YUTA

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Erano mesi che eravate lontani, circa 8, per via del tour mondiale con i 127, non hai potuto vedere Yuta e neanche sentirlo più di tanto. Ti mancava molto, ed eri certa che anche lui sentisse la tua mancanza.

Iniziasti l'ennesima, noiosa e triste giornata svegliandoti presto nonostante non avessi scuola in quel periodo per via delle vacanze natalizie, e andando a fare colazione in cucina guardando la sedia di fronte a te, vuota.

Sapevi che Yuta stesse solo vivendo il suo sogno e non potevi essere più felice, ma vedere quella sedia vuota o quella metà del letto coperta da 8 mesi, ti faceva male ogni secondo di più. Dopo aver però tirato un sospiro un po' stressato, un po' rattristito, mangiasti e ti andasti a preparare.

Quella mattina uscisti a fare compere, dovevi iniziare a comprare un po' di regali natalizi per amici e parenti e comprare anche alcune decorazioni da mettere in casa. Dopo qualche oretta nella zona di shopping principale di Seoul, entrasti in una gioielleria molto piccola ma accogliente e con dei gioielli apparentemente stupendi.

Desti uno sguardo generale a tutto ma ci fu una cosa che ti colpì di più delle altre, due collane abbinate che unite formavano un cuore. Chiedesti alla commessa poco distante da te il prezzo delle collane, 40.176 won, pensasti che per essere d'argento fosse un buon prezzo, così le prendesti e dopo aver pagato uscisti dal negozio.

Una volta fuori, ad accoglierti fu la neve che cadeva come un incanto sulla strada e sui tetti.
Era bellissimo; ricordasti che la prima volta che vedesti la neve a Seoul, eri in compagnia di tuo fratello Chanyeol.

Eravate insieme in un parco e lui aveva deciso di presentarti alcuni suoi amici, fra cui Doyoung, Haechan, Taeyong e Yuta. Fu amore a prima vista fra te e quel giapponesino con i capelli lunghi. Vi iniziaste a frequentare proprio in periodo natalizio di ormai 2 anni fa e da lì iniziò il capitolo più bello della tua vita.

Tornasti al mondo reale, all'infuori dei tuoi pensieri e tornasti a casa. Impacchettati tutti i regali e finalmente montato e addobbato anche l'albero in salotto, sistemasti i pacchetti sul tappeto di neve finta proprio sotto l'albero.

Nel mentre si era fatta ora di pranzo, così cucinasti un po' di pasta al sugo e una cotoletta come secondo. Pranzasti e ti complimentasti con te stessa per tua bravura ai fornelli.

Finito il pranzo, sparecchiasti e mettesti tutto in lavastoviglie (una salvezza enorme). Ti rilassasti sul divano con un po' di musica, fin quando non prendesti sonno involontariamente. Eri veramente stanca, poiché facevi una vita abbastanza monotona in mancanza del tuo ragazzo, così prendevi sonno spesso e anche molto facilmente.

Erano le 19 quando il tuo telefono squillò facendoti svegliare, era tua madre... -tesoro ciao, com'è che va?" sembrava felicissima dal tono di voce, -tutto bene mamma, oggi ho montato l'albero e comprato già la metà dei regali!-, -bene, brava bambina mia. sappi che qui ci manchi tantissimo, mi raccomando passa un bellissimo natale e salutaci tanto Yuta, sia a me che a papà-, -ve lo saluterò senz'altro mamma, grazie per aver chiamato!- rispondesti sollevata e felice, -e di cosa tesoro, AH... DIMENTICAVO...- esclamò tua madre prima di chiudere ma telefonata, -che succede?-, -no no nulla di che, solo che quando volete darci un nipotino o una nipotina noi aspettiamo eh!!- alla sua affermazione diventasti subito rossa rispondendo -YA, MAMMA CE TEMPO PER QUESTO, ORA DEVO ANDARE- e dopo esservi salutate chiudesti la chiamata.

La proposta ti aveva scossa, perché ultimamente ci pensavi molto al fatto di avere figli con Yuta... volevi diventare mamma, però avevi paura che con il suo lavoro, lui potesse non esserci mai. Così provasti a dimenticartene ma anche dopo cena e dopo esserti messa a letto, continuassi a risentire nella tua testa "...quando volte darci un nipotino o una nipotina...".
AISH, dannazione, provasti a dormire sdraiandoti di lato ma nulla.

Verso le 2 del mattino, eri ancora sveglia e dentisti il telefono vibrare sul comodino, era Yuta. Rispondesti alla videochiamata in men che non si dica e subito sorridesti.

-Ciao piccola, come mai ancora sveglia?- chiese il tuo ragazzo vedendo l'orario, -non riesco a prendere sonno. Tu invece dov'è che vai in auto?-, -sto tornando in hotel per potermi finalmente riposare un po' di più- eri sollevata nel sentire che avrebbe potuto dormire un po' di più del solito, così sorridesti.
-Raccontami un po' della tua giornata, cos'è che hai fatto senza di me?- ti chiese il tuo bellissimo fidanzato, -nulla di che, sono andata a comprare dei regalini e ho montato l'albero in salotto, ho anche sentito mia madre prima di cena- dicesti iniziando a raccontare. -tua mamma è sempre adorabil-... amore tutto ok? ti vedo tesa...- interruppe il suo discorso nel vederti agitata, -no no.... ok si e te lo dirò solo una volta.... I MIEI GENITORI ASPETTANO UN/UNA NIPOTINO/A DA NOI, E VOGLIO ANCHE IO CHE QUESTO ACCADA MA IO TI VORREI QUI AL MIO FIANCO...- stavi per piangere ma ti trattensti e aspettasti che lui parlasse, -ehi ehi, non piangere... io settimana prossima sono a casa, torno da te e non ti lascio più ok?-, annuisti ormai in lacrime e gli desti la buonanotte.

> time skip to the next week.

Eravate finalmente di nuovo insieme, tu e il tuo Yuta. In quei giorni non mancarono i baci, l'affetto e anche qualche scappatella.
L'ultima volta però, non avevate usato le protezioni, così decidesti di comprare un test di gravidanza e farlo mentre Yuta era in agenzia.
Dopo un paio di strazianti minuti, comparvero due linee. Eri al settimo cielo e non vedi l'ora di dirlo al tuo bellissimo ragazzo.

Per fargli una bella sorpresa anche come secondo regalo natalizio, mettesti in una scatola una piccola scarpetta. E lo incartasti.

Dopo aver tu ricevuto una bellissima camicia di gucci e lui una delle due collane abbinate, arrivò il momento fatidico, Yuta vitte la scarpetta ma non capi. guardò quindi che te che lo guardavi con uno sguardo emozionato e collegò tutto.

Stavate entrambi piangendo dalla gioia, -alla fine ho fatto un regalo ad entrambi ahah- dicesti attaccata al suo petto, -ti amo da impazzire Y/n... non hai la minima idea- confessò guardandoti negli occhi. -ti amo anche io, anzi... anche noi- ridesti indicando sia te stessx che la tua pancia.

Ora si che era un bel natale: tu, lui, l'albero con i regali e il vostro piccolo tesoro.

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