Capitolo 51.⚽️

5.7K 211 64
                                    

Alla fine scopro che il film che stava tanto aspettando Nicolò è uno d'azione,
non impazzisco per questo genere di film però sempre meglio di un horror.
Lui in realtà non sembra tanto attento, giocherella con i bottoni della camicia e di tanto in tanto si volta verso di me.

L'unica cosa bella del cinema,
a meno che tu non vada a vedere un film che aspetti da anni è abbuffarsi di popcorn e coca cola ed è quello che sto facendo proprio adesso.
Ovviamente cerco di masticare con calma ma la verità è che non ho cenato perché ero troppo presa a pensare a cosa sarebbe successo oggi.

<<Ti sta piacendo il film?>>mi chiede lui dopo qualche minuto.
<<Non è il mio genere però...>>
<<Shhhhh!>>qualcuno tira un calcio alla mia sedia e mi volto di scatto.
Un bambino occhialuto mi fa cenno di stare zitta e io lo guardo male,
ma insomma,
i bambini d'oggi.

<<Stavo dicendo...è carino.>>
Altri calci sulla sedia,
data la mia pazienza potrei farlo fuori.
<<Shh puoi stare zitta?>>sgrano gli occhi.
Che mostriciattolo maleducato.

<<Ma insomma!Questo non è un film per bambini!>>dico cercando di farmi sentire dal fratello che sta accanto a lui senza proferire parola.
Mezz'ora dopo siamo sbattuti tutti e 4 fuori dal cinema.

<<È solo colpa tua!Adesso come continuerò il mio film.>>piagnucola lui.
<<Oh!Che peccato!>>
<<Eric?>>dice il fratello avvicinandosi, stava parlando con la sicurezza.

<<Papà!Dille qualcosa!>>
Papà?
Questo è più giovane di me.
<<Oh..si, scusami è che a volte è insopportabile.>>dice lui rivolgendosi a me.
<<Ma papà..>>
Il padre ha dato ragione a me,
tiè.

Lui mi fa la linguaccia e corre nella sala giochi.
La bambina che è dentro di me vorrebbe raggiungerlo e fargliela pagare ma decido di stare zitta.
<<Ok, forse stavo parlando un po' troppo forte..ecco il mio tono di voce è così.>>dico sdrammatizzando,
perché in fondo,
ma forse in fondo,
il bambino aveva ragione.

<<Oh no assolutamente, cioè avevi un tono normale, si può sapere come ti chiami?>>
Nicolò alza gli occhi al cielo e mi afferra la mano.
Che c-cosa?
Resto immobile a guardare le nostre mani.
<<Scusaci, ma adesso dobbiamo proprio andare.>>

Appena fuori lui lascia la mia mano.
<<Scusa, dovevo..è già tardi.>>finge di guardare l'orologio.
<<È tardi?Sono le 22..>>
<<Ok non sono bravo a inventare scuse.>>
Non sto capendo.
<<Cioè?>>
<<In realtà mi stavo annoiando, non so perché ti abbia detto questo..vabbè dimentica quello che ho appena fatto.>>sembra che se la sia presa ma di scatto si volta verso di me rivolgendomi un sorriso.

<<Hai fame?>>
<<Beh ecco..può essere.>>sorrido a mia volta.
<<Pizza?>>
<<Pizza.>>

Optiamo entrambi per una pizza margherita,
la mia preferita,
semplice e deliziosa.

<<Ti piace?>>
<<È ottima.>>dico io dando un morso a questa bontà.
Ma di colpo mi ricordo di Sarah.
Questa è l'ultima sera per fargli mettere insieme.

La strada dista circa mezz'ora e fortunatamente ad entrambi piace camminare quindi decido di farmi avanti.
<<Beh?Sarah?>>
<<Mh?Cosa?>>inarca un sopracciglio voltandosi verso di me.
<<Come va con lei?>>
<<Me l'hai già chiesto..e io ti ho detto se potevamo non parlare di lei.>>

Già.
Però sono obbligata,
quindi non appena siamo quasi vicino all'hotel mi butto.
<<Secondo me stareste benissimo insieme!>>
<<Eh?Parli ancora di Sarah..?>>
<<Si!Cioè secondo me siete fatti l'uno per l'altra.>>
Sto dicendo un casino di bugie.

Lui si ferma di scatto,
alza lo sguardo verso di me e mi afferra le mani.
<<Non può essere, non ci metteremo mai insieme.>>
Cosa?
No,
sta rovinando tutto.

<<Perché no?Ti consiglio di provarci.>>
<<Davvero lo vorresti?>>
<<Credo che lei stia aspettando solo quello.>>
<<Beh..mi spiace ma io e lei non potremmo mai stare insieme.>>
<<Perché?>>lui mi avvicina ancora a lui.
Il vento che scompiglia i suoi capelli e
le labbra serrate lo rendono dannatamente attraente.

Cerco di ricompormi facendo un sospiro.
<<Perché..>>
Questa volta si avvicina alle mie labbra.
Il cuore inizia a battere all'impazzata,
sento caldo tanto caldo.

Quando sta per far combaciare le nostre labbra sono costretta a scansarmi,
riesco a leggere la delusione nei suoi occhi.
Sono sul punto di scoppiare a piangere.
Lo lascio lì,
con le labbra semi aperte e lo sguardo perso.








⚽️⚽️⚽️
Piango oceani.😩😩😩😩

AMNESIA / NICOLÒ BARELLA Where stories live. Discover now