Compleanno {anno I}

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E se Agaashi fosse il mio ammiratore segreto?

Disteso sul suo letto, nella camera silenziosa, Bokuto continuava a ripetersi queste parole, stringendo tra le mani l'ultimo biglietto. Aveva senso: tutto si collegava. I messaggi gli arrivavano sempre dopo gli allenamenti, quando lui si fermava dopo gli altri, quindi era ovvio che Keiji avesse il tempo di nasconderglieli nella tasca della giacca incustodita in spogliatoio.

In più, aveva notato che in sua presenza il corvino diventava stranamente imbarazzato, arrossiva di colpo e poi fingeva di non essersene reso conto. 

Ogni biglietto coincideva a un avvenimento che avevano trascorso insieme, dalla loro prima uscita, al ritiro, al giorno al mare. In più Kotaro sapeva che l'alzatore aveva tutta la capacità necessaria per scrivere così, siccome era un genio soprattutto in letteratura. 

Ora la domanda era: che cosa sentiva il ragazzo in merito? Non lo sapeva.

Era certo di provare qualcosa per Akaashi, e come non poteva? Era il ragazzo più intelligente, gentile e bello che avesse mai conosciuto! Ma gli piaceva in quel senso? Non poteva esserne sicuro, siccome mai aveva provato sentimenti simili.

Voleva bene all'alzatore, non avrebbe mai desiderato che gli capitasse qualcosa di brutto, ma questo era amore?

Si girò dall'altro lato, e, pensieroso, rilesse le parole che gli avevano fatto capire.

Sei la persona
più altruista che conosca
non affliggerti
se qualcuno non lo comprende

Ricordava ciò che aveva pensato quando aveva letto il messaggio precedente: se conoscessi questa persona, l'amerei sicuramente.

Ora quella persona la conosceva, o almeno così pensava, questo significava che era innamorato?

Le palpebre si fecero pesanti, i suoni lontani intorno a lui ovattati, e dopo qualche istante di domande senza risposta, cadde in un sonno profondo.

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Bokuto era molto emozionato: quel giorno era il suo compleanno, e avrebbe invitato i suoi migliori amici a un pigiama party a casa sua. Kuroo e Kenma avevano già accettato volentieri, ma non aveva ancora trovato il coraggio di chiederlo a Keiji. Sarebbe stato imbarazzante, ora che sapeva la verità! Ma doveva farlo, dopotutto lui era il suo migliore amico!

-Agaashi?- Lo chiamò, subito dopo l'allenamento. Il corvino aveva ancora male alla caviglia, ma ora riusciva a camminare e poteva allenarsi almeno contro il muro.

L'alzatore si girò verso di lui, gli occhi turchesi ombreggiati dalla lunghe ciglia, gli illuminavano il volto dai lineamenti gentili. -Si?

Kotaro si grattò imbarazzato la nuca e balbettò:-O-oggi come sai  è il mio compleanno e ho invitato Kuroo e Kenma a dormire da me e-e mi c-chiedevo se volessi venire anche tu...

Un colorito rosato si diffuse sugli zigomi del ragazzo. Abbassò lo sguardo per un attimo, come se, nel caso avesse mantenuto il contatto visivo col volto dello schiacciatore troppo a lungo, gli sarebbe accaduto qualcosa di terribile. L'albino adorava il modo in cui Akaashi dimostrava imbarazzo. Era così semplice, così genuino, così puro che lo faceva assomigliare ad un angelo.

-Certo.- Disse il corvino, tornando serio come sempre. Bokuto si domandò perché facesse sempre così, perché nascondesse le sue emozioni al mondo intero. Per lui, se si provava qualcosa, non bisognava far altro che dirlo! Insomma, tanto che cosa si aveva da perdere? Forse, semplicemente, Keiji temeva di rendersi troppo vulnerabile.

L'albino sorrise, prese il ragazzo sotto braccio e i due si incamminarono verso la fermata, dalla quale avrebbero preso strade diverse.

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~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt