ᴘᴀʀᴛᴇ ǫᴜᴀʀᴛᴀ || 17 • 𝑨𝒍𝒅𝒊𝒍𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒔𝒄𝒉𝒆𝒓𝒂

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Aprì gli occhi con calma; la stanchezza che ancora appesantiva le proprie palpebre, assai difficili da tenere aperte.
Fu naturale e leggero: sfarfallò le ciglia, osservando l'undercut che aveva di fronte e i capelli corti che cadevano verso il basso, un po' arruffati.
Strinse a sé quella persona, scorrendo lentamente il palmo lungo il suo torace e ispirando il suo odore, cercando una posizione un po' più confortevole. Un lungo sbadiglio silenzioso abbandonò le sue labbra, assieme al torpore che il caldo e profondo riposo gli aveva lasciato. Vide un segno su quella pelle, era rosso, quasi viola, dalla forma indefinita e curiosa. Lo osservò a lungo, colto da un impulso improvviso: vi poggiò la punta del naso sopra, poi le labbra, agitando la coda sotto le coperte con pigrizia... ma poi, sgranò gli occhi.

Percepì distintamente il suo corpo privo di vestiti, fu così che realizzò tutto in breve tempo, destandosi veramente dal sonno appena trascorso. Poggiò prima il gomito e poi la mano sul futon, sollevandosi lentamente per guardarsi attorno. La coperta scivolò giù lungo il basso ventre, allora sentì la pelle rabbrividire per qualche istante, ora sensibile all'aria fredda della stanza. La prima cosa che fece fu stiracchiarsi, le ali gli dolevano terribilmente, erano rimaste schiacciate sotto il peso della propria schiena per chissà quanto tempo.

Dopo essersi leggermente ripreso, notò la luce mattutina che attraversava la finestra, i raggi bianchi che oltrepassavano il vetro e lasciavano intravedere nell'aria le piccole particelle di polvere. La stessa luce che illuminava il drappeggio delle coperte e gli scaldava i piedi con gentilezza, infine quella che illuminava il suo corpo nudo, non più vergine e immacolato.

Il suo sguardo cedette a sinistra.
Levi dormiva, beato, accanto a lui. Gli occhi chiusi con dolcezza, il respiro leggero, il corpo parzialmente nascosto dalle coperte ed i capelli neri disordinati sul piccolo cuscino. Aveva un fascino, mentre dormiva, che non sapeva spiegarsi. Sembrava diverso con quel viso rilassato, innocuo, minuto e fragile; tutto l'opposto di quando era sveglio. Da quella visuale gli appariva così piccolo, gli dava l'impressione di trovarsi di fronte a qualcosa da proteggere, qualcosa di prezioso.

Un silenzio tombale accompagnò la sua contemplazione, interrotto solo da alcuni rumori ovattati provenienti dall'esterno: cinguettii, chiacchiere, porte che sbattevano e quant'altro. Si lasciò cadere sul futon con accortezza, l'ultima cosa che voleva era svegliare l'altro, ma per fortuna sembrava essere talmente stanco da non averlo sentito.

Sperò in qualcosa che lo facesse rinsavire, qualcosa che potesse rispolverare il suo buonsenso, rimasto sepolto sotto la passione, ora sedata. Da una parte era sollevato e orgoglioso di sé come mai prima di allora, dall'altra provava paura. Aveva commesso una delle azioni più folli che avesse mai avuto l'ardire di scegliere, e se ne pentiva. Aveva cavalcato l'onda della spavalderia, ma ora che era caduto in mare non sapeva più come risalire.

Chissà... chissà cosa sarebbe successo ora.

Sfarfallò le palpebre prima di avvicinare le dita al viso e rimuovere un ciglio dall'occhio. Ormai quel che era stato fatto non poteva essere cambiato, lo sapeva.

🌤️

Camminavano senza fretta, guidati dalla naturalezza dell'ambiente. Poco oltre le porte di Zambrick la natura era rigogliosa, magnifica e splendente: Ninfee di ogni tipo adornavano i laghetti che costeggiavano il viale, incorniciati da margherite rosse e gialle, radunate a piccoli gruppi.

Erano tutti particolarmente sereni rispetto al clima oppressivo che aveva caratterizzato i giorni precedenti. Era come se Zambrick avesse lavato via i problemi, le fatiche, le emozioni negative, ogni cosa.
La vita pareva sorridere loro, palesando la sua gioia attraverso i raggi del sole che scostavano le nuvole docilmente, illuminando il cammino.
Eren, in testa al gruppo, passeggiava lentamente, il viso rivolto al cielo con una spensieratezza tale da sorprendere chiunque.

𝔗𝔥𝔢 𝔅𝔯𝔞𝔫𝔡Where stories live. Discover now