𝑳'𝒂𝒓𝒓𝒊𝒗𝒐 𝒂𝒅 𝑯𝒐𝒈𝒘𝒂𝒓𝒕𝒔♡︎

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Le ore sul treno con Michael passarono veloci, mi raccontó molte cose su hogwarts, sulla sua storia, sulle sue tradizioni e festività, mi raccontó anche qualche aneddoto divertente,come quando  pur di saltare la lezione di erbologia, fecero l'incantesimo engorgio su una tentacula velenosa e ovviamente ne subirono le conseguenze, oppure di quando quattro ragazzi, a detta di Michael molto spiritosi, fecero esplodere il calderone durante l'ora di pozioni e il contenuto arrivó fin sul soffitto,e così dovettero passare tutto il pomeriggio a scollate la strana sostanza da quest'ultimo.

Non mi parló solo della scuola, ma anche un po' di lui, del fatto che apparteneva alla casa dei Serpeverde, e di come essa venisse identificata come la casa dei purosangue e figli di papà, o anche di quanto amasse giocare a Quidditch.

Anche io gli parlai un po' di me, delle mie origini e della scuola che frequentavo prima del trasferimento, ovviamente senza accennare al perché del mio trasferimento, non volevo pensasse fossi debole.
 
Penso sia davvero un bravo ragazzo, o almeno da quanto ho potuto intuire dalle ore passate insieme lo sembra.

Appena arrivati a destinazione, Michael mi aiuta a prendere il mio baule, e successivamente scendiamo dal treno.

Non appena metto piede fuori dal veicolo, vengo inondata da un fresco venticello di fine estate, che porta con sé ancora quel tepore tanto piacevole, di fine stagione.

Michael mi prende la mano, sia per non farmi perdere che per condurmi verso il mezzo che ci avrebbe portato al castello.

A questo suo gesto inizialmente, resto impietrita, lui lo nota e proprio per questo mi sorride comprensivo.

Arriviamo vicino delle carrozze, e non appena ne troviamo una libera, saliamo e ci accomodiamo.

La carrozza inizia a muoversi, anche se non capisco come faccia visto che non sembra essere trainata da nulla, assumo un'espressione perplessa ma anche affascinata, Michael lo nota ed infatti prende subito parola.

Michael:Sono trainante da dei thestral.

Caltha: Michael, io non vedo nulla, è poi cosa sono questi thestral?

Michael:sono come dei cavalli alati, puó vederli solo colui che ha visto la morte.

Caltha:E tu li vedi?

Chiesi curiosa ma anche un po' intimorita dalla possibile risposta.

Michael:..... si.....

Quel "si" era stato pronunciato dalle sue labbra con un filo di voce e anche con un tono particolarmente incrinato così alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, così grigi, così leggibili, lí dentro vedevo tutto il dolore represso che pian piano usciva fuori, vedevo un ragazzo  forte ma anche tanto fragile, riuscivo a percepite il suo dolore così tanto che mi sembrava di poterlo toccare.
Vedo la tristezza ne suoi occhi, quella stessa tristezza che popolava e popola tutt'ora i miei,  ignorata involontariamente o volontariamente da tutti.
Decido di fare qualcosa,non voglio che si senta come mi sono sentita io, così mi giro e lo abbraccio.

Lui è un attimo sorpreso da questo gesto, ma io continuo a stringerlo tra le mie braccia,lui successivamente ricambia e stringe il mio prosperoso corpo a sua volta.

Ad un tratto mi avvicino al suo orecchio e...

Caltha: Ehi, so come ti senti... non c'è bisogno che tu mi dica il perché vedi questa specie di cavalli, ma nel caso tu avessi bisogno di parlare, puoi contare su di me. So che ci conosciamo da pochissimo, e so anche di essere una ragazza molto complessa, difficile da capire, so cosa vuol dire essere soli come anche essere tristi e non voglio che nessuno provi ciò che ho provato io... quindi quando vuoi parlare oppure anche semplicemente quando vuoi un po' di compagnia,puoi sempre chiamarmi. Possiamo farci compagnia a vicenda,ridere scherzare...

Vedo che sentite le mie parole scioglie l'abbraccio, mi sorride e poi mi abbraccia di nuovo.

Arrivati davanti al portone principale, aspettiamo qualcuno ci apra, e solo dopo pochi minuti arriva una donna con indosso un'abito verde lungo fino ai piedi ed un cappello tipico da strega, che apre l'enorme portone, che ci permette l'ingresso all'interno della struttura.
La donna separa i ragazzini del primo anno dall'enorme quantità di maghi e streghe restanti, che si incamminarono verso quella che doveva essere la sala principale. Ad un certo punto vedo che si avvicina a me che nel frattempo continuavo la mia conversazione con Michael su quanto bello fosse l'edificio.
Una volta arrivata di fronte a me, mi chiede di parlare in disparte cosí dopo aver salutato Michael la seguo.

Mcgranitt:Signorina Harvey, benvenuta ad Hogwarts.
Catlah:Grazie mille professoressa.
Mcgranitt:Cara, tu sarai smistata nella tua casa per ultima, in modo da dare precedenza ai ragazzini del primo anno. Spero che la permanenza ad Hogwarts sia di tuo gradimento.

E dopo avermi dato una pacca sulla spalla, si allontana.

ME:
hi boys, hiiiii

tutto bene?

allora ecco a voi il 3 capitolo, spero vi piaccia e Nada
AMO MICHAEL.
BEST CRUSH EVER anzi EVAH
HIUI OK TORNO A FARE ITALIANO CHE È MEGLIO.

𝑬𝒈𝒐 𝒔𝒖𝒎 𝒒𝒖𝒊 𝒔𝒖𝒎| 𝑹𝒆𝒎𝒖𝒔 𝑳𝒖𝒑𝒊𝒏Where stories live. Discover now