-Capitolo 6-

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T/N's pov

Lui si addormentò dopo poco tempo, menomale che è stanco, almeno mi sento più al sicuro.

<<Io... >> disse mettendosi a pancia in su, perciò mi girai.

Stava dormendo, ma aspetta, parla nel sonno?

Oh questo sarà divertente.

<<No, perfavore>> inizió a dire rigirandosi.

<<smettila! Lasciami stare!>> continuó.

Ma che sta succedendo?

<<Isabel? Furlan?>> chiese.

<<No, non lasciatemi!>> continuó a parlare da solo.

Sta sognando a quanto pare, ma cosa sta sognando?

Si sveglió nuovamente di soprassalto, e poi si mise come la prima volta, le mani tra i capelli, e io feci finta di dormire.

<<Cazzo... >> sussurró, e potrei giurare di sentirlo singhiozzare.

<<T/N?>> chiese degnandosi di chiamarmi col mio nome.

<<Sei qui, grazie al cielo>> disse sospirando.

<<So che stai dormendo ma preferisco specificare, che ho... >> inizió.

<<Un disperato bisogno di qualcuno che stia vicino a me, e mi vai bene pure tu>> disse mettendomi una mano sul fianco.

Poi la portó sul mio stomaco e si mise dietro di me, stringendomi a lui.

<<Sono così patetico>> sussurró, e poi non disse più nulla per altri cinque o sei minuti.

Sta dormendo forse.

Guardai con la coda dell'occhio, e sì, stava dormendo, chissà cosa stava sognando di così terribile.

Poi non gli faceva schifo toccarmi fino a dieci minuti fa?

Lasciai perdere tutto, e mi addormentai anche io, spero solo si ricordi cos'è successo.

Il giorno dopo era seduto ai piedi del letto, con indosso l'uniforme nazista.

<<Oi>> disse guardandomi.

<<Giorno.... >> dissi con la voce impastata dal sonno, e i capelli che non volevano collaborare.

<<Dio, sei inguardabile in queste condizioni, torna a casa>> disse sbuffando.

<<Che delicato>> sussurrai andando verso la porta.

<<ti ho sentito>> mi fece notare

<<Bene!>> risposi uscendo sbattendo la porta.

<<Che antipatico!>> esclamai.

<<ti ho sentito di nuovo>> affermó, mi fa impazzire questo pezzo di merda!

Peró devo a questo pezzo di merda il fatto che mi sta dando soldi.

Forse dovrei uscire con i miei amici, la solitudine mi manderà alla testa prima o poi.

Andai a casa e telefonai a Mikasa, Armin e Eren, e ci organizzammo per incontrarci vicino al parco.

<<Hey ragazzi!>> esclamai correndo verso di loro in ritardo come al solito.

<<T/N, sei in ritardo di cinque minuti e trentasette secondi>> disse Mikasa incrociando le braccia.

<<nuovo record!>> esclamai sorridendo.

<<Sei incredibile>> disse Eren ricambiando il sorriso.

Andammo a fare una passeggiata, finché ad Eren non venne un'idea.

<<Oh ragazzi! Avete presente la notizia del nazista?>> chiese il castano.

<<conoscendoti so dove vuoi arrivare, ma spero di essermi sbagliato>> disse Armin.

<<Andiamo a vedere se lo troviamo nel bosco!>> esclamò con un sorriso a trentadue denti.

<<Eren, non fare lo stupido come al solito, tua mamma non vuole>> disse la corvina.

<<Dai, ma secondo voi c'è davvero? Che cazzata>> sussurró l'ultima parte.

<<Ma no Eren, facciamo qualcos'altro, sono sicura che non c'è, perderemo solo tempo e poi non ci orientiamo bene>> dissi.

<<Per una volta concordo con lei>> affermó Armin.

<<Ha parlato Miss sembra che ho preso la scossa e Mister mi scambiano per femmina>> disse per provocarmi.

Eren sapevo che io alle provocazioni non resistevo.

<<ah sì?! Andiamo! Ti faccio vedere io chi ha paura!>> esclamai 

Mikasa sbuffó, e con un Armin titubante, andammo nel bosco.

Dai quante probabilità ci sono che ci sia Levi, e più importante che si faccia vedere.

Sentì la ricarica di un fucile, dietro di noi, non è un buon segno.

<<Chi siete>> chiese una voce fin troppo familiare.

Beh, almeno da ieri ha imparato a parlare norvegese agli estranei, e non tedesco!

<<Aspetta, ragazzina?>> chiese lui.

Cazzo!

<<Leevi! Ciao!>> dissi girandomi imbarazzata.

<<Lo conosci? Possiamo girarci? Perché sai, ho un fucile puntato alla nuca da un pazzo!>> esclamò Eren.

<<Sono dei tuoi amici? Li conosci almeno? Che ci fai qui? Perché non sei da sola? Sono venuti ad aiutarti? Mi hai davvero denunciato?!>> chiese urlando all'ultima domanda.

<<calma calma! Vedi... >> dissi cercando di trovare una spiegazione.

<<Aspetta, denunciato?>> chiese Eren girandosi facendo girare anche Armin e Eren.

<<Il nazista!>> esclamarono terrorizzati all'unisono.

<<Allora, posso spiegare, a tutti e quattro>> dissi forzando una risata.

<<Se non mi togli quel fucile dalla faccia giuro che ti prendo a pugni>> disse Mikasa.

<<amerei vederti provare, ma non ne ho voglia, sparisci, hai portato i tuoi amici delle elementari?>> chiese guardando Armin.

<<Ti ammazzo!>> esclamò Mikasa tirando fuori un pugnale.

Lui sospiró, era davvero più scocciato del solito.

Lui le diede cinquanta corone norvegesi (quasi sei dollari) e lei rimase stupita.

<<comprati qualcosa di carino, ma stai zitta perfavore, mi stai scocciando>> disse senza guardarla.

<<allora, tornando a noi due, devo fucilarli?>> chiese.

<<No!>> esclamai.

<<T/N, spiegaci subito cosa sta succedendo>> disse il biondo titubante.

<<Va bene va bene, vi dirò tutto, ma non dovete dire nulla, avete capito?>> chiesi e loro annuirono.

Angolo atroce

EEEEH SI AGGIUNGE GENTE! Ma fatevelo dire, vi conoscete da un giorno e mezzo e già vi siete fatti sgamare.

Amami Prima Che Mi Trovino ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now