Ritiro parte 2 {anno II}

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Il tempo al ritiro trascorreva spensierato e tranquillo. Akaashi, sebbene durante il primo giorno si fosse fatto tutt'altre aspettative, iniziò ad ambientarsi, abituandosi al fatto che lui e Bokuto avrebbero dovuto aspettare ancora un po' per poter stare da soli.

Quando non si allenava insieme agli altri, si rifugiava in un angolo della camera della loro squadra, tirava fuori un bel libro e si metteva a leggere. Quando era a casa, normalmente, poteva solo sfogliare volumi storici, biografie, o classici, quindi di romanzi moderni nemmeno l'ombra. Per non parlare di manga: lo schiacciatore gliene aveva mostrato qualcuno un giorno dopo scuola, e doveva dire che gli interessavano molto. Ma figurati se poteva leggere un fumetto! Magari un giorno avrebbe potuto farlo, ma per quel momento doveva accontentarsi di mantenerlo segreto, come praticamente tutto nella sua vita.

Di sera, lui, Kotaro, Kuroo, Kenma e i due centrali della Karasuno si trovavano in palestra per un ulteriore allenamento. Kozume, ovviamente, non era molto entusiasta di quella scelta, siccome avrebbe desiderato solo poter stare seduto in stanza a giocare con la ps nel tempo libero. Però, si vedeva che non voleva deludere il proprio ragazzo, così li accompagnò ogni volta.

Keiji era felice per i due giocatori della Nekoma, ma, ora che ci pensava, era da un po' che non li vedeva fare i piccioncini da soli, e il biondo tinto era più scorbutico del solito.

Il corvino odiava vederlo a quel modo, così un giorno, mentre i loro capitani mostravano a Hinata e Tsukishima il modo corretto di effettuare un muro, si sedette di fianco a lui.

Stava smanettando col suo cellulare ad un gioco che l'alzatore non conosceva e ignorò apertamente la presenza al suo fianco. 

-Kenma.- Disse Akaashi, tentando di distogliere l'attenzione del giovane dall'apparecchio elettronico.

-Akaashi.- Lo salutò semplicemente quello, senza nemmeno degnarsi di alzare lo sguardo. Era da prima che lui e Kuroo si fidanzassero che non si comportava così, e questo fece preoccupare ulteriormente Keiji. Che cosa era successo? Avevano litigato? Ma allora perché Tetsuro era così tranquillo?

-Sembri triste.- Affermò il corvino per estrapolare una qualsiasi reazione dall'amico.

Purtroppo, era apatico almeno quanto lui, se non di più, e mantenne la propria espressione senza dare alcun segno di aver sentito. -Non sono triste.- Rispose soltanto.

Certo che da fastidio quando ti rispondono così. Rifletté il ragazzo, mentre il silenzio calava nuovamente tra i due. Si chiese se anche lui potesse sembrare così irritante davanti alle persone, e subito il dubbio che nemmeno Bokuto sopportasse quell'aspetto di lui gli attraversò la mente. Non era quello, però,  il momento di farsi paranoie del genere. L'amico aveva bisogno del suo aiuto.

Si girò verso Kozume e notò che anche lui aveva alzato lo sguardo. I suoi occhi erano rivolti verso il fidanzato, che rideva con un braccio avvolto dietro le spalle di un Kei piuttosto irritato. 

Subito, tutto apparve chiaro: era geloso! In effetti, sin dal principio, i due centrali erano diventati piuttosto amici, ma era chiaro che non ci fosse nulla di più! Kenma, a quanto pareva, non la pensava così, però. Con le sue iridi dorate sembrava voler polverizzare all'istante il biondo e, abbassando lo sguardo, Keiji vide che stava anche stringendo un po' troppo il telefono tra le dita.

-Sai- Gli disse. -Non penso proprio che Kuroo abbia occhi per qualcuno che non sia tu.

Kozume continuò a guardare fisso il proprio ragazzo. -Ora non sembrerebbe.- Affermò serio.

Akaashi alzò di nascosto gli occhi al cielo. Come poteva non rendersi conto di quando Tetsuro fosse cotto di lui? Il capitano solitamente non perdeva occasione per guardarlo, per abbracciarlo o per lasciargli un bacio anche davanti a tutti e l'alzatore temeva di non interessargli più?

~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Where stories live. Discover now