-Capitolo 20-

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Levi's pov

Io la abbracciai, e poi appoggiai le mie labbra alle sue, e le misi le mani tra i capelli.

Le feci appoggiare la schiena al materasso, e schiusi leggermente le labbra.

<<Sai, non credevo che qualcuno di terribile come me potesse essere amato da te>> ammisi staccandomi.

<<Levi, tu sei perfetto così come sei, insomma, tu non volevi fare quello che hai fatto, ci scommetto tutto quello che vuoi>> disse.

Iniziai a piangere, cos'ho fatto di così speciale per meritarmi questo?

Lei mi mise le mani sulle guance, e mi asciugó le lacrime coi pollici per poi darmi un bacio a fior di labbra.

<<ti ringrazio, davvero, grazie, grazie>> continuai a ripetere, e piansi ancora più di prima.

Sei l'unica persona che mi ha voluto bene per davvero, e l'unica a cui voglio bene per davvero.

Mio zio mi ha abbandonato da un pazzo, di mia madre ho davvero pochi ricordi e anche sfocati, Hitler mi ha rovinato la vita, i soldati tedeschi mi hanno distrutto come persona, Isabel e Furlan non hanno fatto il minimo sforzo per capirmi, mi hanno insultato come tutti.

Lei mi abbracció, non riuscirò mai a ripagarla abbastanza.

<<Tu sei pazza>> dissi sorridendo tra le lacrime.

<<Beh, se essere pazzi significa amarti, allora sono felice di essere pazza>> disse guardandomi negli occhi.

Io la baciai di nuovo, e poi sorrise.

Mi baciò, e le tolsi la maglia, stringendola a me.

Non mi interessa nulla del passato, non mi interessa degli abusi che ho subito, non permetterò ad un pezzo di merda di rovinarmi la vita.

Approfondì il bacio, e fece scorrere le sue mani sul mio corpo, fino ad arrivare a metà della schiena, per poi portarle al petto.

<<Sei davvero sicura?>> chiesi staccandomi per mancanza di fiato, come lei.

<<Sì Levi>> disse sorridendo.

Io spensi la luce, e mi misi sopra di lei, continuando a baciarla.

Adesso non sto pensando a nulla se non a me e a lei, non mi interessa delle conseguenze, io voglio stare bene, e voglio che lei stia bene.

Mi interessa che ci conosciamo da poco più di due settimane? No, io la amo.

Le tolsi il reggiseno buttandolo per terra, e poi le misi le mani sul seno, e lei si morse il labbro inferiore.

Le baciai il collo, e lei mi graffió la schiena.

<<Posso?>> chiesi arrossendo, non volevo farle del male.

<<Non chiederlo nemmeno>> disse accennando un sorriso, e io ricambiai.

Le lasciai un leggero segno sul collo, ma poi lo marcai, e feci lo stesso in altri punti poco visibili, ma sarebbero andati bene.

L'amore è una cosa stupenda.

Mi faceva male la schiena a causa di quello che stava piacendo, ma era quasi quasi piacevole.

Io la guardai negli occhi, e volevamo entrambi la stessa cosa, perciò le diedi un altro bacio.

Entrai dentro di lei, e si aggrappó alle mie spalle, facendosi scappare un gemito.

<<T-T/N...>> sussurrai gemendo il suo nome.

Lei mi bació, e mi morse leggermente il labbro inferiore prima di staccarsi.

Iniziai con le spinte, all'inizio ero impacciato, e molto imbarazzato come lei, ma poi riuscimmo a prenderci la mano.

Nella stanza, c'era solo il rumore dei nostri corpi che si scontravano e dei nostri gemiti.

Le tenevo le mani sui fianchi, poi le passavo un dito lungo la colonna vertebrale, una linea profonda, pungente, in grado di farla sobbalzare e ignorare il suo dolore.

La spogliavo dell'anima ed era davvero nuda dentro di me. La sua pelle si fondeva con la mia, l'alito con la carne, e noi due non appartenevamo più a noi stessi, eravamo incollati al fluido che ci cresceva addosso.

Eravamo il sudore di tutti gli attimo infiniti che possiedono lo spazio, eravamo lingue a esplorare territori e infine orgasmi di anime intrappolate in una stanza, con un controsoffitto innamorato della sua assurda pretesa di essere cielo.

Profumavamo d'eterno, mentendo alla verità.

Ricorderò per sempre questa notte, e rimarrà intriso nel tempo, e nessuno potrà strapparmi questo odore di dosso, neppure se dovessi amare ancora dieci o cento persone.

Ci proveranno a cancellare quell'odore dal corpo, ma questo odore è il materiale su cui tutta la mia intera storia è stata scolpita.

Se qualcuno ci avesse sentiti, non mi sarebbe importato nulla, avrebbero solo capito quanto amo questa ragazza.

E quanto lei amava me, è fantastica.

Amando una persona si capiscono tante cose, con qualcuno di speciale al tuo fianco, la vita è migliore, e magari anche più facile, nessuno potrà mai negarmi il diritto di amare, e questa è una cosa bellissima.

Le accarezzai dolcemente la guancia, e le diedi l'ultimo bacio della nottata, per concluderla nel modo più dolce possibile.

<<Ti amo T/N>> dissi sorridendo, guardandola dritto negli occhi, mentre eravamo entrambi sul fianco.

<<Anche io ti amo Levi>> rispose con lo stesso sul sorriso.

Angolo atroce

Questo capitolo si sofferma più sulle sensazioni di Levi che sui fatti, perché è la prima volta che Levi viene amato per davvero, però io trovo sto Capitolo adorabileee

Fotine di Levi dai

Fotine di Levi dai

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Amami Prima Che Mi Trovino ❤︎Levi x reader❤︎Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt