-Capitolo 9-

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T/N's pov

<<comunque ho fame, vammi a prendere qualcosa, ucciderei per della pasta>> disse.

<<Che ne diresti di una pizza? Oggi la cucino con mia sorella>> dissi grattandomi la nuca.

<<Mhm, intanto ho trovato dei mirtilli qui vicino sai?>> disse estraendo un sacchetto da sotto il cuscino.

<<Mirtilli? Ma qui non ci sono mirti- Levi non mangiarli!>> esclamai prendendogli il mirtillo di mano buttandolo per terra.

<<Ma io ho fame>> disse seccato.

<<Ti porto del pane ok? E poi anche tre fette di pizza>> dissi.

<<Ok, però adesso non voglio che tu te ne vada>> disse, aspetta, che?!

<<Non capire male, solo che mi annoio e... La tua eccentricità mi incuriosisce>> disse Levi fulminandomi con lo sguardo.

<<Certo, e io ti credo>> sussurrai.

<<Hai detto qualcosa?>> chiese.

<<pfth, io? No! Comunque butta sti cosi, sono velenosi>> dissi buttandoli fuori dalla porta.

Io mi sedetti vicino a lui, ho sempre quella strana sensazione, mi mette timore, e non poco.

<<quindi ora che mi hai abbracciata... Siamo amici?>> chiesi sorridendo.

<<no>> rispose secco.

<<Nemmeno un pochino?>> chiesi.

<<No. >> disse nuovamente.

<<Pochino pochino?>> chiesi supplicandolo sorridendo.

Lui sospirò.

<<Forse un pó>> disse seccato.

Io lo abbracciai e lui mi diede due pacchette sulla schiena, mentre era davvero imbarazzato.

<<Ok ok ora staccati, mi hai già stufato con la tua compagnia>> disse mettendomi le mani sul petto allontanandomi.

Finché non realizzai una cosa.

<<Levi brutto pervertito togli quelle luride mani da lì!>> esclamai arrossendo.

<<Ma che ho fatto?>> chiese facendo il finto innocente.

<<Quelle mani te le taglio quando torno, ora me ne vado, ciao!>> dissi uscendo sbattendo la porta.

Levi's pov

Ma chi la capisce a quella, prima mi odia, poi dice che non sono cattivo, poi arrossisce, poi fa la stupida, e ora fa l'idiota.

Sbuffai, e mi addormentai dalla noia, letteralmente, non ho nulla da fare, perciò...

<<Levi?>> chiese Isabel, e io mi girai, c'erano lei e Furlan.

Sembravano davvero delusi, la loro espressione era così strana, di solito Isabel era sorridente ed agitata tutto il tempo, e Furlan calmo ma come Isabel, con sempre un sorriso.

Avevo l'uniforme nazista addosso, e il fucile sulla schiena.

<<Tu... Tu sei un nazista>> disse Isabel mettendosi le mani davanti alla bocca, stava piangendo.

<<No! Aspetta, lasciami spiegare, ti prego>> esclamai, avevo solo tredici anni, Furlan dodici e Isabel undici.

<<Cosa c'è da spiegare, sei un mostro!>> urlò la ragazza.

<<Tu mi disgusti!>> continuó Isabel.

<<no! Non lo sono! Furlan, tu mi credi, vero?>> chiesi sorridendo.

<<Non parlarmi, fai schifo>> disse il biondo.

Ad un certo punto sentì il rumore di un aereo, questo significa solo una cosa...

<<Isabel! Furlan! Seguitemi vi prego! Stanno per scaricare le bombe e conosco un posto dove nasconderci, un bunker!>> dissi.

Nonostante mi odiassero, loro erano gli unici che mi rimanevano, non potevo perderli.

<<Chi si fiderebbe mai di te?>> chiese Furlan.

<<Vi prego, vi spiegherò tutto!>> dissi.

Ad un certo punto il rumore di una bomba, e intanto vedevo molta gente correre.

<<Un nazista, prendetelo!>> disse un soldato nemico, e mi girai, stava correndo verso di me.

Mi girai di nuovo, e Isabel e Furlan stavano correndo tra la folla, era troppo tardi.

<<Mi dispiace... >> sussurrai.

<<Levi! Levi!>> disse T/N facendomi svegliare da quel terribile incubo.

Avevo le guance bagnate, stavo piangendo.

<<Levi, ma che succede?!>> chiese.

<<Io... Mi dispiace>> dissi singhiozzando, e mi girai dall'altra parte, ero ridicolo.

<<Ma che è successo? Sono arrivata che stavi piangendo!>> disse.

<<Smetti di fare la finta altruista nei miei confronti! Da un minuto all'altro non puoi pretendere di essere "mia amica">> esclamai.

<<Senti, lo so che fino a ieri ti insultavo dicendoti delle cose tremende, però dopo averti sentito parlare nel sonno, nonostante non abbia la minima idea di cosa hai sognato>> rispose sospirando.

<<Tu non mi conosci>> dissi guardandola.

<<allora aiutami a conoscerti>> affermó abbozzando un sorriso.

Dovrei davvero accettare il suo aiuto? Posso fidarmi? E se fosse una trappola?

<<Nonostante il tuo essere un pó apatico, tu sei sempre stato carino con me, in confronto a quello che ho fatto a te, beh, tranne quando ci siamo conosciuti>> affermó grattandosi la nuca.

<<quindi grazie di tutto e... Scusa per il resto>> concluse aspettando una mia risposta.

Sì, credo di potermi davvero fidare di questa ragazzina.

<<Però non mi sento ancora a mio agio di dirti cosa mi è successo, per te va bene comunque giusto?>> chiesi.

<<Va benissimo, quando ne avrai voglia potrai dirmi quello che vuoi, non ti giudicheró, promesso>> disse.

D'un tratto è così, dolce con me, nessuno lo aveva mai fatto, è così speciale.

Io la guardai per qualche secondo e lei sorrise.

<<Vuoi abbracciarmi di nuovo?>> chiese dandomi una piccola gomitata.

<<No, ma che dici, idiota>> sussurrai.

<<Lo prendo come un sì>> disse abbracciandomi.

Sì, posso fidarmi di questa mocciosa a quanto pare.

Angolo atroce

PIANO PIANO SAPREMO TUTTO DEL PASSATO DI LEVI, TRAMITE I SUOI SOGNI SU SU.

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