Capitolo 81.⚽️

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Lei si avvicina ulteriormente afferrandomi la mano.
<<Mad..mi dici che è successo?>>
Non ho le forze di parlare però sento che mi devo confidare con qualcuno.
<<A quanto pare Nicolò ha una figlia..>>
Lei si allontana di scatto mettendo le mani davanti alla bocca.
<<C-cosa?Con Sharon?>>
<<Si con lei.>>
<<Ma..è impossibile.>>

<<Beh loro due stavano insieme, non mi sembra tanto impossibile.>>
<<Si ma..non ti sembra strano che lei sia venuta qua 5 anni dopo?>>
In effetti,
è strano.
Ma avrà avuto i suoi motivi.
<<Non lo so..avrà avuto i suoi motivi, adesso sono andati a fare il test di paternità, vedremo..>

Lei si passa una mano tra i capelli e mi guarda con la coda dell'occhio.
<<E se-..>>
<<Se è il padre finirà qua, credi che vorrà ancora stare con me?>>
Lei resta zitta, incrocia le gambe e guarda davanti a sé.
Io invece non riesco a stare ferma,
cammino da una parte all'altra della stanza,
ho paura.

Quando ormai è sera e anche Sophia torna in hotel di Nicolò nemmeno l'ombra.
Sblocco il cellulare,
non ho nessuna chiamata persa,
nessun messaggio.
Non faccio altro che accende il telefono,
sperando in una notifica.

Sono le 23 quando qualcuno bussa alla porta.
Credo di essermi addormentata sul divano,
mi aggiusto i capelli e vado ad aprire la porta.
Nicolò è appoggiato allo stipite,
ha lo sguardo basso.
<<Nicolò?>>
<<Mad..vieni un attimo?>>
Afferro la felpa e decido di seguirlo,
mi porta accanto alla piscina e mi fa cenno di sedermi.

Un singhiozzo mi fa voltare verso di lui.
<<Nicolò?Allora?>>la voce mi trema,
ma cerco di calmarmi.
<<Mad..sono io suo padre.>>scoppia a piangere,
le mani tra i capelli e lo sguardo basso.
Nonostante avessi la felpa inizio a tremare
e quando sento il viso bagnato capisco che non è la pioggia,
senza accorgermene avevo iniziato a piangere.

Lui si volta e mi afferra le mani.
<<Sono scioccato anche io..ascoltami, questo non significa ch-..>>
<<Nicolò, per me, anzi per t-tua figlia per la tua ragazza, è meglio che finisca qua tra noi.>>non so con quale coraggio riesco a dirlo,
lui mi guarda incredulo.
Non volevo neanche io che finisse così.
<<Stai scherzando Mad?>>
<<Ascoltami, tua figlia ha bisogno di te ok?Tanto te ne andrai, ti dimenticherai di me, è meglio così.>>
Lui lascia le mie mani,
altre lacrime gli rigano il viso ma non riesco a guardarlo,
non riesco vederlo soffrire.

<<Papà!Mi avevi promesso che avremmo giocato a nascondino!Andiamo!>>la bambina si avvicina afferrando Nicolò per la mano,
lui si asciuga le lacrime in fretta e le sorride.
<<Si, arrivo!>>
Poi si avvicina a me.
<<Stai piangendo?>>mi asciugo in fretta le lacrime e fingo un sorriso.
<<No, certo che no!Dai adesso vai con tuo papà a giocare!>>
Lei si avvicina e mi mette tra le mani un orsacchiotto.
<<Tieni, quando sto male lo stringo al petto e tutto il dolore passa.>>

Questa frase fa aumentare la mia voglia di piangere.
Afferro il pupazzo e lo stringo forte,
illudendomi che questo possa calmarmi.
<<Ti ringrazio, sei molto gentile!>>le dò un buffetto sulla guancia,
poi lei afferra la mano di Nicolò.
<<Noi andiamo a giocare, ciao ciao!>>mi saluta con la manina,
Nicolò invece mi guarda senza proferire parola.
E infondo è normale che sia così.

Resto accanto alla piscina per qualche minuto,
piango a dirotto e stringo al petto l'orsacchiotto di Chanel.
Infondo non è colpa sua,
in realtà non è neanche colpa di Nicolò,
neanche di Sharon,
questo era destino,
mi ha fatto capire che non siamo fatti per stare insieme.








⚽️⚽️⚽️
Io non dico niente.🥲

AMNESIA / NICOLÒ BARELLA Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt