Come mi sono innamorato di te {molti anni dopo}

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Akaashi Keiji aveva sempre desiderato solo una cosa: trovare il proprio squarcio di mondo e costruirsi lì un angolo di felicità, niente di più e niente di meno.

Aveva trascorso tutta la giovinezza interrogandosi su che cosa fosse per lui la vera gioia: dapprima aveva creduto fosse il successo, l'avere una carriera fiorente, essere apprezzato dalla società. Si era sbagliato. Ciò che il suo cuore e la sua anima bramavano veramente, non erano i soldi o l'essere lodato per la sua intelligenza, ma l'amore. Un amore vero, sincero, innocente, di quelli che ti lasciano il fiato sospeso e il battito cardiaco accelerato. Uno di quelli che, dopo anni, provoca ancora le stesse sensazioni della prima volta.

Trascorsi quindici anni, ogni volta che suo marito gli lanciava uno sguardo di sottecchi, gli sfiorava la mano o decantava la sua bellezza, si sentiva ancora quel ragazzino serio e inesperto che si era innamorato di lui.

Quando avevano finito le superiori, e avevano trascorso molto tempo l'uno lontano dall'altro, si chiamavano ogni singolo giorno, solo per sentire di nuovo la voce del fidanzato, solo per udire la sua risata e arrossire ad un complimento più imbarazzante degli altri.

Una volta riuniti, avevano deciso di vivere insieme, siccome non riuscivano a sopportare la lontananza l'uno dall'altro. In un piccolo appartamento, si erano costruiti una nuova quotidianità, fatta di abbracci, carezze e bigliettini smielati lasciati di nascosto dove il fidanzato li potesse trovare.

Con l'amore che lo circondava, il corvino non si era mai sentito più sereno ed ispirato. Così, un pomeriggio di inverno piuttosto monotono, quando il proprio ragazzo era andato in ritiro con la sua squadra, si era seduto alla scrivania, una tazza di cioccolata fumante appoggiata accanto, e si era messo a scrivere e a disegnare.

All'inizio, doveva trattarsi di un semplice passatempo, solo un modo per distrarsi dalla distanza che divideva lui e il suo schiacciatore, ma poi i giorni passarono, così come le settimane, il suo ragazzo tornò e ancora non si era bloccato. Concluse il primo volume, poi il secondo e il terzo. La storia lo appassionava, gli dava l'entusiasmo necessario per non fermarsi, forse anche perché quella storia faceva parte della sua, e lui faceva parte di essa.

Il primo a leggerlo, ovviamente, fu il suo fidanzato, che ne rimase estasiato. "Pubblicalo Agaashi!" Gli aveva detto. "E' bellissimo, non è giusto che lo legga solo io!" Aveva esclamato. "Diventerai famoso!" Aveva insistito, infine. Così, dopo numerose suppliche da parte del giovane, si era deciso a fare come gli era stato consigliato.

A quel modo, dopo poche settimane, proprio nella fumetteria in cui avevano festeggiato il loro mesiversario, stesso luogo che aveva ospitato ogni ricorrenza importante nella loro relazione, arrivò un nuovo manga.

Haikyu!! - L'asso del volley

Nel frattempo, il suo fidanzato era diventato suo marito. Era stata una cerimonia semplice, intima, come l'aveva sempre voluta, ed era stato perfetto. Il sorriso sul volto dell'albino non gli era mai sembrato così bello e luminoso come nel momento in cui le sue labbra avevano proferito le parole "lo voglio". E mai si era sentito così felice come quando la stessa frase era stata pronunciata dall'altro, con l'aggiunta di un "Agaashi", sussurrato così piano che solo lui poté udirlo.

"Ti amo, ti amo, ti amo!" Aveva urlato il più grande, quando si erano trasferiti.

"Ti amo, ti amo, ti amo!" Aveva gridato ancora, quando si erano decisi ad allargare la loro famiglia.

"Ti amo, ti amo, ti amo" Gli sussurrava ogni sera, quando, stanchi, si addormentavano.

E anche il mangaka glielo diceva e, anche se con molta meno frequenza, quelle volte erano piccole perle di gioia nella collana che era la loro vita insieme, rare e preziose, pure e sincere.

~❀ «Sempre lì per te» Bokuaka ❀~Where stories live. Discover now