𝑸𝒖𝒊𝒅𝒅𝒊𝒄𝒉♡︎

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Siamo in sala grande per consumare il pasto mattutino, ci sediamo al nostro tavolo ed iniziamo a mangiare fin quando Silente non attira la nostra attenzione.

Silente:Ragazzi un po' di attenzione, oggi inizieranno i provini per la squadra di Quiddich, quindi i capitani delle corrispettive squadre saranno disponibili per tutto il pomeriggio ed esamineranno chiunque si presenterà nel campo, pur di trovare i giocatori mancanti per ogni squadra, la suddivisione degli orari sarà la seguente: Grifondoro-Tassorosso oggi pomeriggio dalle 15 alle 19 mentre le due case restanti avranno il campo domani sempre agli stessi orari. Buona colazione e buon proseguimento di giornata.

Ascoltammo in silenzio e con attenzione ciò che Silente voleva comunicarci, nel mentre però  vedevo Johanna sempre più turbata.

Johanna:Quindi Silente mi sta dicendo che oggi dovrò passare quattro ore della mia vita nel campo per fare i provini!?

Disse leggermente infastidita.

In parte la comorendo  poiché in tutte quelle ore lei avrebbe potuto fare la montagna di compiti che ci sono stati assegnati per lunedì senza dover studiare anche di domenica ma comunque credo sia bellissimo essere capitani di una squadra di Quiddich.

Caltha:Direi proprio di sì

Rispondi con un tono tra il divertito e il dispiaciuto.

Johanna: Caltha ti prego, resta con me oggi pomeriggio.

Caltha: E sentiamo a cosa sarei utile!?

Johanna:Supporto morale

disse ridacchiando

Johanna:ti pregooo

disse subito dopo facendo la faccina da cucciolo bastonato

Caltha: Aah va bene, oggi pomeriggio starò con te al campo da Quiddich.

Rispondo convinta.

Johanna d'altro canto viene ad abbracciarmi sussurrando un'infinità di grazie.

Successivamente poiché è sabato, e di conseguenza non c'è lezione, mi reco verso il lago nero per stare un po' tranquilla ma anche per prepararmi al lungo pomeriggio che mi aspetta.

Arrivata al Lago mi siedo lungo la sua costa come d'abitudine e tiro fuori dalla borsa un libro, tolgo il segnalibro dal suo interno e ricomincio la lettura lasciata la sera prima.

Passo così gran parte della mattinata, ad una certa ora, però, ritorno al castello, raggiungo la mia camera per riporre la borsa contenete tutti i libri ed infine mi reco nuovamente nella sala grande  questa volta per il pranzo.

Mi siedo vicino a Johanna che inialmente non si accorge della mia presenza poiché è molto penseriosa, allora le appoggio dolcemente la mano sulla schiena che poi accarezzo con movimenti sempre molto lenti, il tutto per cercare di trasmetterle un po' di tranquillità e supporto. Lei accorgendosi della mia presenza e soprattutto cogliendo nella sua semplicità il messaggio che volevo mandare con quel gesto mi rivolge un sorriso raggiante.

Il pranzo, dopotutto, passa piùttosto in tranquillità e mentre Julia resta in sala grande, io e Johanna ritorniamo in stanza per poterci cambiare.
Lei senza pudore si spoglia e resta solo con l'intimo, vedo il suo corpo così snello e slanciato, e non nego di essere invidiosa di ciò, è proprio il corpo che vorrei al posto del mio che invece è  prosperoso e piuttosto basso.

Lei nota che il mio sguardo è su di lei e mi sorride timidamente, per poi tirarsi su la divisa da Quiddich.

Johanna: Non devi essere invidiosa! Sei bellissima.

𝑬𝒈𝒐 𝒔𝒖𝒎 𝒒𝒖𝒊 𝒔𝒖𝒎| 𝑹𝒆𝒎𝒖𝒔 𝑳𝒖𝒑𝒊𝒏Where stories live. Discover now