Auguri {anno I}

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Capitolo troppo lungo anche questa volta, scusatemi.

Nei giorni seguenti, Bokuto non cessò di comportarsi in modo esagerato: sorrideva costantemente, lo fissava tutto il tempo e non la smetteva di dirgli o scrivergli frasi del tipo "ti piacerà tanto la sorpresa!"oppure "non vedo l'ora che tu lo scopra!". Questo, però, non fece che portare la curiosità di Akaashi a livelli massimi, fu tentato più volte di chiedere tutto a chiunque potesse sapere la verità, soprattutto dato che Kenma insisteva a rispondergli a monosillabi.

Ormai aveva compreso che si trattava del suo compleanno: non c'erano altre possibilità. Ma in quel caso, qual era la sorpresa? Gli aveva fatto un regalo in ritardo? Era possibile, conoscendo Kotaro, ma se quella era la risposta, provocava solamente altre domande in quella mente già in confusione. Che cosa gli aveva preso? E poi perché era così entusiasta? Doveva essere un regalo davvero speciale se addirittura alterava il suo umore!

Tra questi pensieri, tanto studio e un po' di pallavolo, la settimana trascorse veloce, così arrivò il weekend. Durante il fine settimana, il corvino aveva mentito nuovamente al padre, siccome lo schiacciatore gli aveva detto che sarebbero usciti. Da quella premessa, Keiji intuì che finalmente il momento della verità era arrivato.

Era da un po' di giorni che i due non stavano soli, da un po' di tempo che non si tenevano per mano, che non si abbracciavano e, anche se potrebbero sembrare gesti insignificanti, per l'alzatore erano l'unica cosa che lo tenesse in vita. L'albino era ciò che gli dava la forza di alzarsi ogni giorno e di ignorare quanto schifo facesse la sua vita a casa.

A causa di questi motivi, ben due ore prima dell'orario previsto, Akaashi era già pronto seduto sul bordo del suo letto, in attesa che suonassero al campanello. Per fortuna, suo padre se ne era già andato, perciò aveva tutta la casa vuota e silenziosa per sé. Non aveva molto da fare, così afferrò un libro e si mise a leggere distratto: ripercorse più volte le stesse frasi, troppo occupato a pensare a Bokuto.

Dopo un po' di tempo, un tintinnio risuonò dall'entrata della casa. Emozionato, il corvino corse al citofono e aprì la porta principale, per poi fare lo stesso con quella d'ingresso.

-TANTI AUGURI AGAASHI!-Esclamò la voce dello schiacciatore, quando quello comparve sorridente sulla soglia.

-Ciao Boku- Non riuscì a finire di pronunciare il suo nome, che il ragazzo gli si mise dietro e gli coprì gli occhi con le mani. -Bokuto-san, che stai facendo?-Gli domandò divertito.

Kotaro lo stava praticamente abbracciando, il suo respiro soffiava gentile sul collo dell'altro, ma Keiji si costrinse a restare lucido. -Te l'ho detto che è una sorpresa!- Disse, gioiosa, la voce squillante dell'albino.

Il corvino sbuffò: odiava quella sensazione d'attesa, soprattutto per tutta la curiosità che gli aveva messo il ragazzo.

-Questo vuol dire che mi trascinerai non so dove con gli occhi tappati?- Chiese, un po'terrorizzato all'idea che una persona (senza offesa) imbranata come lo schiacciatore, che non era a momenti in grado di attraversare una strada, potesse trasportarlo in mezzo alla trafficata ed immensa Tokyo.

-Tranquillo, 'gaashi, è qua vicino il posto!- Esclamò l'albino, spingendolo fuori di casa, le calde mani ancora sul suo viso.

Sì, "tranquillo".

Appena fuori dall'abitazione, Bokuto, per sbaglio, mise un piede davanti a quelli di un ignaro Akaashi, e questo per poco non cadde di faccia a terra. Convennero, quindi, che sarebbe stato più sicuro per entrambi se la segretezza della faccenda venisse posticipata alla fine della scalinata.

Quando arrivarono davanti al portone, perciò, Kotaro circondò di nuovo le spalle del più giovane e gli coprì gli occhi. Ora il corvino sentiva davvero la vicinanza con l'altro ragazzo, riusciva addirittura a percepirlo sorridere dietro di sé, così, in un modo tanto nascosto che non se ne sarebbe reso conto nessuno, sorrise lievemente. Qualunque fosse stata la sorpresa che gli riservava quel pomeriggio, per quanto lo riguardava gli sarebbe bastato anche solo un abbraccio dell'albino per migliorare la sua giornata.

~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Where stories live. Discover now