Sguardo {anno I}

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Era una giornata luminosa, il sole splendeva alto e le candide nuvole vagavano sparse nel cielo azzurro, come gli occhi del ragazzo che dal basso lo scrutava, attendendo l'arrivo di un'amica.

Una ragazza di piccola statura e dagli accesi capelli castani, si stava dirigendo proprio verso di lui, agitando una mano per attirare la sua attenzione. -Akaashi!- Urlò, arrivando finalmente davanti al ragazzo. -Pronto per la giornata più emozionante di tutta l'estate?!- Chiese, facendo un salto alzando la mano, con fin troppo entusiasmo.

-Andiamo solamente al mare, non agitarti tanto.- Disse, la linea della bocca dritta ed indecifrabile.

-Non andiamo semplicemente "al mare", Akaashi. Questa giornata per te sarà molto importante, perché ci sarà anche Bokuto.- Gli fece notare la manager, mentre i due si incamminavano verso l'autobus che gli avrebbe portati alla spiaggia.

-Non capisco come questo possa c'entrare qualcosa.- Ribatté Keiji, deciso a rimanere impassibile.

Shirofuku sospirò, scuotendo la testa con rassegnazione. -Tu. Bokuto. Mare. Tu. Bokuto in costume. Al mare. Non dirmi che tutto questo non ti agita nemmeno un po'.- Disse lei, tirando fuori dallo zaino un panino enorme, che subito iniziò a mangiare.

Il corvino arrossì, sapendo benissimo che lo aspettavano delle ore molto imbarazzanti. Diversamente da quello che aveva raccontato a Yukie, era agitato per quella gita da quando sul gruppo della squadra ne avevano fatto un accenno. Per quell'occasione aveva comprato un costume nuovo, solo perché tutti quelli che aveva in casa gli sembravano troppo colorati, o troppo scuri, o troppo stretti, o troppo larghi. Non era sicuro nemmeno della sua scelta finale, ma tanto sapeva che, per la maggior parte del tempo, avrebbe tenuto addosso la sua maglietta.

Ormai erano gli ultimi di agosto, e quello sarebbe stato il giorno di fine vacanza, quindi avevano deciso di fare qualcosa di speciale. Keiji non vedeva Kotaro solo da una settimana, quando erano usciti insieme a Kuroo e Kenma in città. Non si incontravano dal ritiro, e, nonostante i primi attimi per Akaashi furono piuttosto imbarazzanti, il pomeriggio trascorse veloce e divertente. Andarono al centro commerciale e lì, mentre l'albino e Tetsuro sfilavano davanti agli altri due con abbigliamenti sempre nuovi, gli alzatori iniziarono a parlare e scoprirono di andare molto d'accordo.

Durante il tragitto in autobus, Shirofuku riuscì a finire il panino nei primi cinque minuti, e aveva ancora tempo per partire in un piano dettagliato su come il corvino avrebbe dovuto comportarsi. Gli sottolineò più volte che, se non voleva far sapere il suo segreto a tutto il mondo, doveva evitare di fissare troppo gli addominali di Bokuto, il che si prospettava un compito alquanto arduo.

-...poi non devi assolutamente comportarti in modo troppo strano.- Lo stava istruendo Yukie. -Comportati come ti comporteresti normalmente ok?

Keiji annuì, ma la sua mente era altrove.

"Dove stai andando?" Gli aveva domandato suo padre quella mattina.

Akaashi voleva dirgli la verità, lo voleva davvero, ma non poteva. Se desiderava vivere la vita che sognava non doveva far altro che mentire.

"La mamma mi ha detto che posso andare da lei." aveva affermato seriamente, sostenendo lo sguardo di rimprovero dell'uomo.

"Non voglio sapere altro" Gli aveva risposto lui.

-Hey tu! Hey? Hey mi stai ascoltando?- Gli stava dicendo la manager, continuando a dargli gomitate.

-Sì, sì, ma smettila, mi fai male.- Keiji si risvegliò da quel ricordo, proprio mentre il veicolo si fermava.

-Evviva! Siamo arrivati!- Esclamò la ragazza, spingendolo per farlo uscire dal mezzo. I due recuperarono le loro borse e arrivarono in spiaggia.

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~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Where stories live. Discover now