Capitolo 84.⚽️

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Raggiungiamo la gelateria di sempre.
Io prendo un cono con vaniglia e nutella,
lui fragola e gianduia.
Ci sediamo su una delle tante panchine,
l'aria fresca mi colpisce in pieno viso e non posso che bearmi di questo momento,
un gelato ci voleva proprio.
L'ultima volta sono stata qua con Nicolò,
ed era quando cercavo di far mettere insieme lui e Sarah.
Non è possibile che tutto mi faccia pensare a lui.

<<Mad?>>
<<Mh?>>mi volto di scatto verso Alex,
mi ero persa nei pensieri e non lo stavo ascoltando.
<<È la terza volta che ti chiamo, tutto apposto?>>
<<Si!Tutto bene!>>
Sono una grandissima bugiarda.
Però mento bene.

<<Sei sicura?Ti conosco fin troppo bene e dal tuo faccino capisco che qualcosa non va.>>
Scherzavo.
<<Davvero va tutto bene.>>cerco di convincere più me stessa che lui.
<<C'entra ancora il calciatore?>>
<<Si chiama Nicolò e no, non c'entra, possiamo non parlare di lui?>>
Alex si sporge in avanti e con il cucchiaino ruba un po' del mio gelato.
<<Te l'ho detto che ti farà soffrire.>>
Decido di stare zitta,
perché aveva ragione.
È proprio andata così.

Quando torniamo sono ormai le 6:00,
sono stanca morta,
Alex mi lascia proprio sotto casa e poi riparte a tutta velocità.
Salgo in camera e mi butto sul letto,
credo che mi concederò almeno 10 ore di sonno.

Il giorno dopo dei colpi alla porta mi fanno svegliare di soprassalto.
Sono le 9:00 per l'esattezza e quando vado ad aprire la porta mi ritrovo davanti Nicolò,
ha le braccia conserte e dallo sguardo sembra furioso.
Entra in casa come una furia,
si siede sul divano e mi guarda.
Fai pure come se fossi a casa tua.

<<Allora?>>
<<Allora cosa?>>
Aggiusto i capelli allo specchio e mi metto davanti a lui,
aspettando che mi spieghi cosa ci faccia qua.
<<Mi spieghi cosa ci facevi ieri con Alex?>>
<<Ci segui per caso Nicolò?>>
<<Non sto scherzando Mad.>>è serio,
credo di conoscerlo bene ormai.

<<Mi spieghi una cosa tu invece?Perché devo darti spiegazioni?>>
Non capisco perché mi chieda sempre spiegazioni.
<<Non ti riconosco più Mad, ma sei quella di sempre?>>
<<Mh si, sono sempre io a quanto pare.>>
È nervoso,
sbatte un pugno sul tavolo in legno e mi guarda.

<<Alex ha un piano, ma lo scoprirò.>>
Non riesco neanche a rispondergli che si precipita fuori casa.
Si sta solo facendo tante paranoie.






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Buongiorno ragazzeee!🦋

AMNESIA / NICOLÒ BARELLA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora