𝑅𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒♡︎

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Sono passati esattamente due giorni, e amo sempre di più questa famiglia, i Lupin sono così gentili e affabili,li ammiro molto come persone.

Ho fatto conoscenza con Atreus e devo dire che non è affatto burbero come avevo immaginato é molto gentile anche lui, come il resto della famiglia d'altronde.
Mi sono fidata di lui e gli ho raccontato la mia storia e... beh lui mi ha raccontato parte della sua.

In particolare un aneddoto che io conoscevo solo in parte. Quella notte, la notte in cui il mio amato lupacchiotto è diventato tale.

Mi disse che era una sera fredda e molto umida e soprattutto che i signori Lupin erano fuori a cena. La serata era trascorsa in maniera piuttosto tranquilla e i due bambini, Remus di 5 anni e Atreus di 6,avevano cenato e stavano per andare a letto quando una folata di vento aprí la finestra in maniera molto brusca allora i due spaventati si nascosero.
Atreus si posizionó sotto al letto mentre il piccolo Remus nell'armadio. Proprio da quella finestra entró un uomo spaventoso, alto, robusto e ricco di peli in ogni parte del corpo. L'uomo, o meglio il lupo, percepí l'odore di carne umana e quindi si avvicinó al letto ma proprio quando stava per abbassarsi e quindi per scoprire il nascondiglio di Atreus, Remus uscí dall'armadio e il lupo vedendolo lo prese tra le sue grinfie e nonostante Remus provasse a liberarsi l'uomo essendo più forte non lo lasciava andare. Atreus era totalmente pietrificato, non sapeva cosa fare... alla fine ci fu poco da fare poiché Remus fu morso.

Atreus in questi due giorni mi ha anche raccontato dell'enorme senso di colpa che lo accompagna da quel giorno, pensa che se avesse reagito il suo fratellino sarebbe più felice e che soprattutto non vivrebbe dentro quel vortice di insicurezze in cui ora si trova.

Io, in realtà, ho provato a spiegargli che non era colpa sua, che era solo un bambino e che anche se avesse reagito non sarebbe cambiato poi molto, lui però non ne voleva sapere, questo senso di colpa lo divorava sempre di più e non riusciva ad uscirne.

Grazie a questo racconto mi sono resa conto di quanto io e Remus seppur diversi siamo molto simili, lo penso e continueró a pensarlo.

Lo sto pensando anche in questo momento qui sul prato di casa Lupin, ormai Remus vive nei miei pensieri, li popola quotidianamente.

Continuo a lottare interiormente fin quando non sento una mano posarsi sulla mia spalla. Mi volto e vedo LUI, bello come sempre anche con le guanciotte rosse per il freddo e i capelli scompigliati dal vento.

Remus:Ehi...

Caltha:Ehi...

Remus:Come mai sei qui da sola?

Dice accomodandosi al mio fianco, sento e vedo i nostri bracci toccarsi e una sensazione di calore mi pervade proprio come se tutto il freddo fosse andato via, fosse sparito in così poco tempo.

Caltha:pensavo

Dico girandomi e sorridendogli.

Lui annuisce  e poi dopo qualche minuto rompe di nuovo il silenzio che si era creato tra noi due.

Remus:Ho notato che hai fatto amicizia con mio fratello

Dice con aria quasi infastidita.

Caltha:Si, é davvero un bravo ragazzo.

dico in risposta, confusa dal suo comportamento.

Caltha:Penso sia davvero buono, all'inizio sembrava un po' un vecchio brontolone ma poi si é rivelato totalmente l'opposto, poi è molto carino credo abbia una fila di ragazze che gli stanno dietro a scuola.

dico senza nemmeno riflettere.

Remus:ti piace?

Dice cogliendomi di sorpresa, quello che vorrei fosse il mio LUI sembrava quasi ferito.

Caltha:NO, certo che No.

dico, lui mi guarda e sembra quasi sollevato.

All'inizio sembrava quasi geloso, ma non penso sia gelosia quella che prova anche perché non credo il mio interesse sia ricambiato, credo sia più una sorta di protezione che mi vuole fornire. Insieme a lui mi sento un po' come una rosa sotto una campana di vetro, lui è un po' il mio vetro, seppur tanto fragile mi fa sentire al sicuro.

