𝑆𝑚𝑖𝑠𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜♡︎

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Entrammo in sala grande, e ciò che mi si presentó davanti agli occhi fu straordinario. Era una sala davvero grande con quattro lunghi tavoli, uno per casa, disposti verticalmente e ordinatamente nella sala,essi erano sovrastati da moltissime candele che illuminavano abbondamente la stanza.

Di fronte ad essi c'era un altro tavolo, questa volta disposto orizzontalmente, ad esso erano seduti i professori, che chiacchieravano tra di loro oppure osservavano la marea di studenti seduti ai tavoli.

La parte che mi colpì di più fu il soffitto, era così particolare, era un cielo stellato, mi trasmetteva molta tranquillità.
Le stelle in generale lo fanno, amo osservarle, penso spesso come ci si sente ad essere una stella, un corpo celeste che ai nostri occhi è minuscolo, ma che pur essendo piccolo, o almeno così sembra, riesce a trasmettere tante cose.

I miei pensieri vennero interrotti dalla professoressa Mcgranitt che chiamava i primi studenti per essere smistati. I ragazzini vengono chiamati ed uno ad uno, si siedono su quello sgabello dove gli viene poggiato in testa un capello tanto strano, quanto interessante.

Ricordo perfettamente il giorno del mio smistamento a Beauxbatons.
......𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑔𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖́ 𝑚𝑖 𝑎𝑙𝑧𝑎𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑐𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑣𝑎 𝑖𝑙 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑎𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑢 𝑐𝑢𝑖 𝑚𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑑𝑒𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑚𝑖𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎,𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎 𝐷𝑜𝑏𝑢𝑖𝑠 𝑚𝑖 𝑑𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑢𝑟 𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝑀𝑖 𝑠𝑒𝑑𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑎𝑏𝑒𝑙𝑙𝑜,𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑜𝑙𝑡𝑎́ 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑝𝑜𝑐𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎.𝑈𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑑𝑢𝑡𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑒 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑙𝑖 𝑎 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑖.𝐿𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡𝑎́ 𝑐ℎ𝑒 𝑎 𝑚𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎𝑣𝑎 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎,𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜́ 𝑎 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑟 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑐𝑖𝑛𝑡𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑑𝑒.𝐸𝑟𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝐵𝑒𝑙𝑙𝑒𝑓𝑢𝑖𝑙𝑙𝑒.
𝐶𝑎𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑒𝑎𝑙𝑖 , 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑖 𝑒 𝑎𝑚𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎.𝐶𝑎𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑟 𝑑𝑖 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎́ 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑢𝑖.𝐸𝑟𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑒𝑟𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑎,𝑑𝑜𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒.𝑀𝑎𝑚𝑚𝑎 𝑚𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎,𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑖 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒.......

Finalmente il mio nome viene pronunciato dalle labbra della donna dal lungo vestito verde, così mi incammino verso lo sgabello e quindi anche verso il tavolo dei professori.

Mentre cammino sento gli sguardi di parte della sala addosso, mi ha sempre dato fastidio essere guardata, forse proprio perché a Beauxbatons quelli che ricevevo non erano per nulla piacevoli. Quegli sguardi lí erano indagatori e sopratutto giudicatori ma in questo caso qui ad Hogwarts sembravano solo di pura curiosità.
Odio essere guardata perché credo che gli sguardi altrui possano analizzarmi fino all'ultima vertebra e scovare tutti quelli che io definisco difetti.
Arrivo di fronte allo sgabello e mi acomodo.
La professoressa mi pone sulla testa quel cappello logoro che aveva dato inizio alla cerimonia di smistamento con una simpaticissima canzone nella quale citava le qualità di ogni casa. Appena il cappello sfiora il mio capo sento come una strana energia espandersi in me, é come se ci fossero tante bollicine che ribollono sotto la mia pelle. Sento una voce invadermi la testa e capisco che proprio in questo momento il capello sta cercando di comprendere le mie caratteristiche per smistarmi nella casa perfetta per la mia personalità.
Nel mentre il cappello svolge il suo lavoro, io scruto la sala piena di tavoli ricchi di studenti.

Mi soffermo su un tavolo in particolare quello dei Giallo-rossi, osservo ogni singola persona con occhi pieni di curiosità , finché questi ultimi non incontrano un paio di iridi color nocciola più chiari dei miei, rimango incantata da quegli occhi ma anche da chi li possiede, sembra un ragazzo così timido ma anche con un cuore da leone. Sposto il mio sguardo  dal ragazzo dagli occhi nocciola e noto accanto a lui altri tre ragazzi tutti con caratteristiche diverse che non faccio in tempo a cogliere poiché la voce che mi pervadeva la testa si ferma per un attimo e subito dopo esclama...

Cappello Parlante:Mmh... ci sono... TASSOROSSO.



me:
Hiiii, mi scuso per il ritardo ma siamo a maggio e ciò vuol dire interrogazioni e verifiche a go go... ma tralasciando ciò voglio dirvi che per quanto riguarda lo smistamento di beauxbatons ho cercato informazioni su internet e questo è quello che sono riuscita a trovare... e nulla grazie per leggere la mia storia e al prossimo capitolo. Muah.
p. s. spero non ci siano errori nel caso segnalateli zauu
Buonanotte o anche buon giorno❤️

𝑬𝒈𝒐 𝒔𝒖𝒎 𝒒𝒖𝒊 𝒔𝒖𝒎| 𝑹𝒆𝒎𝒖𝒔 𝑳𝒖𝒑𝒊𝒏Where stories live. Discover now