacessero le stelle"
Y/n: "Beh semplicemente sono talmente belle che a volte non necessitano parole, basta solo un piccolo gesto"
Y: "Tipo questo?"
dice per poi prenderti il viso e baciarti.

Eri perplessa dal suo gesto ma in quel momento non sentivi altro se non che le farfalle che si stavano dando alla pazza gioia nel tuo stomaco.
Aspettavi da tanto quel bacio, sotto un cielo stellato poi... un sogno che sembra diventare realtà.

Y/n: "Ammetto che questo non me lo aspettavo"
Y: "Sono imprevedibile"
Y/n: "Però devo ammettere che mi è piaciuto"
dicesti dandogli un altro piccolo bacio a stampo;
Y: "Ti amo tanto Y/n"
Y/n: "Anche io ti amo, non sai quanto"
e finiste per coccolarvi sotto quelle stelle che avevano illuminato il vostro momento magico.

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