Mi sono persa tra la miriade di pensieri che invadono la mia testa, tanto che non ho notato lo spostamento da lui compiuto, ora è più vicino a me.

Il mio cuore batte più forte e non so il perché.

Lui mi riscalda con il calore emanato dal suo corpo.

Mi cinge persino le spalle con un braccio, io mi appoggio a lui, che anche se incosciantemente è diventato la mia ancora di salvezza, il mio posto sicuro.

Mi faccio cullare dal calore del suo corpo, poi alzo lo sguardo ed incrocio il suo così bello, così puro, noto che anche lui mi stava guardando... la distanza tra di noi si accorcia e noi non ce ne accorgiamo tanto siamo persi negli occhi l'uno dell'altro.

E poi dopo pochi istanti le distanze si azzerano, le labbra si scontrano, dando vita ad un fuoco ardente... un bacio che dimostra affetto, amore, passione.

Sembra proprio che le nostre labbra si completino a vicenda, sembra proprio che le mie mani ora posizionate dietro la sua testa siano fatte per stare lì e sembra proprio che le sue siano state fatte apposta per i miei fianchi.

Continuiamo a fare ardere questo fuoco che però dopo un po' è costretto a spegnersi, ci stacchiamo lentamente, io ho ancora gli occhi chiusi proprio come per imprimere, tatuare queste emozioni sul mio cuore e nella mia mente.

Apro gli occhi e ritrovo di nuovo i suoi, mi sorride sinceramente, io gli sorrido di rimando.

Il mio cuore batte talmente forte che potrebbe uscire dal petto, infondo è una bella sensazione,Remus mi fa provare emozioni che fino ad'ora non avevo mai provato  oppure avevo represso.

Non parliamo perché i nostri occhi parlano per noi.

Vorrei ri-baciarlo riprovare quelle sensazioni, assaporare di nuovo le sue labbra, le sue splendide labbra. Vorrei, ma non so se anche lui sarebbe disposto per questo cerco di domare questa mia voglia.Quindi lo abbraccio, lo stringo come se potesse scappare via da un momento all'altro, mi stringe anche lui e poi finalmente parla.

Remus:Sei speciale

Dice, io sento queste parole vibranti nel suo petto e quasi mi commuovo, dopotutto sono sempre stata dalla lacrima facile.

Caltha:Anche tu, forse non sai quanto bene mi fai.

dico in risposta

Remus:Sai, non credevo potesse mai essere possibile!?

Caltha:Cosa?

Remus:Volere talmente tanto bene ad una persona, affezionarsi in così poco tempo e quindi anche dubitare del bene che gli si vuole, magari pensare che possa essere qualcos'altro.

Io lo guardo perplessa, é un modo indiretto per dirmi che ciò che provo è ricambiato?

Caltha:Remus, scusa non capisco

dico spaesata.

Remus in risposta ride, io sorrido cercando di imprimere anche quel suono così sublime nella mia mente.

Remus:Caltha... quello che sto cercando di dire è che... in un certo senso mi interessi... non solo come amica o almeno non più... e vorrei, se sempre non ti dispiace, uscire con te qualche volta... cioè solo noi due... una volta tornati ad Hogwarts. Ti va?

Dice impacciato e arrossendo, io gli accarezzo la guancia e subito dopo gli stampo un bacio sulle labbra.

Caltha:Ti basta come risposta

dico ridendo

Remus:Forse sarebbe meglio riprovare non ho capito bene

E così si fionda di nuovo sulle mie labbra.

É stato il mio primo bacio, per di più con LUI, Remus, il mio protettore.
Ore che ho provato il sapore delle sue labbra non credo di poterne fere più a meno.

Me:
Hiii,non potete capire quanto ami questo capitolo,sto fungirlando da sola su una cosa che ho scritto iooo,vabbé...
e nada buona notte o anche buongiorno o buon pomeriggio in ogni caso spero passiate una buona giornata💜

𝑬𝒈𝒐 𝒔𝒖𝒎 𝒒𝒖𝒊 𝒔𝒖𝒎| 𝑹𝒆𝒎𝒖𝒔 𝑳𝒖𝒑𝒊𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora