Capitolo 14.⚽️

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Ed ecco che qualche ora più tardi qualcuno bussa alla porta.
<<Sii?>>dico allo stremo delle forze.
<<Sono Sophia, posso?>>non aspetta la mia risposta che si precipita in camera.
<<Potevi almeno aspettare la mia risposta.>>
<<Stai meglio?>>si avvicina preoccupata poggiando una mano sulla mia testa, con tutte ste carezze mi stanno facendo sentire un cane.

<<Si, cioè credo di stare meglio.>>mi massaggio un po' le tempie e decido che dopo ore passate a poltrire fosse l'ora di alzarsi.
Sophia mi regge e quando arrivo davanti allo specchio per poco non urlo.
Sono uno scempio.
Con la benda in testa sembro un pirata.

<<Sei uno splendore Mad.>>
<<Grazie Soph tu si che sai mentire!>>
<<I ragazzi ti stanno aspettando, mi hanno chiesto tutti come stessi.>>
<<Davvero?Mi sento importante.>>
<<Si, erano tutti preoccupati, ah è arrivato anche tuo padre è insieme a loro.>>

<<Ok, allora facciamo che mi dò una sistemata e scendo, ci vediamo nel salone.>>l'abbraccio e decido di darmi da fare.
Qualche minuto dopo sono già in salone e i ragazzi si precipitano da me, la fama potrebbe darmi alla testa.
Dopo aver rassicurato tutti che stessi bene papà mi stringe in un forte abbraccio.

<<Mi allontano per un giorno e guarda cosa ti succede!Stai meglio?>>
<<Si papà sto bene davvero!Non ti preoccupare.>>
<<Tanto da venire al lavoro questa sera?>>
<<Beh, io credo di sentirmi ancora un po' male in realtà..>>tutti scoppiano a ridere e mi fanno spazio su uno dei divanetti messi a ferro di cavallo.

<<Allora io vado amore, ragazzi se volete passare al locale fate pure.>>
<<Credo che staremo con l'infortunata oggi, grazie signor Enea.>>risponde Insigne.
<<Potete chiamarmi Enea ragazzi, vi saluto!>>

Quando si allontana ho lo sguardo di tutti addosso.
<<Beh?>>dico, allora ragazzi ho fatto del mio meglio per cercarmi di darmi una sistemata se sembro ancora uno zombie non è colpa mia, forse dovrei aggiungere anche questo?
Ma opto solo per il "beh".
<<Adesso vieni con me tu, andiamo, qualcuno ti deve delle scuse.>>Nicolò si alza e mi afferra il braccio, con molta delicatezza come se oltre alla testa mi fossi rotta anche le ossa.

Quando ci troviamo accanto alla piscina mi tornano in mente alcune immagini di oggi pomeriggio, aaah voglio dimenticare tutto!
E solo adesso mi ricordo della figuraccia con Matteo!
Ecco perché non aveva fatto altro che fissarmi.

Arriviamo davanti ad un gruppo di ragazzi e due ragazze, quando ci vedono arrivare uno di loro si alza venendoci incontro.
È alto, moro e occhi verdi, fisico mozzafiato come tutti i ragazzi qua ad Ibiza d'altronde.
<<Ei, scusa davvero per oggi.>>
<<Tranquillo, hai solo rischiato di uccidermi.>>
Lui accenna una risata.

<<Però hai un ottimo senso dell'umorismo quindi suppongo che stai bene, io sono Joshua comunque.>>mi porge la mano e gliela stringo.
<<Si sto bene, l'avrò ripetuto così tante volte oggi..io sono Madeline.>>accenno un sorriso.
<<Beh, hai da fare stasera?>>
<<Beh in real->>
<<Beh, sta ancora un po' scossa, sai d'altronde una pallonata in testa è dura.>>è Nicolò a rispondere al mio posto.

<<Oh, capisco, allora Madeline mi lasceresti il tuo numero, per sapere come ti senti.>>
<<Certo suppongo che sia per quello.>>commenta Nicolò a bassa voce.
<<Hai detto qualcosa?>>aggiunge Joshua.
<<No no, beh io vado, ci vediamo dopo.>>dice Nicolò per poi andarsene.

<<Allora, me lo lasci il tuo numero?>>

⚽️⚽️⚽️
Eccomi ragazze!🤍
Chissà cosa avrà combinato il nostro Nicolò..🤭

AMNESIA / NICOLÒ BARELLA Where stories live. Discover now