Capitolo 63.⚽️

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Ma la fame inizia a farsi sentire verso le tre del mattino.
Con delicatezza mi precipito fuori dalla tenda per non svegliare Soph che sta russando beatamente.

E adesso cosa mangio?
Cerco di camminare piano per non svegliare nessuno,
e sto attenta a dove metto i piedi.
Fuori c'è vento e riesco a percepire il fruscio delle foglie,
ma quando sento nuovamente dei passi capisco che è solo la mia immaginazione.

<<Avanti!Cosa posso mangiare?>>parlo tra e me e me mentre rovisto tra i bagagli.
<<Mad?>>metto la mano sul petto e balzo dallo spavento, potrei morire.
<<Nicolò?>>mi chiedo come faccia questo ragazzo ad essere dappertutto.

<<Cosa ci fai di nuovo qua?>>dice prendendo posto su un tronco.
<<Beh io..ho fame, ma non trovo nulla.>>ammetto, stavo cercando da buoni minuti ma neanche l'ombra di qualcosa di commestibile.
Lui si avvicina accendendo la torcia.
<<Ecco, qua è rimasta della carne.>>dice puntandola addosso ad un contenitore.

Lo ringrazio e afferro la carne poi mi siedo su un tronco e inizio a mangiare.
<<Beh piuttosto tu cosa facevi fuori?>>dico spezzando il silenzio.
Lui mi stava già guardando,
Mad mastica con calma per favore.
<<Non riuscivo a dormire.>>
<<Ma sei un vampiro per caso?>>lui accenna una risata e torna a guardarmi.
Ok mi sento leggermente in imbarazzo.

<<Un giorno di questi mi farai venire un infarto.>>dico bevendo un sorso d'acqua.
Lui non dice niente, si stende e osserva il cielo.
Non so con quale coraggio mi avvicino a lui e faccio lo stesso.
Lui si volta verso di me e accenno un piccolo sorriso.

<<Allora..sei felice con Sarah?>>dico io però me ne pento subito dopo, mi mordo l'interno della guancia aspettando la sua risposta.
Che non arriva.
Si mette a sedere e guarda davanti a sé.

Fingo un colpo di tosse,
forse dovevo stare zitta.
O forse devo solo farmi valere.
Quindi decido di porgli nuovamente la domanda.

<<Perché lo vuoi sapere?>>
<<Così..era una semplice domanda.>>
<<Beh, io potrei farti la stessa domanda, ti piace Alex?>>
<<Eh?>>sgrano gli occhi voltandomi verso di lui.

<<Era una semplice domanda.>>ripete le mie stesse parole e fa per alzarsi ma d'istinto lo afferro per la mano.
Ma la sfiga vuole che inciampi su una pietra,
in pochi secondi mi ritrovo tra le sue grandi braccia.

Lo osservo in silenzio,
vorrei baciarlo.
<<Ti ho salvata di nuovo.>>dice lui non spostandosi di un centimetro.
<<L'avrebbe fatto chiunque altro.>>mi prendo gioco di lui e accenna un sorriso.

<<Non credo.>>si avvicina al mio orecchio sussurrando queste due parole che mandano in tilt il mio cervello.
Sto morendo di caldo.
Quando torno dentro la tenda non faccio altro che pensare a lui,
per tutta la notte.




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Aaaaaaaaa😩🦋

AMNESIA / NICOLÒ BARELLA Where stories live. Discover now