-Capitolo 32-

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T/N's pov

Lui mi prese per mano mentre avevo ancora la mia appoggiata sul suo ventre, ed era a petto nudo.

Mi accarezzó il dorso della mano con il pollice, e mi diede un bacio sulla guancia.

<<Non so cosa farei senza di te sai?>> chiese dopo cinque minuti.

<<Neanche io Levi>> dissi mettendomi sopra di lui abbracciandolo.

Lo baciai, e lui mi strinse tra le sue braccia, e io sorrisi.

Era così bello stare con lui, mi sentivo davvero amata, e al centro dell'attenzione, mi faceva sentire speciale.

Historia entró in camera senza nemmeno bussare, e io sbuffai.

<<Ok, so che non volete essere interrotti mentre amoreggiate, però è importante, venire in salotto>> disse Historia ed io e Levi ci alzammo seguendola, c'era il telegiornale in televisione.

Dopo due settimane dalla ricerca del nazista, lo stato ha ipotizzato che possa essere ospitato in una delle case del paese Berheim, perciò ci sarà un controllo in ogni casa.

Io guardai Levi, e Levi guardó me, siamo nella merda!

Sentimmo bussare alla porta, e subito andammo tutti e tre nel panico, ma poi andai ad aprire, cercando di mantenere la calma.

<<Oh, agente, come mai è qui? È successo qualcosa?>> chiesi facendo il finto angelo.

<<No, solo che ormai siamo tutti fottuti, e stiamo ancora cercando quel merdoso di un nazista, quindi dobbiamo fare un breve controllo>> disse entrando.

<<Chi vive in questa casa?>> chiese iniziando con le domande.

<<Io, mia sorella minore, mio fratello maggiore, e i miei genitori>> dissi spacciando Levi per mio fratello.

<<Bene, avete visto delle strane cose in giro? Soprattutto nell'ultima settimana>> disse lui.

<<No, niente in particolare>> dissi grattandomi la nuca.

<<I vostri genitori?>> chiese guardando me, Levi ed Historia.

<<Stanno dormendo! Sono davvero stanchi!>> esclamò la bionda accennando un sorriso.

<<Non hai tratti norvegesi>> disse l'agente di polizia.

<<Sono stato adottato all'età di tre anni, i miei genitori erano francesi>> disse mentendo anche lui.

<<Mhm, ha senso>> disse mentre controllava velocemente le stanze.

<<Qui sembra tutto apposto, io vado>> disse l'uomo.

<<È stato un piacere!>> esclamai e lui se ne andò chiudendo la porta.

Io tirai un respiro di sollievo, ma Levi non sembrava tranquillo.

<<questa storia non andrà a finire bene finché resterò in Norvegia>> disse il corvino incrociando le braccia.

<<Cosa intendi con questo?>> chiesi guardandolo.

<<Probabilmente dovrei andarmene dalla Norvegia, e trasferirmi in Germania, lì nessuno si preoccuperà se sono norvegese o no>> affermó.

<<Allora verrò con te>> esclamai mettendogli una mano sul braccio.

<<No, sarebbe troppo pericoloso e troppo sospetto, tu resterai qui>> affermó.

Amami Prima Che Mi Trovino ❤︎Levi x reader❤︎Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum