-Capitolo 8-

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T/N's pov

Una volta finito aveva dei capelli morbidissimi, che carino!

No cioè, non è carino!

<<Grazie>> disse alzandosi, e visto che si doveva cambiare, mi girai, e i nuovi vestiti gli stavano molto meglio al posto della divisa.

<<Vieni, ti sistemo il colletto>> dissi mettendogli le mani sulle spalle e poi glielo sistemai.

<<credevo ti desse fastidio il fatto che ti toccassi>> dissi notando che non faceva nulla.

<<Non ho voglia di discutere>> disse incrociando le braccia.

<<Che scuse!>> esclamai.

Lui mi ignoró e io tornai a casa, insomma, se sto troppo fuori casa i miei potrebbero farsi venire qualche sospetto, no?

I miei genitori stavano ghignando, chissà per cosa, perciò mi avvicinai.

<<Che avete?>> chiesi guardandoli, non li ho mai visti così.

<<Tua madre ha detto la cosa più giusta che potesse mai dire!>> esclamò mio padre e io ascoltai attentamente.

<<Beh, secondo lei i tedeschi erano e sono dei ritardati, e le loro fidanzate lo erano ancora di più, chissà come saranno i loro figli!>> affermó sorridendo.

Non capirò mai perché le donne che hanno avuto rapporti fisici con i tedeschi vengono viste peggio di quelli che hanno condiviso informazione sulla Norvegia ai nazisti.

<<Mhm, io me ne torno in camera>> dissi sbuffando.

<<Piuttosto, non voglio che tu vada più nel bosco>> disse mia madre cambiando argomento.

<<Cosa?! Perché?!>> chiesi.

<<Perché gira voce che lì siano morti dei soldati, uccisi dal nazista e poi bruciati vivi>> affermó.

<<Pfth, ma io lì ci sto giusto per fare una passeggiata>> risposi mentendo.

<<Ma l'altro ieri sono uscita con Mikasa e mi ha detto che avevi una sorta di casetta nel bosco>> disse Historia, che era seduta sulla poltrona.

<<brutta ragazzina!>> esclamai.

<<Fine, tu non ci andrai più>> disse mio padre.

<<Ma, ma, ma!>> dissi senza trovare le parole giuste.

Passai il pomeriggio chiusa in casa ad annoiarmi, e qualche volta pensavo a Levi.

Insomma, oggi si è comportato decentemente con me.

Presi il telefono e chiamai Armin.

<<Senti Armin, devo fare una cosa, se qualcuno te lo chiede, tu sei uscito con me oggi, adesso, ok?>> chiesi.

<<Aspetta rallenta, ripeti>> disse.

<<devo fare una cosa, ma ho bisogno di una scusa per uscire, quindi puoi fare finta che sei uscito con me oggi?>> domandai.

<<Oh, ora è tutto chiaro, va bene >> rispose.

Io riattaccai, e corsi fuori casa.

<<Io esco con Armin ciao! >> esclamai per poi sbattere la porta.

Corsi verso il bosco, più precisamente da Levi, insomma, non ho nulla da fare se non stare con lui.

<<Oi ragazzina>> disse sdraiato sul letto, a non fare assolutamente nulla.

<<menomale, sei qui, ho bisogno di un pó di compagnia>> dissi sedendomi sul letto.

<<Primo, dove dovrei andare? Secondo, perché tutta questa confidenza nei miei confronti?>>  domandó guardandomi negli occhi.

<<Insomma, secondo me non sei poi così cattivo>> dissi grattandomi la nuca.

<<Inveve lo sono, basta vedere questo>> disse prendendo l'uniforme nazista vicino a lui indicando la svastica.

<<Beh, secondo me non lo sei>> dissi prendendogli l'uniforme di mano per poi buttarla per terra.

<<Che stai farfugliando mocciosa?>> chiese confuso, ma allo stesso tempo incuriosito.

<<Senti, te lo dirò chiaro e tondo, ti ho sentito parlare nel sonno>> dissi secca.

<<Parlo nel sonno?! Questa è nuova>>  disse stupito.

<<Ti ho sentito dire delle cose, che insomma, una persona "cattiva" non direbbe>> affermai.

<<Cioè! Non sto giustificando qualunque cosa tu abbia fatto, solamente, cioè, magari era contro la tua volontà, e quindi tu->> dissi guardando dall'altra parte.

Lui mi abbracció, ed io rimasi a bocca aperta.

Si staccó subito dopo, e stava... Sorridendo?

<<Grazie, ne avevo bisogno>> disse con uno sguardo malinconico.

Io arrossì, mentre stavo sudando, solo io sento un pó di caldo?

Non l'ho mai visto sorridere, nonostante siano passati, solo due giorni, aspetta, due giorni?

Oh no, adesso quindi siamo innamorati, e dovrò avere con lui cinquantadue figli per poi diventare una vecchia donna pensionata che-

Quanto sono paranoica.

Ha solo sorriso T/N, magari perché tutto questo tempo lo hai insultato e quindi non aveva nulla per cui sorridere.

<<Oh, non c'è di che>> dissi grattandomi la nuca.

<<Non farci l'abitudine>> disse sedendosi sul letto.

<<ricevuto!>> esclamai ancora imbarazzata.

Non posso avere questa reazione per un semplice sorriso, anche se wow, è il miglior sorriso che io abbia mai visto.

<<Visto che tu mi hai detto che parlo nel sonno, ammetto che l'altro ieri mi sono svegliato dopo un incubo, e per avere conforto ti ho abbracciata>> disse incrociando le braccia.

<<Cooosa? Davvero?! Wow! Non me lo aspettavooo!>> dissi cercando di risultare il più credibile possibile, fallendo.

<<Lo sapevi già, ho ragione?>> chiese assottigliando lo sguardo.

<<No! Ma che dici, insomma, per chi mi hai preso!>> risposi scettica e lui mi guardó come per dire "Davvero?"

Ok, mento terribilmente quando sono in imbarazzo, devo ammetterlo, e questa scena sta diventando imbarazzante.

<<Sì o no?>> chiese.

<<sì>> sussurrai arrendendomi.

Angolo atroce

PICCOLI PASSI AVANTI GENTE, PICCOLI PASSI AVANTI.

Amami Prima Che Mi Trovino ❤︎Levi x reader❤︎Donde viven las historias. Descúbrelo ahora